Cronaca
Furti di mezzi agricoli: ritrovata la cisterna di un trattore rubato a Molfetta
L'hanno scoperta nell'agro di Terlizzi le Guardie Campestri. Indagano i Carabinieri, episodi simili a Giovinazzo
Molfetta - venerdì 29 luglio 2022
11.43
Cisterna rubata a Molfetta e trovata a Terlizzi, a pochi giorni dal rinvenimento del trattore. È questa la scoperta che hanno fatto le Guardie Campestri, durante un servizio di controllo del territorio del vasto agro cittadino, al fine di prevenire e di reprimere ogni forma di illiceità, in modo particolare i reati contro il patrimonio.
Nell'area a nord di Bari, infatti, i banditi continuano imperterriti a commettere reati a danno degli agricoltori. A Terlizzi, ad esempio, dopo aver ritrovato in contrada Pozzo Lioy un trattore, risultato rubato a Molfetta, le Guardie Campestri del locale Consorzio, nella stessa località rurale, abilmente nascosta tra gli alberi d'ulivo, hanno scoperto anche la cisterna (subito riconsegnata al legittimo proprietario), priva, però, della pompa irroratrice. Sull'episodio indagano adesso i Carabinieri.
Ma non si tratta di episodi isolati. A qualche chilometro di distanza, a Giovinazzo, una Renault Clio rubata appena ventiquattrore prima a Bitonto, è stata ritrovata in un fondo in località Parisi completamente smembrata, ridotta ai minimi termini per farne pezzi e alimentare il redditizio mercato nero della vendita dei ricambi. Significa niente più motore, volante, plance e pezzi vari ripuliti nei circuiti dei demolitori compiacenti utilizzando spesso documentazione apparentemente lecita.
Non si tratta di semplici casi di microcriminalità ma, secondo gli investigatori, di una piaga del territorio: la tecnica utilizzata dai malviventi, poi, è quasi sempre la stessa. Un fenomeno che, secondo quanto riferito dalle stesse forze dell'ordine, sta assumendo le dimensioni di un vero e proprio allarme sociale a nord di Bari.
Nell'area a nord di Bari, infatti, i banditi continuano imperterriti a commettere reati a danno degli agricoltori. A Terlizzi, ad esempio, dopo aver ritrovato in contrada Pozzo Lioy un trattore, risultato rubato a Molfetta, le Guardie Campestri del locale Consorzio, nella stessa località rurale, abilmente nascosta tra gli alberi d'ulivo, hanno scoperto anche la cisterna (subito riconsegnata al legittimo proprietario), priva, però, della pompa irroratrice. Sull'episodio indagano adesso i Carabinieri.
Ma non si tratta di episodi isolati. A qualche chilometro di distanza, a Giovinazzo, una Renault Clio rubata appena ventiquattrore prima a Bitonto, è stata ritrovata in un fondo in località Parisi completamente smembrata, ridotta ai minimi termini per farne pezzi e alimentare il redditizio mercato nero della vendita dei ricambi. Significa niente più motore, volante, plance e pezzi vari ripuliti nei circuiti dei demolitori compiacenti utilizzando spesso documentazione apparentemente lecita.
Non si tratta di semplici casi di microcriminalità ma, secondo gli investigatori, di una piaga del territorio: la tecnica utilizzata dai malviventi, poi, è quasi sempre la stessa. Un fenomeno che, secondo quanto riferito dalle stesse forze dell'ordine, sta assumendo le dimensioni di un vero e proprio allarme sociale a nord di Bari.