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Cultura, Eventi e Spettacolo
Federagit e Fondazione Museo Diocesano presentano Giaquinto Tour Experience
Il progetto turistico è definito e si inserisce nella strategia di "Tesori d'Arte Sacra"
Molfetta - sabato 22 marzo 2025
9.11
Parlare di Giaquinto a Molfetta sembra quasi scontato eppure sinora non è stato possibile farne un motivo di richiamo per turisti e gruppi organizzati. La presenza delle sole opere pubbliche, nelle rinomate chiese della Cattedrale, di santo Stefano e di san Domenico, non costituivano evidentemente un motivo sufficiente per intraprendere un viaggio a Molfetta.
Nel recente passato però, il Museo Diocesano si è fatto promotore di una valorizzazione sistematica dell'artista, guadagnandosi la fiducia di privati ed istituzioni che hanno deciso di destinare le loro opere del maestro o della sua bottega andando a costituire, ad oggi, un nucleo straordinario di opere che potrebbe davvero presentare Molfetta come la città di Corrado Giaquinto. La donazione della collezione Piepoli-Spadavecchia nel 2013 ed il deposito delle opere della Cattolica Popolare nel 2024, unitamente alle tre opere giovanili già depositate nella struttura museale diocesana, nonché la mostra temporanea "Il mestiere del pittore. Giaquinto, Porta e le botteghe meridionali del Settecento", hanno quindi creato l'occasione per il Giaquinto tour experience.
L'idea era stata lanciata dal senatore Antonio Azzollini, durante la serata di presentazione dell'accordo tra la Fondazione Museo Diocesano e la Cattolica Popolare, accolta dalla cooperativa FeArT e testata nel mese di febbraio, a partire dalla data del compleanno del maestro, con date esaurite di fine settimana in fine settimana sino ai primi di marzo, estese già a guide turistiche ed operatori dell'accoglienza.
Sempre più convinti della validità di questa proposta la Fondazione ha avviato una collaborazione con Fedargit Metropolitana Terra di Bari che ha chiamato a raccolta le guide associate per presentare loro i luoghi e le opere del maestro a Molfetta, organizzate nel tour. Dal Museo diocesano, con tre sale dedicate, dove sono stati recentemente riallestiti anche i disegni, ed è possibile fruire virtualmente delle opere della collezione del marchese De Luca composta di 12 tele a soggetto mitologico, alle opere pubbliche, passando per il Duomo di San Corrado, dove originariamente fu posta la pala dell'Assunta.
Il progetto turistico è definito e si inserisce nella strategia più ampia della Fondazione Museo Diocesano che passa sotto il nome di Tesori d'Arte Sacra, finalizzato alla promozione del patrimonio storico artistico ecclesiastico.
Nel recente passato però, il Museo Diocesano si è fatto promotore di una valorizzazione sistematica dell'artista, guadagnandosi la fiducia di privati ed istituzioni che hanno deciso di destinare le loro opere del maestro o della sua bottega andando a costituire, ad oggi, un nucleo straordinario di opere che potrebbe davvero presentare Molfetta come la città di Corrado Giaquinto. La donazione della collezione Piepoli-Spadavecchia nel 2013 ed il deposito delle opere della Cattolica Popolare nel 2024, unitamente alle tre opere giovanili già depositate nella struttura museale diocesana, nonché la mostra temporanea "Il mestiere del pittore. Giaquinto, Porta e le botteghe meridionali del Settecento", hanno quindi creato l'occasione per il Giaquinto tour experience.
L'idea era stata lanciata dal senatore Antonio Azzollini, durante la serata di presentazione dell'accordo tra la Fondazione Museo Diocesano e la Cattolica Popolare, accolta dalla cooperativa FeArT e testata nel mese di febbraio, a partire dalla data del compleanno del maestro, con date esaurite di fine settimana in fine settimana sino ai primi di marzo, estese già a guide turistiche ed operatori dell'accoglienza.
Sempre più convinti della validità di questa proposta la Fondazione ha avviato una collaborazione con Fedargit Metropolitana Terra di Bari che ha chiamato a raccolta le guide associate per presentare loro i luoghi e le opere del maestro a Molfetta, organizzate nel tour. Dal Museo diocesano, con tre sale dedicate, dove sono stati recentemente riallestiti anche i disegni, ed è possibile fruire virtualmente delle opere della collezione del marchese De Luca composta di 12 tele a soggetto mitologico, alle opere pubbliche, passando per il Duomo di San Corrado, dove originariamente fu posta la pala dell'Assunta.
Il progetto turistico è definito e si inserisce nella strategia più ampia della Fondazione Museo Diocesano che passa sotto il nome di Tesori d'Arte Sacra, finalizzato alla promozione del patrimonio storico artistico ecclesiastico.