Cronaca
Frode da 10 milioni sugli abiti sposa, cinque imprenditori denunciati
Scoperta a Molfetta una maxi evasione fiscale. Evasi 8 milioni di euro di Iva
Molfetta - mercoledì 31 agosto 2016
14.30
I Finanzieri della Tenenza di Molfetta hanno portato a termine un'attività investigativa nei confronti di cinque imprese, di cui quattro a Molfetta ed una in provincia di Torino, operanti nel settore del commercio di capi di abbigliamento, in particolare degli abiti da sposa.
Nel corso delle verifiche, compiute dai militari del tenente Giuseppe Parisi, sono emerse frodi fiscali ed evasioni di imposta, perpetrate, tra l'altro, attraverso l'emissione e l'utilizzo di fatture per operazioni inesistenti per quattro annualità dal 2012 al 2016.
In particolare, attraverso l'esame della documentazione contabile ed extra-contabile acquisita nel corso delle attività ispettive nonché alle risultanze emerse dalle consultazione delle banche dati in uso al Corpo, è stato possibile ricostruire in capo ai soggetti coinvolti un'articolata frode fiscale.
Tra i meccanismi ricorrenti vi era soprattutto quello legato all'emissione e l'utilizzo di fatture false per la cessione di abiti da sposa da parte di due società, una con sede a Molfetta e l'altra in provincia di Torino, che, prive di mezzi, strutture e lavoratori, si erano rivelate vere e proprie "cartiere", create al solo scopo di emettere fatture per operazioni commerciali in realtà mai avvenute.
Le indagini hanno così permesso di constatare una base imponibile sottratta a tassazione per oltre 8 milioni di euro ed un'evasione all'IVA di oltre 2 milioni di euro. Cinque le persone coinvolte, a vario titolo, nell'intera vicenda, tutte denunziate all'Autorità Giudiziaria.
Nel corso delle verifiche, compiute dai militari del tenente Giuseppe Parisi, sono emerse frodi fiscali ed evasioni di imposta, perpetrate, tra l'altro, attraverso l'emissione e l'utilizzo di fatture per operazioni inesistenti per quattro annualità dal 2012 al 2016.
In particolare, attraverso l'esame della documentazione contabile ed extra-contabile acquisita nel corso delle attività ispettive nonché alle risultanze emerse dalle consultazione delle banche dati in uso al Corpo, è stato possibile ricostruire in capo ai soggetti coinvolti un'articolata frode fiscale.
Tra i meccanismi ricorrenti vi era soprattutto quello legato all'emissione e l'utilizzo di fatture false per la cessione di abiti da sposa da parte di due società, una con sede a Molfetta e l'altra in provincia di Torino, che, prive di mezzi, strutture e lavoratori, si erano rivelate vere e proprie "cartiere", create al solo scopo di emettere fatture per operazioni commerciali in realtà mai avvenute.
Le indagini hanno così permesso di constatare una base imponibile sottratta a tassazione per oltre 8 milioni di euro ed un'evasione all'IVA di oltre 2 milioni di euro. Cinque le persone coinvolte, a vario titolo, nell'intera vicenda, tutte denunziate all'Autorità Giudiziaria.