Cronaca
Evitano esplosione, proposta ricompensa al merito per cinque militari della Capitaneria di Molfetta
La decisione dell'amministrazione Minervini, il conferimento anche ad un civile. I fatti nell'estate 2019
Molfetta - venerdì 8 novembre 2019
4.40
La Giunta comunale di Molfetta ha deliberato di proporre il riconoscimento del merito civile a cinque militari della locale Capitaneria di Porto e ad un cittadino «per aver dimostrato eccezionale coraggio nell'esporre scientemente la propria vita a manifesto pericolo a tutela della pubblica incolumità».
La decisione dell'amministrazione retta da Tommaso Minervini segue la richiesta pervenuta da parte del comandante, il capitano di fregata Michele Burlando. I fatti risalgono al pomeriggio dello scorso 15 giugno 2019 quando alcuni passanti notavano del fumo provenire dal peschereccio Lucrezia Madre, ormeggiato in località banchina Seminario.
Immediato l'arrivo dei cinque militari della Capitaneria di Porto ovvero il primo maresciallo nocchiere di porto Natale Cortese, il secondo capo scelto nocchiere di porto Felice Squeo, il secondo capo nocchiere di porto Emanuele Misuriello, il sottocapo di prima classe nocchiere di porto Massimiliano Gaio e il sottocapo di prima classe Luigi Spiriticchio: furono loro a domare quello che sembrava essere un principio di incendio a bordo nella zona dello scafo dove vengono solitamente sistemate le reti da pesca.
Tuttavia, immediatamente dopo i militari, assieme al civile Felice de Gennaro, notarono l'immediata ripresa delle fiamme e scoprirono la presenza di un ordigno bellico, rimasto accidentalmente impigliato nelle reti, sprovvisto dell'involucro alla sua estremità.
Di qui la decisione di gettarlo immediatamente in mare.
Come si legge nei documenti del Comune di Molfetta, resi anche su quanto relazionato dal comandante Michele Burlando, «la tempestività dell'intervento» ha scongiurato l'esplosione la quale avrebbe potuto avere «conseguenze potenzialmente gravissime a carico non solo dei militari e delle altre persone nel frattempo giunte a bordo del peschereccio, ma anche di quanti numerosi si trovavano in prossimità della zona portuale».
L'atto della Giunta comunale sarà adesso inviato alla Prefettura di Bari e alla Capitaneria di Porto per dare avvio all'istruttoria necessaria per attribuire il riconoscimento al merito civile.
La decisione dell'amministrazione retta da Tommaso Minervini segue la richiesta pervenuta da parte del comandante, il capitano di fregata Michele Burlando. I fatti risalgono al pomeriggio dello scorso 15 giugno 2019 quando alcuni passanti notavano del fumo provenire dal peschereccio Lucrezia Madre, ormeggiato in località banchina Seminario.
Immediato l'arrivo dei cinque militari della Capitaneria di Porto ovvero il primo maresciallo nocchiere di porto Natale Cortese, il secondo capo scelto nocchiere di porto Felice Squeo, il secondo capo nocchiere di porto Emanuele Misuriello, il sottocapo di prima classe nocchiere di porto Massimiliano Gaio e il sottocapo di prima classe Luigi Spiriticchio: furono loro a domare quello che sembrava essere un principio di incendio a bordo nella zona dello scafo dove vengono solitamente sistemate le reti da pesca.
Tuttavia, immediatamente dopo i militari, assieme al civile Felice de Gennaro, notarono l'immediata ripresa delle fiamme e scoprirono la presenza di un ordigno bellico, rimasto accidentalmente impigliato nelle reti, sprovvisto dell'involucro alla sua estremità.
Di qui la decisione di gettarlo immediatamente in mare.
Come si legge nei documenti del Comune di Molfetta, resi anche su quanto relazionato dal comandante Michele Burlando, «la tempestività dell'intervento» ha scongiurato l'esplosione la quale avrebbe potuto avere «conseguenze potenzialmente gravissime a carico non solo dei militari e delle altre persone nel frattempo giunte a bordo del peschereccio, ma anche di quanti numerosi si trovavano in prossimità della zona portuale».
L'atto della Giunta comunale sarà adesso inviato alla Prefettura di Bari e alla Capitaneria di Porto per dare avvio all'istruttoria necessaria per attribuire il riconoscimento al merito civile.