Politica
Erika Cormio e il suo PD: intervista esclusiva al neo segretario
Intervista a tuttotondo alla nuova segretaria del Partito Democratico di Molfetta
Molfetta - venerdì 3 novembre 2017
Erika Cormio è da alcuni giorni la nuova segretaria, anzi, il nuovo segretario come ci tiene lei stessa a definirsi, ed in questa intervista esclusiva racconta a tuttotondo la sua idea di segreteria, di partito e di PD nonché dei futuri importanti appuntamenti elettorali che attendono il Partito Democratico di Molfetta.
E' innegabile che la sua elezione è stata frutto di un incrocio di due diverse visioni del partito.
Più che di due visioni, la mia elezione è stata frutto del comune sentire di tutti, una figura di sintesi nella quale tutti hanno trovato un nome in grado di rappresentarli e unirli fortemente connotata nei valori del partito democratico.
Non mi spaventa la questione che ci siano due anime diverse insite nel partito, in realtà per me sono tante anime che rappresentano letture diverse e portatrici di istanze da rappresentare.
L'ho detto infatti in maniera chiara al momento del mio insediamento, credo che le diversità siano il valore aggiunto del partito democratico di cui fare sintesi. E per farlo serve la collaborazione di tutti, serve la vera politica. Per me non esiste l'io, ma il noi.
La nuova segretaria eredita comunque una situazione difficile, con le dimissioni di un segretario e la fine di un periodo di commissariamento.
Eredito un periodo difficile, si, e si sa bene che le fasi di commissariamento, ovunque, sono sempre particolari. Ringrazio infatti il commissario che ci ha egregiamente accompagnato in un percorso non facile ma noi abbiamo già "voltato pagina".
Qual è il PD di Erika Cormio?
L'ho detto nelle prime riunioni: io vorrei un partito inclusivo che sia presente sul territorio e sia capace di ascoltare e farsi testimone delle istanze della città. Un partito… democratico e dedito all'attivismo, un partito "operaio", del terzo millennio!
Mi rivolgo anche a chi si è allontanato dal PD di Molfetta in questi anni e ci continua a guardare con attenzione ed interesse. Chiunque si è allontanato, per quel che mi riguarda, troverà le porte aperte.
Il futuro prossimo vede l'appuntamento con le politiche, mentre quello più lontano la tenuta dell'Amministrazione. Come si collocherà il PD di Molfetta in queste sfide?
Il protagonismo del Pd troverà le giuste espressioni di rappresentanza sul territorio di Molfetta e sa che ha davanti un appuntamento politico importante.
Noi ci metteremo al servizio del progetto politico che verrà proposto agli italiani alle future elezioni politiche, con la stessa leadership che il PD ha dimostrato alle scorse elezioni amministrative. Confermato resta, ovviamente, il sostegno all'amministrazione Minervini di cui restiamo il partito perno.
Il PD sta davvero diventando la nuova DC?
A quelli che dicono che il PD stia diventando la nuova DC, invito a fare un percorso con noi. Per ciò che eredito personalmente, ovvero la storia politica di mio nonno (Sandrino Fiore ndr), posso affermare che il PD riviene da una storia politica di sinistra. La cultura di una sinistra che si è evoluta nel tempo, sino ad arrivare allo straordinario progetto di unione e fusione di più culture politiche, da cui è nato il PD. Il PD è e resta una forza politica di centrosinistra.
La sua è stata una scelta comunque frutto di un percorso politico che l'ha vista partecipe in diverse competizioni elettorali. La sua segreteria è il punto di arrivo di questo percorso?
Io non ho mai programmato il mio percorso politico, perché il mio percorso è frutto della passione per la politica. Penso sia un privilegio essere il segretario del proprio partito ed oggi essere stata riconosciuta come guida è per me un grande onore.
In un periodo in cui si discute molto di donne e giovani, Erika Cormio racchiude in se entrambe le caratteristiche.
Vivo il mio essere donna e giovane, ma non esaspero tutto questo. Non amo la declinazione al femminile della parola segretario.
Credo di essere la prova che il PD si stia impegnando nel costruire una nuova classe dirigente e politica. E in questo siamo in splendida solitudine! Questo è il nostro più autentico valore e con una giovanile di cui vado particolarmente fiera.
Da dove deve ricominciare la politica a Molfetta?
Dobbiamo impegnarci, in questo momento, per cercare di restituire a Molfetta il valore che una grande città come la nostra merita, sotto il profilo civico, economico e culturale. Dobbiamo farci portavoce e interpreti delle fasce più deboli e dei loro bisogni e supportare le realtà imprenditoriali, produttive e commerciali che hanno bisogno di essere ascoltate e a cui offrire risposte di buon governo.
Ritengo tocchi a noi e a questa amministrazione disegnare la Molfetta dei prossimi anni con un primo cittadino, Tommaso Minervini, in grado di saperlo fare con concretezza e caparbietà.
Che messaggio daresti ai tesserati nonchè ai simpatizzanti dem di Molfetta?
Ai tesserati del PD rendo il mio sincero ringraziamento, perché nel momento in cui ti viene riconosciuta questa fiducia, si assume l'impegno di non tradire il loro supporto. Lancio invece un messaggio anche a tutti gli altri che vedono nel PD l'unica luce nel centrosinistra: vi chiedo di avvicinarsi a noi, di camminare assieme a noi. Siamo pronti a lavorare seriamente per il bene della città, com'è giusto che un partito come il PD faccia, senza escludere nessuno, con l'unico auspicio di ritornare a poter dire che nella politica si può credere.
E' innegabile che la sua elezione è stata frutto di un incrocio di due diverse visioni del partito.
Più che di due visioni, la mia elezione è stata frutto del comune sentire di tutti, una figura di sintesi nella quale tutti hanno trovato un nome in grado di rappresentarli e unirli fortemente connotata nei valori del partito democratico.
Non mi spaventa la questione che ci siano due anime diverse insite nel partito, in realtà per me sono tante anime che rappresentano letture diverse e portatrici di istanze da rappresentare.
L'ho detto infatti in maniera chiara al momento del mio insediamento, credo che le diversità siano il valore aggiunto del partito democratico di cui fare sintesi. E per farlo serve la collaborazione di tutti, serve la vera politica. Per me non esiste l'io, ma il noi.
La nuova segretaria eredita comunque una situazione difficile, con le dimissioni di un segretario e la fine di un periodo di commissariamento.
Eredito un periodo difficile, si, e si sa bene che le fasi di commissariamento, ovunque, sono sempre particolari. Ringrazio infatti il commissario che ci ha egregiamente accompagnato in un percorso non facile ma noi abbiamo già "voltato pagina".
Qual è il PD di Erika Cormio?
L'ho detto nelle prime riunioni: io vorrei un partito inclusivo che sia presente sul territorio e sia capace di ascoltare e farsi testimone delle istanze della città. Un partito… democratico e dedito all'attivismo, un partito "operaio", del terzo millennio!
Mi rivolgo anche a chi si è allontanato dal PD di Molfetta in questi anni e ci continua a guardare con attenzione ed interesse. Chiunque si è allontanato, per quel che mi riguarda, troverà le porte aperte.
Il futuro prossimo vede l'appuntamento con le politiche, mentre quello più lontano la tenuta dell'Amministrazione. Come si collocherà il PD di Molfetta in queste sfide?
Il protagonismo del Pd troverà le giuste espressioni di rappresentanza sul territorio di Molfetta e sa che ha davanti un appuntamento politico importante.
Noi ci metteremo al servizio del progetto politico che verrà proposto agli italiani alle future elezioni politiche, con la stessa leadership che il PD ha dimostrato alle scorse elezioni amministrative. Confermato resta, ovviamente, il sostegno all'amministrazione Minervini di cui restiamo il partito perno.
Il PD sta davvero diventando la nuova DC?
A quelli che dicono che il PD stia diventando la nuova DC, invito a fare un percorso con noi. Per ciò che eredito personalmente, ovvero la storia politica di mio nonno (Sandrino Fiore ndr), posso affermare che il PD riviene da una storia politica di sinistra. La cultura di una sinistra che si è evoluta nel tempo, sino ad arrivare allo straordinario progetto di unione e fusione di più culture politiche, da cui è nato il PD. Il PD è e resta una forza politica di centrosinistra.
La sua è stata una scelta comunque frutto di un percorso politico che l'ha vista partecipe in diverse competizioni elettorali. La sua segreteria è il punto di arrivo di questo percorso?
Io non ho mai programmato il mio percorso politico, perché il mio percorso è frutto della passione per la politica. Penso sia un privilegio essere il segretario del proprio partito ed oggi essere stata riconosciuta come guida è per me un grande onore.
In un periodo in cui si discute molto di donne e giovani, Erika Cormio racchiude in se entrambe le caratteristiche.
Vivo il mio essere donna e giovane, ma non esaspero tutto questo. Non amo la declinazione al femminile della parola segretario.
Credo di essere la prova che il PD si stia impegnando nel costruire una nuova classe dirigente e politica. E in questo siamo in splendida solitudine! Questo è il nostro più autentico valore e con una giovanile di cui vado particolarmente fiera.
Da dove deve ricominciare la politica a Molfetta?
Dobbiamo impegnarci, in questo momento, per cercare di restituire a Molfetta il valore che una grande città come la nostra merita, sotto il profilo civico, economico e culturale. Dobbiamo farci portavoce e interpreti delle fasce più deboli e dei loro bisogni e supportare le realtà imprenditoriali, produttive e commerciali che hanno bisogno di essere ascoltate e a cui offrire risposte di buon governo.
Ritengo tocchi a noi e a questa amministrazione disegnare la Molfetta dei prossimi anni con un primo cittadino, Tommaso Minervini, in grado di saperlo fare con concretezza e caparbietà.
Che messaggio daresti ai tesserati nonchè ai simpatizzanti dem di Molfetta?
Ai tesserati del PD rendo il mio sincero ringraziamento, perché nel momento in cui ti viene riconosciuta questa fiducia, si assume l'impegno di non tradire il loro supporto. Lancio invece un messaggio anche a tutti gli altri che vedono nel PD l'unica luce nel centrosinistra: vi chiedo di avvicinarsi a noi, di camminare assieme a noi. Siamo pronti a lavorare seriamente per il bene della città, com'è giusto che un partito come il PD faccia, senza escludere nessuno, con l'unico auspicio di ritornare a poter dire che nella politica si può credere.