Politica
Forza Italia sull'ospedale: «Si sta verificando la desertificazione sanitaria»
Il partito attacca Michele Emiliano e il centro sinistra sul piano di riordino
Molfetta - lunedì 22 gennaio 2018
Comunicato Stampa
Le festività sono passate, è arrivato il nuovo anno e gennaio si sta consumando in fretta ma della fatidica scelta tra Molfetta, Terlizzi e Corato sede di ospedale di primo livello non se ne parla.
Il presidente Emiliano e i suoi accoliti si sono stancati di giocare? Dove sono le raccolte di firme, l'espressione democratica e le altre roboanti dichiarazioni? Tutto svanito, ci sono le politiche.
A noi cittadini, come avevamo da tempo previsto, resta il DGR 239 del 2017 sul riordino ospedaliero che vede Corato ospedale di primo livello Molfetta ospedale di Base e Terlizzi ospedale chiuso anzi riconvertito.
Resta anche il miraggio di medicina territoriale azzoppata sempre in via di potenziamento ma in pratica mai realizzata con lunghe liste di attesa che costringono i cittadini a pagare di tasca propria le varie prestazioni indipendentemente dal reddito. Un subdolo modo di razionare l'offerta in modo che a fine anno i conti quadrino a discapito dei cittadini.
La verità viene abilmente nascosta dalla sinistra al governo incapace di migliorare l'organizzazione per evadere una maggiore domanda, di aumentare il tetto dell'offerta della medicina privata convenzionata, di impiegare rapidamente i finanziamenti programmati per la costruzione di nuovi ospedali ma capace solo di lamentarsi : "non possiamo assumere più personale", "non abbiamo soldi per costruire nuove strutture", "diamo la priorità al pubblico a scapito del privato".
Hanno costruito un sistema sanitario inefficiente che non coinvolge gli operatori ma pretende solo risultati numerici. Leggi e decreti regionali spesso non trovano attuazione per deficienze organizzative evidentemente sconosciute al nostro presidente. Tutto questo ha generato proteste e manifestazioni da parte dei medici e manifesta insoddisfazione di tutto il personale sanitario costretto a rimanere in trincea sopperendo alle inefficienze con il solo spirito di sacrificio.
In conclusione ci troveremo con un ospedale ridotto a pochissimi reparti destinati all'estinzione e un territorio con una offerta specialistica ridotta al lumicino. Abbiamo ormai la lucida consapevolezza che si sta realizzando quanto da noi ipotizzato anni addietro: la desertificazione sanitaria.
La sinistra è incapace di gestire sistemi complessi come quelli sanitari e genera solo macerie. E' tempo di cambiare
Il presidente Emiliano e i suoi accoliti si sono stancati di giocare? Dove sono le raccolte di firme, l'espressione democratica e le altre roboanti dichiarazioni? Tutto svanito, ci sono le politiche.
A noi cittadini, come avevamo da tempo previsto, resta il DGR 239 del 2017 sul riordino ospedaliero che vede Corato ospedale di primo livello Molfetta ospedale di Base e Terlizzi ospedale chiuso anzi riconvertito.
Resta anche il miraggio di medicina territoriale azzoppata sempre in via di potenziamento ma in pratica mai realizzata con lunghe liste di attesa che costringono i cittadini a pagare di tasca propria le varie prestazioni indipendentemente dal reddito. Un subdolo modo di razionare l'offerta in modo che a fine anno i conti quadrino a discapito dei cittadini.
La verità viene abilmente nascosta dalla sinistra al governo incapace di migliorare l'organizzazione per evadere una maggiore domanda, di aumentare il tetto dell'offerta della medicina privata convenzionata, di impiegare rapidamente i finanziamenti programmati per la costruzione di nuovi ospedali ma capace solo di lamentarsi : "non possiamo assumere più personale", "non abbiamo soldi per costruire nuove strutture", "diamo la priorità al pubblico a scapito del privato".
Hanno costruito un sistema sanitario inefficiente che non coinvolge gli operatori ma pretende solo risultati numerici. Leggi e decreti regionali spesso non trovano attuazione per deficienze organizzative evidentemente sconosciute al nostro presidente. Tutto questo ha generato proteste e manifestazioni da parte dei medici e manifesta insoddisfazione di tutto il personale sanitario costretto a rimanere in trincea sopperendo alle inefficienze con il solo spirito di sacrificio.
In conclusione ci troveremo con un ospedale ridotto a pochissimi reparti destinati all'estinzione e un territorio con una offerta specialistica ridotta al lumicino. Abbiamo ormai la lucida consapevolezza che si sta realizzando quanto da noi ipotizzato anni addietro: la desertificazione sanitaria.
La sinistra è incapace di gestire sistemi complessi come quelli sanitari e genera solo macerie. E' tempo di cambiare