Cronaca
Favori nelle indagini sull'ex Ilva, arrestato l'avvocato Ragno
Il legale, già condannato nell'ambito del processo sul "Sistema Trani", è finito ai domiciliari
Molfetta - martedì 8 giugno 2021
10.22
C'è anche il nome dell'avvocato molfettese Giacomo Ragno, finito ai domiciliari, fra i destinatari di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dalla Procura della Repubblica di Potenza, in un'inchiesta che riguarda presunte irregolarità commesse dall'ex procuratore di Taranto, Carlo Maria Capristo, in indagini sull'ex Ilva.
Le misure riguardano anche l'avvocato siciliano Pietro Amara, consulente legale di Ilva quando l'azienda era in amministrazione straordinaria ed al centro anche dell'inchiesta della Procura di Milano sul cosiddetto "falso complotto Eni", lo stesso ex procuratore tarantino Carlo Maria Capristo e il poliziotto Filippo Paradiso. In carcere sono finiti Amara e Paradiso, già in servizio negli uffici di diretta collaborazione dei sottosegretari alla Presidenza del Consiglio, da Prodi a Berlusconi.
Arresti domiciliari invece per l'avvocato Giacomo Ragno, di Molfetta, già condannato a 2 anni e 8 mesi nell'indagine sul "Sistema Trani", il processo che ha inflitto 10 anni di reclusione all'ex pubblico ministero di Trani Antonio Savasta, considerato l'organizzatore dell'associazione a delinquere che in cambio di denaro e di regali costosi, aggiustava indagini e processi degli imprenditori amici. Nella sentenza fu condannato a 4 anni di carcere l'altro magistrato tranese Luigi Scimè.
I fatti contestati risalirebbero al periodo nel quale Capristo - già arrestato a maggio 2020 nell'ambito di un'altra inchiesta giudiziaria e dopo tornato libero mentre era a processo - era procuratore capo a Taranto e riguarderebbero anche un patteggiamento legato all'ex Ilva.
Le misure riguardano anche l'avvocato siciliano Pietro Amara, consulente legale di Ilva quando l'azienda era in amministrazione straordinaria ed al centro anche dell'inchiesta della Procura di Milano sul cosiddetto "falso complotto Eni", lo stesso ex procuratore tarantino Carlo Maria Capristo e il poliziotto Filippo Paradiso. In carcere sono finiti Amara e Paradiso, già in servizio negli uffici di diretta collaborazione dei sottosegretari alla Presidenza del Consiglio, da Prodi a Berlusconi.
Arresti domiciliari invece per l'avvocato Giacomo Ragno, di Molfetta, già condannato a 2 anni e 8 mesi nell'indagine sul "Sistema Trani", il processo che ha inflitto 10 anni di reclusione all'ex pubblico ministero di Trani Antonio Savasta, considerato l'organizzatore dell'associazione a delinquere che in cambio di denaro e di regali costosi, aggiustava indagini e processi degli imprenditori amici. Nella sentenza fu condannato a 4 anni di carcere l'altro magistrato tranese Luigi Scimè.
I fatti contestati risalirebbero al periodo nel quale Capristo - già arrestato a maggio 2020 nell'ambito di un'altra inchiesta giudiziaria e dopo tornato libero mentre era a processo - era procuratore capo a Taranto e riguarderebbero anche un patteggiamento legato all'ex Ilva.