Farà tappa a Molfetta la campagna “Giù le mani dal nostro mare”
Il Movimento Cinque Stelle contro le trivellazioni
Molfetta - domenica 23 agosto 2015
7.52
Continua il tour del Movimento Cinque Stelle per difendere in nostro mare. Dopo le due tappe sul mar Ionio, quelle di Maruggio e Gallipoli, i sostenitori di questa campagna si spostano sul mare Adriatico facendo tappa a Molfetta il prossimo 29 agosto. «Il tour Giù le mani dal nostro mare - scrivono i portavoce del movimento - è nato per difendere il nostro mare dalle trivellazioni petrolifere, dagli scarichi a mare e da tutte le altre nefandezze con cui vogliono distruggerlo. Sta attraversando ben 4 regioni, informando e coinvolgendo cittadini del luogo, turisti, attivisti». «Il mare - continuano - appartiene all'umanità intera e qualsiasi danno non potrà che coinvolgerci tutti. Per questo serve che ognuno di noi lo difenda a gran voce».
I sostenitori sono già stati in diverse località del tarantino, dove hanno organizzato sulle spiagge vere catene umane coinvolgendo anche bagnanti e turisti. Il progetto di sensibilizzazione comprende molte più tappe e quest'anno, è il terzo anno consecutivo toccherà ben 4 regioni. Per raggiungere obiettivi come quello di difendere il mare pugliese da ogni forma di inquinamento, attraverso l'informazione e la sensibilizzazione. La tappa finale del tour si terrà a Bari il prossimo 6 settembre.
Le trivellazioni in mare sono all'origine degli spiaggiamenti dei cetacei e provocano la moria di pesci. Vengono inoltre utilizzate sostanze chimiche dannose. Secondo il Movimento Cinque Stelle, in Puglia si consuma questo dramma ogni anno. È in atto la sfida tra chi invade, saccheggia, spartisce e chi si oppone con fermezza per la difesa di un bene collettivo, come il mare. Alla domanda se ha ancora senso parlare di tutela del paesaggio e dell'ambiente, nonostante il periodo di crisi, gli "M5S" rispondono con un convinto «si». Invitano per questo a partecipare alle manifestazioni in difesa del mare, perché a causa delle trivellazioni il rischio incidenti è alto. Le conseguenze restano quasi impossibili da limitare, senza considerare l'inquinamento ordinario connesso alle attività di ricerca e coltivazione dei giacimenti di idrocarburi. Dai fanghi perforanti alle acque di produzione non mancano le sostante tossiche e i metalli pesanti.
L'Adriatico e lo Ionio sono già di per sé mari con gli indici di inquinamento elevati, da un punto di vista degli idrocarburi. I danni all'ecosistema e alle risorse ittiche sono evidenti, gli idrocarburi hanno effetti cancerogeni, e quindi i rischi per la salute umana sono alti.
I sostenitori sono già stati in diverse località del tarantino, dove hanno organizzato sulle spiagge vere catene umane coinvolgendo anche bagnanti e turisti. Il progetto di sensibilizzazione comprende molte più tappe e quest'anno, è il terzo anno consecutivo toccherà ben 4 regioni. Per raggiungere obiettivi come quello di difendere il mare pugliese da ogni forma di inquinamento, attraverso l'informazione e la sensibilizzazione. La tappa finale del tour si terrà a Bari il prossimo 6 settembre.
Le trivellazioni in mare sono all'origine degli spiaggiamenti dei cetacei e provocano la moria di pesci. Vengono inoltre utilizzate sostanze chimiche dannose. Secondo il Movimento Cinque Stelle, in Puglia si consuma questo dramma ogni anno. È in atto la sfida tra chi invade, saccheggia, spartisce e chi si oppone con fermezza per la difesa di un bene collettivo, come il mare. Alla domanda se ha ancora senso parlare di tutela del paesaggio e dell'ambiente, nonostante il periodo di crisi, gli "M5S" rispondono con un convinto «si». Invitano per questo a partecipare alle manifestazioni in difesa del mare, perché a causa delle trivellazioni il rischio incidenti è alto. Le conseguenze restano quasi impossibili da limitare, senza considerare l'inquinamento ordinario connesso alle attività di ricerca e coltivazione dei giacimenti di idrocarburi. Dai fanghi perforanti alle acque di produzione non mancano le sostante tossiche e i metalli pesanti.
L'Adriatico e lo Ionio sono già di per sé mari con gli indici di inquinamento elevati, da un punto di vista degli idrocarburi. I danni all'ecosistema e alle risorse ittiche sono evidenti, gli idrocarburi hanno effetti cancerogeni, e quindi i rischi per la salute umana sono alti.