Cultura, Eventi e Spettacolo
Festival di Cinema Amatoriale, a Mattia de Gennaro il premio "miglior cortomertraggio"
Il film "Quello che resta di niente" racconta una storia semplice da un punto di vista originale
Molfetta - mercoledì 17 aprile 2024
"Quello che resta di niente" del regista molfettese Mattia de Gennaro vince il premio "miglior cortometraggio" al Festival Intercomunale di Cinema Amatoriale.
La motivazione dell'assegnazione del premio è legata all'"originale punto di vista nel raccontare una storia semplice, quanto universale, metafora del tormento di una generazione in bilico tra l'urgenza e la paura di agire."
Così scrive il giovane molfettese sui social: "Un sentito ringraziamento alla giuria, composta dal presidente Piero Galli e dai fondatori del festival, per aver decretato il nostro cortometraggio meritevole del premio. Grazie, soprattutto, ai miei compagni di viaggio, Alessandra, Davide, Gabriele e Marina, per aver accettato di abitare il mio passato, insegnandomi a ripercorrerlo con i giusti passi.
Essere premiati nella stessa serata che ha visto la consegna dei premi alla carriera a registi del calibro di Bruno Gaburro, Franco Piavoli e Silvano Agosti mette i brividi e non saremo mai abbastanza grati per questo immenso onore.
Il nostro viaggio continua, qualcosa resterà".
La motivazione dell'assegnazione del premio è legata all'"originale punto di vista nel raccontare una storia semplice, quanto universale, metafora del tormento di una generazione in bilico tra l'urgenza e la paura di agire."
Così scrive il giovane molfettese sui social: "Un sentito ringraziamento alla giuria, composta dal presidente Piero Galli e dai fondatori del festival, per aver decretato il nostro cortometraggio meritevole del premio. Grazie, soprattutto, ai miei compagni di viaggio, Alessandra, Davide, Gabriele e Marina, per aver accettato di abitare il mio passato, insegnandomi a ripercorrerlo con i giusti passi.
Essere premiati nella stessa serata che ha visto la consegna dei premi alla carriera a registi del calibro di Bruno Gaburro, Franco Piavoli e Silvano Agosti mette i brividi e non saremo mai abbastanza grati per questo immenso onore.
Il nostro viaggio continua, qualcosa resterà".