«Esame di Maturità. Tre parole, tante riflessioni»
Via oggi con lo scritto di italiano. Poi la seconda e terza prova e gli orali
Molfetta - mercoledì 21 giugno 2017
Molte sono le speranze e le paure dei ragazzi che si accingono ad affrontare l'esame di Stato.
«Emozioni? È un macello la mia testa adesso! In parte sento ansia e preoccupazione, timore anche per un eventuale "blocco" e non vedo l'ora che finiscano per liberarmi dalle preoccupazioni. Dall'altra, invece, voglio che durino tanto perché sono gli ultimi momenti del Liceo, le ultime esperienze da liceale.
Nonostante tutta la disperazione, la cosa più bella è quando ci si ritrova e le emozioni negative si trasformano in risate perché se si attacca col dire che non si sa nulla delle cose scritte sui libri, tutti dicono la stessa cosa: ci si sente meno soli! Alla fine cerchiamo di tenerci tranquilli, anche se tranquilli è un parolone!».
Altri pareri riguardano soprattutto il post esame, come spiega questa ragazza: «Difficile spiegare le emozioni di questi momenti. Non ho ancora metabolizzato e compreso che tra poco finirà tutto. Le risate con i compagni di classe, i pianti per un brutto voto, la voglia di stare insieme durante una visita d'istruzione. Si prova ansia ma allo stesso tempo anche pura adrenalina. Ora si ha soltanto la voglia di dare il massimo e di dimostrare di cosa siamo capaci, non per altro si chiama maturità! Di paura ce n'è... si potrebbe dimenticare qualcosa, ci si può far prendere dal momento e andare in panico, ma sinceramente mi faccio forza con un mantra "Sei vicina all'arrivo, devi lasciare un buon ricordo di te". La paura non viene solamente dagli esami di Stato, ma viene soprattutto dal post esami. Dopo che saremo tutti accalcati davanti alla bacheca della scuola e dopo aver visto il voto non resta che chiederci: "E ora?". Le certezze sono finite. Comincia un nuovo percorso che ciascuno di noi deve costruirsi da solo. Deve scegliere lui il sentiero e deve costruire, mattone dopo mattone, la propria via. Esame di maturità. Tre parole, tante riflessioni. Dopotutto gli esami durano pochi giorni, invece la vita, quella vera, parte da lì e non si sanno i traguardi, i risultati. Non si saprà se stai andando bene o meno, non ci saranno più professori che ti mettono un brutto voto se stai sbagliando. Se si sta sbagliando, bisogna capirlo da soli».
Questa mattina si svolgerà la prima prova scritta con il tema di italiano. Domani, invece, la seconda che cambia a seconda dell'indirizzo di studio, quindi la terza prova. Poi sarà tempo di prove orali.
Sono circa un migliaio i maturandi a Molfetta, in prevalenza impegnati nelle scuole tecniche e professionali.
«Emozioni? È un macello la mia testa adesso! In parte sento ansia e preoccupazione, timore anche per un eventuale "blocco" e non vedo l'ora che finiscano per liberarmi dalle preoccupazioni. Dall'altra, invece, voglio che durino tanto perché sono gli ultimi momenti del Liceo, le ultime esperienze da liceale.
Nonostante tutta la disperazione, la cosa più bella è quando ci si ritrova e le emozioni negative si trasformano in risate perché se si attacca col dire che non si sa nulla delle cose scritte sui libri, tutti dicono la stessa cosa: ci si sente meno soli! Alla fine cerchiamo di tenerci tranquilli, anche se tranquilli è un parolone!».
Altri pareri riguardano soprattutto il post esame, come spiega questa ragazza: «Difficile spiegare le emozioni di questi momenti. Non ho ancora metabolizzato e compreso che tra poco finirà tutto. Le risate con i compagni di classe, i pianti per un brutto voto, la voglia di stare insieme durante una visita d'istruzione. Si prova ansia ma allo stesso tempo anche pura adrenalina. Ora si ha soltanto la voglia di dare il massimo e di dimostrare di cosa siamo capaci, non per altro si chiama maturità! Di paura ce n'è... si potrebbe dimenticare qualcosa, ci si può far prendere dal momento e andare in panico, ma sinceramente mi faccio forza con un mantra "Sei vicina all'arrivo, devi lasciare un buon ricordo di te". La paura non viene solamente dagli esami di Stato, ma viene soprattutto dal post esami. Dopo che saremo tutti accalcati davanti alla bacheca della scuola e dopo aver visto il voto non resta che chiederci: "E ora?". Le certezze sono finite. Comincia un nuovo percorso che ciascuno di noi deve costruirsi da solo. Deve scegliere lui il sentiero e deve costruire, mattone dopo mattone, la propria via. Esame di maturità. Tre parole, tante riflessioni. Dopotutto gli esami durano pochi giorni, invece la vita, quella vera, parte da lì e non si sanno i traguardi, i risultati. Non si saprà se stai andando bene o meno, non ci saranno più professori che ti mettono un brutto voto se stai sbagliando. Se si sta sbagliando, bisogna capirlo da soli».
Questa mattina si svolgerà la prima prova scritta con il tema di italiano. Domani, invece, la seconda che cambia a seconda dell'indirizzo di studio, quindi la terza prova. Poi sarà tempo di prove orali.
Sono circa un migliaio i maturandi a Molfetta, in prevalenza impegnati nelle scuole tecniche e professionali.