
Politica
Essere democratici: «Tommaso Minervini non può più guidare la coalizione»
L'area del PD molfettese si espone dopo la riunione del partito
Molfetta - mercoledì 16 giugno 2021
19.19
Riceviamo da Pietro Capurso, referente EssereDemocratici, la seguente nota stampa che pubblichiamo integralmente.
"Nella riunione del Partito Democratico di ieri sera è emersa da tutti gli interventi una posizione chiara.
Alla luce degli ultimi accadimenti giudiziari, il Partito Democratico ha finalmente iniziato a discutere e a mettere in discussione questo percorso politico avvitato nel 2017.
Per quanto ci riguarda, non può che essere una vittoria per EssereDemocratici, area nata nel PD per riportare dignità e autorevolezza all'interno del partito e allontanarlo dalle posizione degli "alleati" civici, poi riscoperti fieri sostenitori del centrodestra a trazione Salvini-Meloni alle scorse elezioni regionali.
Abbiamo ribadito che questa maggioranza non è più in grado di guidare il risanamento morale e proporsi come coalizione che possa affrontare una rinnovata primavera per Molfetta.
Molfetta merita rispetto e chiarezza nelle scelte.
Le nostre posizioni sono chiare alla città da mesi, per noi non servivano indagini giudiziarie, ma bastavano già le prese di posizioni politiche per avviare serie valutazioni e una fase di autocritica rispetto alle scelte passate del partito.
Per quanto ci riguarda questa scelta è di natura politica, e, da Partito leader della coalizione, sarebbe inutile ascoltare le parole del sindaco.
Tommaso Minervini non può più guidare una coalizione senza controllo e non più proporsi come alternativa per la nostra città.
È immediatamente necessario prendere le distanze da questa amministrazione, uscendo dalla maggioranza ritirando la delegazione del PD che si è già messa a disposizione del Partito.
Il punto a cui è giunta la crisi politica molfettese richiede il coraggio e la volontà di sperimentare nuove strade che portino a realizzare, per il prossimo futuro, un progetto di risanamento morale e di recupero della fiducia dei cittadini nella politica. Per farlo, riteniamo sia necessario costruire una nuova alleanza con le migliori forze democratiche e progressiste locali, in un progetto che richiami i valori fondanti della cultura del centrosinistra, questa volta senza alcuna ambiguità.
"Nella riunione del Partito Democratico di ieri sera è emersa da tutti gli interventi una posizione chiara.
Alla luce degli ultimi accadimenti giudiziari, il Partito Democratico ha finalmente iniziato a discutere e a mettere in discussione questo percorso politico avvitato nel 2017.
Per quanto ci riguarda, non può che essere una vittoria per EssereDemocratici, area nata nel PD per riportare dignità e autorevolezza all'interno del partito e allontanarlo dalle posizione degli "alleati" civici, poi riscoperti fieri sostenitori del centrodestra a trazione Salvini-Meloni alle scorse elezioni regionali.
Abbiamo ribadito che questa maggioranza non è più in grado di guidare il risanamento morale e proporsi come coalizione che possa affrontare una rinnovata primavera per Molfetta.
Molfetta merita rispetto e chiarezza nelle scelte.
Le nostre posizioni sono chiare alla città da mesi, per noi non servivano indagini giudiziarie, ma bastavano già le prese di posizioni politiche per avviare serie valutazioni e una fase di autocritica rispetto alle scelte passate del partito.
Per quanto ci riguarda questa scelta è di natura politica, e, da Partito leader della coalizione, sarebbe inutile ascoltare le parole del sindaco.
Tommaso Minervini non può più guidare una coalizione senza controllo e non più proporsi come alternativa per la nostra città.
È immediatamente necessario prendere le distanze da questa amministrazione, uscendo dalla maggioranza ritirando la delegazione del PD che si è già messa a disposizione del Partito.
Il punto a cui è giunta la crisi politica molfettese richiede il coraggio e la volontà di sperimentare nuove strade che portino a realizzare, per il prossimo futuro, un progetto di risanamento morale e di recupero della fiducia dei cittadini nella politica. Per farlo, riteniamo sia necessario costruire una nuova alleanza con le migliori forze democratiche e progressiste locali, in un progetto che richiami i valori fondanti della cultura del centrosinistra, questa volta senza alcuna ambiguità.