Flower Moon, per il New York Post c'è anche una foto di Molfetta tra le più belle
Lo scatto di Davide Pischettola nella top 5 scelta a livello globale
Molfetta - sabato 25 maggio 2024
21.43
San Francisco, New York, Atene, Rio de Janeiro e...Molfetta. Nella top 5 pubblicata dal New York Post in merito agli scatti della cosiddetta "Flower Moon" c'è anche la foto di Davide Pischettola.
La «luna piena dei fiori» ha illuminato i cieli di tutto il mondo giovedì 23 maggio con tanti professionisti che hanno immortalato l'astro, aspettando con pazienza il momento in cui scattare l'immagine perfetta. Tra questi c'era anche il 46enne molfettese il cui scatto sta letteralmente spopolando, come già successo più volte anche nel recente passato: ha scelto di immortalare la luna a pochi passi dal mare a Torre Calderina, torre di avvistamento situata tra Molfetta e Bisceglie del '500.
La fotografia è l'unica italiana a essere finita sulle pagine della BBC e di National Geographic Spagna. La «Flower moon» viene così chiamata secondo la tradizione perché richiama la rinascita della natura tipica della stagione primaverile. Come la maggior parte dei nomi popolari delle lune piene deriva dalla cultura dei nativi americani e non ha valenza astronomica: la «luna piena dei fiori» era il nome che le tribù avevano associato al cambio di stagione, abbandonando il freddo inverno e preparandosi alle temperature miti, simbolo di rinascita.
Insomma, la scelta del giornale statunitense ha visto premiata la nostra città in un ristretto novero di scatti d'autore.
La «luna piena dei fiori» ha illuminato i cieli di tutto il mondo giovedì 23 maggio con tanti professionisti che hanno immortalato l'astro, aspettando con pazienza il momento in cui scattare l'immagine perfetta. Tra questi c'era anche il 46enne molfettese il cui scatto sta letteralmente spopolando, come già successo più volte anche nel recente passato: ha scelto di immortalare la luna a pochi passi dal mare a Torre Calderina, torre di avvistamento situata tra Molfetta e Bisceglie del '500.
La fotografia è l'unica italiana a essere finita sulle pagine della BBC e di National Geographic Spagna. La «Flower moon» viene così chiamata secondo la tradizione perché richiama la rinascita della natura tipica della stagione primaverile. Come la maggior parte dei nomi popolari delle lune piene deriva dalla cultura dei nativi americani e non ha valenza astronomica: la «luna piena dei fiori» era il nome che le tribù avevano associato al cambio di stagione, abbandonando il freddo inverno e preparandosi alle temperature miti, simbolo di rinascita.
Insomma, la scelta del giornale statunitense ha visto premiata la nostra città in un ristretto novero di scatti d'autore.