Cronaca
Furti nelle campagne, l'allarme di Coldiretti
Coldiretti sta allertando e collaborando con le Prefetture provinciali
Molfetta - giovedì 27 settembre 2018
Cresce l'allarme nelle campagne pugliesi per furti, taglio dei tiranti dell'uva, danneggiamenti, per cui Coldiretti sta allertando e collaborando con le Prefetture provinciali.
«Nelle province di Bari e Barletta, Andria e Trani le bande criminali stanno colpendo i tendoni di uva da vino e da tavola con furti di prodotto e taglio dei tiranti dei tendoni, per cui è stato richiesto un incontro urgente ai due Prefetti per territorio di competenza», dice Gianni Cantele, presidente di Coldiretti Puglia.
Per cautelarsi ed evitare quanto accaduto nelle annate precedenti «durante la raccolta delle mandorle a Grumo e Palo del Colle gli agricoltori si sono rivolti ad associazioni private, costituite da ex agenti della Polizia di Stato, per presidiare campagne e raccolti e comunque, sono stati segnalati furti di mandorle già sgusciate, a dimostrazione del fatto che il territorio è molto vasto e va pattugliato in maniera capillare».
Forte la preoccupazione, aggiunge Coldiretti Puglia, per la prossima campagna olivicola alle porte, quando i quantitativi di olive che si potranno raccogliere, già ridotti all'osso dalle gelate, varranno tanto da essere preda ambita di bande criminali italiane e straniere. La Coldiretti di Foggia, partecipando al tavolo in Prefettura, ha segnalato casi e luoghi dove si ripetono gli episodi criminali per collaborare con le forze di polizia e continuare nell'attività di individuazione dei punti più sensibili dove si moltiplicano le attività criminose.
«Stiamo sensibilizzando gli agricoltori a denunciare - aggiunge Angelo Corsetti, direttore di Coldiretti Puglia - per consentire alle forze dell'ordine di avere il quadro più preciso possibile rispetto a quando avvengono i furti, quali sono mezzi e prodotti maggiormente appetibili e come è strutturata la filiera della ricettazione per economizzare le attività di polizia e avere più forza nell'attività di presidio, prevenzione e repressione sui territorio».
Il boom di furti in campagna con 300 milioni di euro di danni in un anno è stato denunciato da Coldiretti al Ministro degli Interni, Matteo Salvini, a Bari, in relazione alle razzie che si moltiplicano nei campi italiani.
«Il fenomeno della micro e macro criminalità nelle aree rurali pugliesi è divenuto pressante e pericoloso per la stessa incolumità degli agricoltori - denuncia Coldiretti Puglia - e in questo scenario di strisciante diffusione dell'illegalità e clima di pericolosa incertezza, le aziende corrono il forte rischio di perdere competitività».
«Si registra un'impennata di fenomeni criminali che colpiscono e indeboliscono il settore agricolo - rileva Coldiretti Puglia - e non si tratta più soltanto di "ladri di polli", quanto di veri criminali che organizzano raid capaci di mettere in ginocchio un'azienda, specie se di dimensioni medie o piccole».
«Nelle province di Bari e Barletta, Andria e Trani le bande criminali stanno colpendo i tendoni di uva da vino e da tavola con furti di prodotto e taglio dei tiranti dei tendoni, per cui è stato richiesto un incontro urgente ai due Prefetti per territorio di competenza», dice Gianni Cantele, presidente di Coldiretti Puglia.
Per cautelarsi ed evitare quanto accaduto nelle annate precedenti «durante la raccolta delle mandorle a Grumo e Palo del Colle gli agricoltori si sono rivolti ad associazioni private, costituite da ex agenti della Polizia di Stato, per presidiare campagne e raccolti e comunque, sono stati segnalati furti di mandorle già sgusciate, a dimostrazione del fatto che il territorio è molto vasto e va pattugliato in maniera capillare».
Forte la preoccupazione, aggiunge Coldiretti Puglia, per la prossima campagna olivicola alle porte, quando i quantitativi di olive che si potranno raccogliere, già ridotti all'osso dalle gelate, varranno tanto da essere preda ambita di bande criminali italiane e straniere. La Coldiretti di Foggia, partecipando al tavolo in Prefettura, ha segnalato casi e luoghi dove si ripetono gli episodi criminali per collaborare con le forze di polizia e continuare nell'attività di individuazione dei punti più sensibili dove si moltiplicano le attività criminose.
«Stiamo sensibilizzando gli agricoltori a denunciare - aggiunge Angelo Corsetti, direttore di Coldiretti Puglia - per consentire alle forze dell'ordine di avere il quadro più preciso possibile rispetto a quando avvengono i furti, quali sono mezzi e prodotti maggiormente appetibili e come è strutturata la filiera della ricettazione per economizzare le attività di polizia e avere più forza nell'attività di presidio, prevenzione e repressione sui territorio».
Il boom di furti in campagna con 300 milioni di euro di danni in un anno è stato denunciato da Coldiretti al Ministro degli Interni, Matteo Salvini, a Bari, in relazione alle razzie che si moltiplicano nei campi italiani.
«Il fenomeno della micro e macro criminalità nelle aree rurali pugliesi è divenuto pressante e pericoloso per la stessa incolumità degli agricoltori - denuncia Coldiretti Puglia - e in questo scenario di strisciante diffusione dell'illegalità e clima di pericolosa incertezza, le aziende corrono il forte rischio di perdere competitività».
«Si registra un'impennata di fenomeni criminali che colpiscono e indeboliscono il settore agricolo - rileva Coldiretti Puglia - e non si tratta più soltanto di "ladri di polli", quanto di veri criminali che organizzano raid capaci di mettere in ginocchio un'azienda, specie se di dimensioni medie o piccole».