Fulmine colpisce aereo, la testimonianza di un uomo di Molfetta a bordo
Il racconto di Nicola Caputi
Molfetta - giovedì 21 febbraio 2019
Si torna a parlare di aerei a del timore di volare. Dopo gli attimi di panico vissuti sul volo Ryanair FR 5216 di qualche settimana partito da Francoforte e diretto a Bari a causa di un improvviso squarcio apertosi su una delle ali del velivolo, attimi di terrore si sono vissuti anche venerdì scorso sul volo Alitalia proveniente da Milano Linate e diretto anch'esso a Bari.
Seppure per cause profondamente diverse, il sentimento provato in occasioni come queste molto spesso si assomiglia. Il caso di venerdì pomeriggio non è sicuramente avvenuto per cause imputabili all'uomo: un fulmine ha colpito l'aereo in fase di atterraggio senza che nulla di grave accadesse a passeggeri ed equipaggio.
Su quel volo era presente anche un molfettese, Nicola Caputi, pendolare e certamente abituato a volare per motivi lavorativi.
«Non c'è stato assolutamente panico tra la gente – ha tenuto a precisare – in quanto fatta eccezione per il boato percepito e il bagliore sviluppatosi in cabina, non c'è stato nessun altro tipo di problema, se non turbolenze avvertite come conseguenza al maltempo. Sinceramente – ha affermato il molfettese protagonista di una non piacevole esperienza – era un volo che ospitava passeggeri che un po' come me sono abituati ad episodi simili, tanto da non avvertire particolare panico per quanto accaduto».
Ed infatti, quando prendere un aereo diventa una necessità di vita e normale amministrazione con la paura e timori si impara pian piano a convivere.
Seppure per cause profondamente diverse, il sentimento provato in occasioni come queste molto spesso si assomiglia. Il caso di venerdì pomeriggio non è sicuramente avvenuto per cause imputabili all'uomo: un fulmine ha colpito l'aereo in fase di atterraggio senza che nulla di grave accadesse a passeggeri ed equipaggio.
Su quel volo era presente anche un molfettese, Nicola Caputi, pendolare e certamente abituato a volare per motivi lavorativi.
«Non c'è stato assolutamente panico tra la gente – ha tenuto a precisare – in quanto fatta eccezione per il boato percepito e il bagliore sviluppatosi in cabina, non c'è stato nessun altro tipo di problema, se non turbolenze avvertite come conseguenza al maltempo. Sinceramente – ha affermato il molfettese protagonista di una non piacevole esperienza – era un volo che ospitava passeggeri che un po' come me sono abituati ad episodi simili, tanto da non avvertire particolare panico per quanto accaduto».
Ed infatti, quando prendere un aereo diventa una necessità di vita e normale amministrazione con la paura e timori si impara pian piano a convivere.