Cronaca
Furti in casa a Molfetta. In azione la banda dei georgiani?
La testimonianza della vittima, ladri in fuga con contanti e preziosi. Le indagini dei Carabinieri
Molfetta - martedì 21 settembre 2021
10.10
Furti in appartamento con quello che i Carabinieri definiscono il "metodo georgiano", cioè porte e serrature violate senza apparenti segni di scasso, ma solo con arnesi preparati ad hoc. È successo a Molfetta giovedì scorso, in pieno giorno, nei pressi dell'ospedale, secondo il racconto della vittima, ancora sotto shock.
«Ho subito un furto in appartamento, hanno rubato i soldi liquidi che avevo in casa e i preziosi», le parole dell'uomo, ancora traumatizzato dalla vicenda. Il furto è stato regolarmente denunciato presso ai Carabinieri, a cui sono affidate le indagini. Secondo gli inquirenti il furto sarebbe stato consumato attraverso un comune "metodo georgiano", consistente nell'effettuazione di effrazioni delle serrature senza chiari segni di scasso, attraverso arnesi appositamente preparati ad hoc.
Un furto a regola d'arte, un "lavoro" veloce e pulito. E nessuno, almeno all'inizio, si è accorto di nulla: «Hanno "lavorato" in maniera pulita - continua il proprietario di casa -, tant'è che noi non ci siamo accorti subito del furto. Soltanto dopo ci siamo resi conto che c'erano stati dei ladri: hanno buttato tutto all'aria, rovistato nell'armadio e portato via soldi e gioielli. Fortunatamente non hanno trovato tutto, ma solo i preziosi che mia moglie indossa alternativamente e le fedi nuziali».
Ormai può capitare a chiunque, ma per alcuni, questo evento, può essere un trauma: «È inutile descrivere lo choc subito, mentre continuo ad avere il dubbio che i ladri erano ancora in casa quando io sono rientrato», ha detto l'uomo. I ladri sono entrati dalla porta d'ingresso, attraverso l'utilizzo - ma questa è solo un'ipotesi - della cosiddetta "chiave bulgara", uno strumento che permette di ricostruire il profilo di qualsiasi chiave e di violare serrature blindate senza doverle smontare.
Una tecnica (un set di ferri di varie dimensioni combinati tra di loro, che consentono di sbloccare le serrature senza rovinarle, nda) già riscontrata in altre indagini condotte su batterie di georgiani, che contraddistingue questa etnia di topi d'appartamento. E così, mentre proseguono le indagini dei Carabinieri (a dire di più in tal senso saranno i filmati ripresi dalle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona, nda), i bottini già viaggiano nei consolidati canali della ricettazione.
«È stata un'esperienza scioccante», ha concluso l'uomo. L'intrusione nella sua casa, probabilmente preceduto da sopralluoghi, l'ha fatto sentire violato, esposto e disorientato. A Molfetta non c'è alcuna ondata di furti in appartamento, ma soltanto il sospetto che siano di nuovo, in piccole unità operative, tornati in azione.
«Ho subito un furto in appartamento, hanno rubato i soldi liquidi che avevo in casa e i preziosi», le parole dell'uomo, ancora traumatizzato dalla vicenda. Il furto è stato regolarmente denunciato presso ai Carabinieri, a cui sono affidate le indagini. Secondo gli inquirenti il furto sarebbe stato consumato attraverso un comune "metodo georgiano", consistente nell'effettuazione di effrazioni delle serrature senza chiari segni di scasso, attraverso arnesi appositamente preparati ad hoc.
Un furto a regola d'arte, un "lavoro" veloce e pulito. E nessuno, almeno all'inizio, si è accorto di nulla: «Hanno "lavorato" in maniera pulita - continua il proprietario di casa -, tant'è che noi non ci siamo accorti subito del furto. Soltanto dopo ci siamo resi conto che c'erano stati dei ladri: hanno buttato tutto all'aria, rovistato nell'armadio e portato via soldi e gioielli. Fortunatamente non hanno trovato tutto, ma solo i preziosi che mia moglie indossa alternativamente e le fedi nuziali».
Ormai può capitare a chiunque, ma per alcuni, questo evento, può essere un trauma: «È inutile descrivere lo choc subito, mentre continuo ad avere il dubbio che i ladri erano ancora in casa quando io sono rientrato», ha detto l'uomo. I ladri sono entrati dalla porta d'ingresso, attraverso l'utilizzo - ma questa è solo un'ipotesi - della cosiddetta "chiave bulgara", uno strumento che permette di ricostruire il profilo di qualsiasi chiave e di violare serrature blindate senza doverle smontare.
Una tecnica (un set di ferri di varie dimensioni combinati tra di loro, che consentono di sbloccare le serrature senza rovinarle, nda) già riscontrata in altre indagini condotte su batterie di georgiani, che contraddistingue questa etnia di topi d'appartamento. E così, mentre proseguono le indagini dei Carabinieri (a dire di più in tal senso saranno i filmati ripresi dalle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona, nda), i bottini già viaggiano nei consolidati canali della ricettazione.
«È stata un'esperienza scioccante», ha concluso l'uomo. L'intrusione nella sua casa, probabilmente preceduto da sopralluoghi, l'ha fatto sentire violato, esposto e disorientato. A Molfetta non c'è alcuna ondata di furti in appartamento, ma soltanto il sospetto che siano di nuovo, in piccole unità operative, tornati in azione.