Vita di città
"Gesù, Buon Pastore”: la statua della discordia
Polemiche per l'installazione della statua in una piazzetta di periferia
Molfetta - mercoledì 29 aprile 2015
8.42
A Molfetta, in uno dei quartieri più polari e ad alta densità di parrocchiani della Comunità di San Domenico sta suscitando polemiche e discussioni la decisione del parroco della chiesa sull'installazione della statua di del "Gesù, Buon Pastore" nella piazza delimitata dalle vie G. Bruno, via Apicella e via Giovene, inaugurata nei giorni scorsi.
Da qualche giorno nella piazza è comparsa, la statua di Gesù. A far discutere non sono però i 16mq concessi ma le argomentazioni che la Giunta comunale ha usato per motivare la concessione al sacerdote di una porzione di suolo pubblico per l'installazione della statua del "Gesù, Buon Pastore".
Due le fazioni: quella degli assolutamente contrari, capeggiati da Matteo d'Ingeo, che lamenta la mancanza di trasparenza in merito alla diffusione attraverso un avviso pubblico, della volontà di "implementare l'arredo urbano e il decoro della piazza delimitata dalle vie G.Bruno, via Apicella e via Giovene" e chiede al Comune la revoca della relativa delibera n. 16 del 28.01.2015 avente oggetto: Concessione all'installazione di statua raffigurante "Cristo Buon Pastore" da parte del sac. don Franco Sancilio; e quelli che ritengono che l'opera "potrebbe garantire un aumento della socializzazione legata alla Casa Canonica di Via Giovene i cui utenti, stando a quanto riferisce il parroco non hanno un luogo d'incontro idoneo. Questo secondo quanto annoverato nelle argomentazioni offerte dalla Giunta.
Matteo d'Ingeo confida dunque nonostante l'inaugurazione che al più presto gli uffici comunali ripristino lo stato dei luoghi come erano precedentemente la istallazione del monumento, e che venga così rispettata la legalità. I fedeli della chiesa, una delle più attive sul territorio, difendono comunque l'operato del parroco nonostante le ennesime e dure critiche del Liberatorio Politico sull'installazione della statua di del "Gesù, Buon Pastore".
Da qualche giorno nella piazza è comparsa, la statua di Gesù. A far discutere non sono però i 16mq concessi ma le argomentazioni che la Giunta comunale ha usato per motivare la concessione al sacerdote di una porzione di suolo pubblico per l'installazione della statua del "Gesù, Buon Pastore".
Due le fazioni: quella degli assolutamente contrari, capeggiati da Matteo d'Ingeo, che lamenta la mancanza di trasparenza in merito alla diffusione attraverso un avviso pubblico, della volontà di "implementare l'arredo urbano e il decoro della piazza delimitata dalle vie G.Bruno, via Apicella e via Giovene" e chiede al Comune la revoca della relativa delibera n. 16 del 28.01.2015 avente oggetto: Concessione all'installazione di statua raffigurante "Cristo Buon Pastore" da parte del sac. don Franco Sancilio; e quelli che ritengono che l'opera "potrebbe garantire un aumento della socializzazione legata alla Casa Canonica di Via Giovene i cui utenti, stando a quanto riferisce il parroco non hanno un luogo d'incontro idoneo. Questo secondo quanto annoverato nelle argomentazioni offerte dalla Giunta.
Matteo d'Ingeo confida dunque nonostante l'inaugurazione che al più presto gli uffici comunali ripristino lo stato dei luoghi come erano precedentemente la istallazione del monumento, e che venga così rispettata la legalità. I fedeli della chiesa, una delle più attive sul territorio, difendono comunque l'operato del parroco nonostante le ennesime e dure critiche del Liberatorio Politico sull'installazione della statua di del "Gesù, Buon Pastore".