Cronaca
Furbetti del cartellino, l'Asl licenzia 9 medici e infermieri dell'ospedale
Applicata la riforma Madia per 9 casi su 19 sottoposti a procedimento disciplinare. Sospesi 10 dipendenti
Molfetta - mercoledì 25 settembre 2019
18.37 Comunicato Stampa
27 persone licenziate, 23 sospesi da 3 giorni a 6 mesi e 1 archiviazione. L'Ufficio Procedimenti Disciplinari della ASL Bari ha definito i procedimenti disciplinari attivati in seguito alle indagini dell'Autorità Giudiziaria di Trani e Bari in relazione ai fenomeni di assenteismo riscontrati presso i presidi ospedalieri di Molfetta e Monopoli.
L'ufficio, diretto da Vincenzo Defilippis, ha lavorato incessantemente dal 15 luglio fino al 24 settembre esaminando una rilevantissima mole di atti e documenti ed ha proceduto alla audizione (nei casi in cui gli stessi abbiano ritenuto di rispondere) dei dipendenti oltre che all'esame degli scritti e delle attività difensive svolte dagli interessati.
L'Ufficio (si sono svolte 25 sedute) è stato supportato, per gli aspetti di natura tecnico giuridica, da 2 consulenti legali esterni.
Nel dettaglio, l'UPD ha valutato le condotte rinvenienti dalle indagini effettuate dall'Autorità Giudiziaria secondo criteri, mutuati dalla Giurisprudenza di legittimità, analiticamente indicati nei provvedimenti emessi a carico dei lavoratori.
I principali criteri utilizzati sono stati:
✓ La esclusione dell' automatismo della applicazione della sanzione espulsiva per le condotte di assenteismo, riservata invece ai casi più gravi;
✓ La proporzionalità della sanzione disciplinare rispetto ai fatti commessi;
✓ La valutazione della gravità delle condotte di omessa timbratura e/o falsa attestazione della presenza in servizio, in ragione della durata e frequenza degli allontanamenti e alla natura giustificata o meno degli stessi;
✓ L'applicazione della sanzione espulsiva in tutti i casi di accertata cessione del proprio badge a terzi per falsamente attestare la presenza in servizio; nonché di inserimento manuale di false attestazioni di entrata e/o uscita nel sistema informatico per sé stessi o per terzi.
Ciò detto, pertanto, l'UPD ha stabilito di irrogare la sanzione espulsiva, caso per caso, valutando la proporzionalità e adeguatezza di tale massima sanzione, in riferimento all'intenzionalità, alle modalità e anche alle maggiori o minori responsabilità per la posizione funzionale ricoperta, e alla quantità, per numero di episodi e durata delle assenze illecitamente non documentate (ovvero artificiosamente dissimulate).
L'UPD per istruire, nel rispetto delle norme di legge e della CCNL di settore, tutte le procedure disciplinari previste ha tenuto, dal 15 luglio al 24 settembre, 25 sedute, pervenendo alla definizione dei 19 procedimenti riguardanti il personale del presidio ospedaliero di Molfetta e dei 32 procedimenti concernenti il presidio di Monopoli.
La sanzione espulsiva, prevista dalla riforma Madia, è stata applicata per 9 casi su 19 sottoposti a procedimento disciplinare per il presidio ospedaliero di Molfetta, e per 18 persone su 32 casi sottoposti a procedimento disciplinare per il presidio ospedaliero di Monopoli.
In un caso l'UPD ha disposto l'archiviazione del procedimento, e nei restanti casi ha adottato misure sanzionatorie conservative (23 sospensioni di variabile durata fino al massimo consentito dei 6 mesi).
L'ufficio, diretto da Vincenzo Defilippis, ha lavorato incessantemente dal 15 luglio fino al 24 settembre esaminando una rilevantissima mole di atti e documenti ed ha proceduto alla audizione (nei casi in cui gli stessi abbiano ritenuto di rispondere) dei dipendenti oltre che all'esame degli scritti e delle attività difensive svolte dagli interessati.
L'Ufficio (si sono svolte 25 sedute) è stato supportato, per gli aspetti di natura tecnico giuridica, da 2 consulenti legali esterni.
Nel dettaglio, l'UPD ha valutato le condotte rinvenienti dalle indagini effettuate dall'Autorità Giudiziaria secondo criteri, mutuati dalla Giurisprudenza di legittimità, analiticamente indicati nei provvedimenti emessi a carico dei lavoratori.
I principali criteri utilizzati sono stati:
✓ La esclusione dell'
✓ La proporzionalità della sanzione disciplinare rispetto ai fatti commessi;
✓ La valutazione della gravità delle condotte di omessa timbratura e/o falsa attestazione della presenza in servizio, in ragione della durata e frequenza degli allontanamenti e alla natura giustificata o meno degli stessi;
✓ L'applicazione della sanzione espulsiva in tutti i casi di accertata cessione del proprio badge a terzi per falsamente attestare la presenza in servizio; nonché di inserimento manuale di false attestazioni di entrata e/o uscita nel sistema informatico per sé stessi o per terzi.
Ciò detto, pertanto, l'UPD ha stabilito di irrogare la sanzione espulsiva, caso per caso, valutando la proporzionalità e adeguatezza di tale massima sanzione, in riferimento all'intenzionalità, alle modalità e anche alle maggiori o minori responsabilità per la posizione funzionale ricoperta, e alla quantità, per numero di episodi e durata delle assenze illecitamente non documentate (ovvero artificiosamente dissimulate).
L'UPD per istruire, nel rispetto delle norme di legge e della CCNL di settore, tutte le procedure disciplinari previste ha tenuto, dal 15 luglio al 24 settembre, 25 sedute, pervenendo alla definizione dei 19 procedimenti riguardanti
La sanzione espulsiva, prevista dalla riforma Madia, è stata applicata per 9 casi su 19 sottoposti a procedimento disciplinare per il presidio ospedaliero di Molfetta, e per 18 persone su 32 casi
In un caso l'UPD ha disposto l'archiviazione del procedimento, e nei restanti casi ha adottato misure sanzionatorie conservative (23 sospensioni di variabile durata fino al massimo consentito dei 6 mesi).