Cultura, Eventi e Spettacolo
Francesco Tammacco risponde alla polemica su Andrea Buscemi a Molfetta: «Lui è qui per le sue doti teatrali»
Il direttore artistico de «Il Carro dei Comici» era stato attaccato sui social per la fede politica del suo ospite
Molfetta - mercoledì 21 agosto 2019
05.00
La compagnia «Il Carro dei Comici» ha portato e porterà ancora il grande teatro di prosa a Molfetta, con nomi di prestigio della scena italiana e con due spettacoli dalla grande storia nell'ambito di «Molfetta in Prosa», il festival di teatro di prosa sostenuto dal Comune e che torna per la seconda edizione nel 2019, con la direzione artistica curata da Francesco Tammacco.
Il Teatro di Ponente di Molfetta è la location scelta per la messa in scena e il primo spettacolo, l'«Anfitrione» di Plauto, con Debora Caprioglio e Franco Oppini (regia di Livio Galassi) è andato in scena nella serata di venerdì 9 agosto con un grande successo di pubblico. Il secondo appuntamento previsto per il palinsesto del festival è fissato per domenica 25 agosto con «Tartufo ovvero l'impostore» di Molière, spettacolo con la regia del noto attore Andrea Buscemi. Proprio il regista teatrale pisano, classe 1963, è stato al centro di una polemica che negli ultimi giorni ha visto sui social delle frecciate da parte di alcuni addetti ai lavori, in merito alla scelta di Tammacco di portare sulla scena a Molfetta un attore di nota fede leghista. Proprio come membro della Lega, Buscemi è stato fino a poche settimane fa assessore alla cultura per la sua città natale, Pisa.
Di origine siciliana, Buscemi è nato artisticamente come attore di teatro dove ha recitato a fianco di attori prestigiosi quali Giorgio Albertazzi, Vittorio Gassman e Gigi Proietti. La sua formazione passa anche attraverso la frequentazione di compagnie storiche come il Gruppo della Rocca di Torino e il Teatro del Carretto di Lucca. La sua attività prevalente è quella di regista teatrale. Nel 2005 ha fondato la compagnia di prosa PeccioliTeatro, con la quale ha prodotto numerosi spettacoli dirigendo attori come Paolo Villaggio, Paola Gassman, Debora Caprioglio, Tosca D'Aquino e tanti altri. Buscemi ha toccato poi la maggiore popolarità con la partecipazione al film natalizio "Finalmente la felicità" di Leonardo Pieraccioni, una delle pellicole di maggiore incasso nel 2011 in Italia. Insomma, un personaggio di tutto rispetto nell'ambito del campo teatrale italiano, senza dimenticare le sue apparizioni nel cinema e in televisione come in "Un medico in famiglia", "Don Matteo 6" e non solo.
Risponde così alla polemica Francesco Tammacco: «Mi ha sorpreso leggere sui social network commenti del tutto inopportuni per la presenza nella nostra città di un attore con cui collaboro da anni e che ha grande successo a livello nazionale. Poter portare in scena un attore del calibro di Andrea Buscemi dovrebbe essere motivo di lustro per Molfetta e per gli amanti di teatro. Non mi sembra corretto mischiare la fede politica e questioni legate alla sua sfera personale con le doti artistiche e teatrali di un uomo che sarà qui per fare semplicemente il suo lavoro, la cosa per cui è portato e che noi stessi da anni facciamo con ottimi risultati sul territorio. Io mi sono interfacciato spesso con lui anche su questioni politiche ma la divergenza di vedute non è, e non potrà mai essere, un buon motivo per condizionare il nostro operato sul palcoscenico. Mi dispiace che il nostro spettacolo sia stato messo in discussione per una motivazione che non ha nulla a che vedere con il teatro ma sono certo che i molfettesi capiranno la bontà della nostra scelta perché il valore di Buscemi come attore teatrali è noto a tutti ed è fuori discussione».
Il Teatro di Ponente di Molfetta è la location scelta per la messa in scena e il primo spettacolo, l'«Anfitrione» di Plauto, con Debora Caprioglio e Franco Oppini (regia di Livio Galassi) è andato in scena nella serata di venerdì 9 agosto con un grande successo di pubblico. Il secondo appuntamento previsto per il palinsesto del festival è fissato per domenica 25 agosto con «Tartufo ovvero l'impostore» di Molière, spettacolo con la regia del noto attore Andrea Buscemi. Proprio il regista teatrale pisano, classe 1963, è stato al centro di una polemica che negli ultimi giorni ha visto sui social delle frecciate da parte di alcuni addetti ai lavori, in merito alla scelta di Tammacco di portare sulla scena a Molfetta un attore di nota fede leghista. Proprio come membro della Lega, Buscemi è stato fino a poche settimane fa assessore alla cultura per la sua città natale, Pisa.
Di origine siciliana, Buscemi è nato artisticamente come attore di teatro dove ha recitato a fianco di attori prestigiosi quali Giorgio Albertazzi, Vittorio Gassman e Gigi Proietti. La sua formazione passa anche attraverso la frequentazione di compagnie storiche come il Gruppo della Rocca di Torino e il Teatro del Carretto di Lucca. La sua attività prevalente è quella di regista teatrale. Nel 2005 ha fondato la compagnia di prosa PeccioliTeatro, con la quale ha prodotto numerosi spettacoli dirigendo attori come Paolo Villaggio, Paola Gassman, Debora Caprioglio, Tosca D'Aquino e tanti altri. Buscemi ha toccato poi la maggiore popolarità con la partecipazione al film natalizio "Finalmente la felicità" di Leonardo Pieraccioni, una delle pellicole di maggiore incasso nel 2011 in Italia. Insomma, un personaggio di tutto rispetto nell'ambito del campo teatrale italiano, senza dimenticare le sue apparizioni nel cinema e in televisione come in "Un medico in famiglia", "Don Matteo 6" e non solo.
Risponde così alla polemica Francesco Tammacco: «Mi ha sorpreso leggere sui social network commenti del tutto inopportuni per la presenza nella nostra città di un attore con cui collaboro da anni e che ha grande successo a livello nazionale. Poter portare in scena un attore del calibro di Andrea Buscemi dovrebbe essere motivo di lustro per Molfetta e per gli amanti di teatro. Non mi sembra corretto mischiare la fede politica e questioni legate alla sua sfera personale con le doti artistiche e teatrali di un uomo che sarà qui per fare semplicemente il suo lavoro, la cosa per cui è portato e che noi stessi da anni facciamo con ottimi risultati sul territorio. Io mi sono interfacciato spesso con lui anche su questioni politiche ma la divergenza di vedute non è, e non potrà mai essere, un buon motivo per condizionare il nostro operato sul palcoscenico. Mi dispiace che il nostro spettacolo sia stato messo in discussione per una motivazione che non ha nulla a che vedere con il teatro ma sono certo che i molfettesi capiranno la bontà della nostra scelta perché il valore di Buscemi come attore teatrali è noto a tutti ed è fuori discussione».