Eventi e folklore
Fabio Pisani diventa supervisore di un bistrot milanese
Ma continuerà la sua esperienza nel ristorante Il Luogo di Aimo e Nadia
Molfetta - lunedì 3 novembre 2014
7.14
Il molfettese Fabio Pisani, chef del ristorante milanese "Il Luogo di Aimo e Nadia", diventa, insieme al socio Alessandro Negrini, supervisore di LadyBù, tempio della mozzarella di bufala campana. Un progetto cui l'industriale milanese Giorgio Canelli, fondatore e ispiratore di Ladybù crede fermamente e nel quale continua a investire con l'obiettivo di salvaguardare e valorizzare la lavorazione artigianale tradizionale.
"Aimo e Nadia ci hanno tramandato la loro filosofia di cucina – raccontano Fabio Pisani e Alessandro Negrini - e per noi è altrettanto importante trasmettere la nostra esperienza agli altri, da subito. La nostra non è una cucina replicabile dalla ricetta, devi starci dentro." Negrini e Pisani continueranno a impostare il menu de "Il Luogo di Aimo e Nadia", e a definire le linee della cucina, ma la gestione sarà ora nelle mani di Niccolò Rizzi.
"La formazione è la base del percorso lavorativo che Alessandro ed io abbiamo iniziato insieme nel 2004 – prosegue Fabio Pisani - Solo trasmettendo la nostra filosofia di cucina, possiamo continuare a far vivere i nostri cedri, ceci, la cicerchia, la mozzarella di bufala campana, tutti quei prodotti dell'eccellenza del nostro paese senza i quali la cucina italiana non avrebbe più i suoi piatti simbolo, senza i quali finirebbe tutto un mondo".
"Aimo e Nadia ci hanno tramandato la loro filosofia di cucina – raccontano Fabio Pisani e Alessandro Negrini - e per noi è altrettanto importante trasmettere la nostra esperienza agli altri, da subito. La nostra non è una cucina replicabile dalla ricetta, devi starci dentro." Negrini e Pisani continueranno a impostare il menu de "Il Luogo di Aimo e Nadia", e a definire le linee della cucina, ma la gestione sarà ora nelle mani di Niccolò Rizzi.
"La formazione è la base del percorso lavorativo che Alessandro ed io abbiamo iniziato insieme nel 2004 – prosegue Fabio Pisani - Solo trasmettendo la nostra filosofia di cucina, possiamo continuare a far vivere i nostri cedri, ceci, la cicerchia, la mozzarella di bufala campana, tutti quei prodotti dell'eccellenza del nostro paese senza i quali la cucina italiana non avrebbe più i suoi piatti simbolo, senza i quali finirebbe tutto un mondo".