Cultura, Eventi e Spettacolo
“Gaetano Salvemini e i giovani – Edizione 2017”: vince una alunna dell'ITET
Gaia Airoldi si aggiudica il premio
Molfetta - martedì 9 maggio 2017
10.24
Il giorno 5 maggio 2017, presso il Teatro Regina Pacis di Molfetta, si è svolta la premiazione del Concorso "Gaetano Salvemini e i giovani – Edizione 2017".
Vi ha partecipato un numeroso gruppo di studenti appartenenti ad istituti scolastici secondari di secondo grado di Molfetta, Ruvo, Terlizzi e Bergamo, città gemellata con Molfetta. Anche quest'anno il concorso si è rivelato un proficuo momento di confronto e di avvicinamento dei giovani alla vita culturale e politica del nostro Paese.
Nel corso della mattinata, dopo l'interessante intervento del prof. Gianmarco Pondrano Altavilla, Direttore del Centro di Studi Storici, Politici e Sociali "G. Salvemini" di Napoli, sul pensiero salveminiano e i giovani, gli studenti partecipanti hanno proposto i propri lavori suddivisi nelle tre tipologie: produzioni scritte, prodotti multimediali e manufatti.
La giuria, presieduta dal prof. Robles, docente di storia della Chiesa presso l'Università di Foggia, e composta da esperti in campo artistico-letterario, ha assegnato tre premi e due menzioni speciali.
L'ITET "G. Salvemini", rappresentato nella sezione produzione scritta dall'alunna Gaia Airoldi ,della 5^A TUR, ha vinto il primo premio. L'elaborato, una lettera aperta dal titolo "Caro Gaetano", è risultato per i giudici "ricco di pathos e aderente al messaggio che ha ricevuto una giusta attualizzazione e un giusto collocamento storico". Gaia, infatti, nella sua lettera ha voluto non solo comunicare i propri pensieri, ma anche esporre a Gaetano Salvemini ansie, aspettative e progetti dei giovani del 2000, sul ruolo della politica e sulla necessità di recuperare antichi valori e nuovi ideali per una società che li veda impegnati attivamente e non spettatori passivi di un sistema che li sfrutta e li emargina. Recuperando il messaggio premonitore di Salvemini nel documento "Il problema dei problemi. Che fare?"( Da L'Unità", anno VIII, n.2, 11/1/1919) la lettera segna una ideale continuità tra passato e presente, senza trascurare le ambizioni future di una generazione che si sente estranea alle fondamentali scelte economiche, politiche e sociali del Paese.
L'alunna, i docenti referenti, prof.ssa Maria de Rienzo e prof. Giuseppe Gesmundo, e il Dirigente scolastico, prof. Donato Ferrara, hanno espresso grande soddisfazione per il risultato ottenuto che riempie di gioia l'intera comunità scolastica.
Vi ha partecipato un numeroso gruppo di studenti appartenenti ad istituti scolastici secondari di secondo grado di Molfetta, Ruvo, Terlizzi e Bergamo, città gemellata con Molfetta. Anche quest'anno il concorso si è rivelato un proficuo momento di confronto e di avvicinamento dei giovani alla vita culturale e politica del nostro Paese.
Nel corso della mattinata, dopo l'interessante intervento del prof. Gianmarco Pondrano Altavilla, Direttore del Centro di Studi Storici, Politici e Sociali "G. Salvemini" di Napoli, sul pensiero salveminiano e i giovani, gli studenti partecipanti hanno proposto i propri lavori suddivisi nelle tre tipologie: produzioni scritte, prodotti multimediali e manufatti.
La giuria, presieduta dal prof. Robles, docente di storia della Chiesa presso l'Università di Foggia, e composta da esperti in campo artistico-letterario, ha assegnato tre premi e due menzioni speciali.
L'ITET "G. Salvemini", rappresentato nella sezione produzione scritta dall'alunna Gaia Airoldi ,della 5^A TUR, ha vinto il primo premio. L'elaborato, una lettera aperta dal titolo "Caro Gaetano", è risultato per i giudici "ricco di pathos e aderente al messaggio che ha ricevuto una giusta attualizzazione e un giusto collocamento storico". Gaia, infatti, nella sua lettera ha voluto non solo comunicare i propri pensieri, ma anche esporre a Gaetano Salvemini ansie, aspettative e progetti dei giovani del 2000, sul ruolo della politica e sulla necessità di recuperare antichi valori e nuovi ideali per una società che li veda impegnati attivamente e non spettatori passivi di un sistema che li sfrutta e li emargina. Recuperando il messaggio premonitore di Salvemini nel documento "Il problema dei problemi. Che fare?"( Da L'Unità", anno VIII, n.2, 11/1/1919) la lettera segna una ideale continuità tra passato e presente, senza trascurare le ambizioni future di una generazione che si sente estranea alle fondamentali scelte economiche, politiche e sociali del Paese.
L'alunna, i docenti referenti, prof.ssa Maria de Rienzo e prof. Giuseppe Gesmundo, e il Dirigente scolastico, prof. Donato Ferrara, hanno espresso grande soddisfazione per il risultato ottenuto che riempie di gioia l'intera comunità scolastica.