
Era stata curata a Molfetta: tartaruga trovata morta, uccisa a martellate
L'esemplare di Caretta Caretta rinvenuto sulla spiaggia a Mola di Bari
Molfetta - mercoledì 19 marzo 2025
Da anni Centro Recupero Tartarughe Marine WWF di Molfetta accoglie, cura e restituisce al mare ogni anno centinaia di esemplari di tartaruga marina, grazie soprattutto alla rete di collaborazione creata da Pasquale Salvemini, responsabile del CRTM, con i pescatori locali.
Tuttavia, non tutti condividono questa sensibilità. C'è ancora chi considera questi rettili come concorrenti nella pesca, arrivando a compiere gesti crudeli. Il 4 marzo, una Caretta caretta è stata trovata senza vita sulla spiaggia di Mola di Bari, con una evidente frattura al cranio. I sospetti iniziali hanno trovato conferma nell'autopsia eseguita presso l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Puglia e della Basilicata, come denunciato il 12 marzo dallo stesso Salvemini sui social: «Questa tartaruga purtroppo è morta perché colpita alla testa con un grosso martello. Un colpo secco che le ha provocato una grave emorragia cerebrale.»
L'esemplare, identificato grazie alla targhetta applicata sulla pinna anteriore sinistra, era stato curato presso il Centro di Molfetta due anni fa e rilasciato in mare durante l'evento di Capodanno 2024.
Le autorità hanno avviato un'indagine per risalire al responsabile, anche se, in casi come questo, l'identificazione degli autori risulta spesso molto difficile.
Tuttavia, non tutti condividono questa sensibilità. C'è ancora chi considera questi rettili come concorrenti nella pesca, arrivando a compiere gesti crudeli. Il 4 marzo, una Caretta caretta è stata trovata senza vita sulla spiaggia di Mola di Bari, con una evidente frattura al cranio. I sospetti iniziali hanno trovato conferma nell'autopsia eseguita presso l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Puglia e della Basilicata, come denunciato il 12 marzo dallo stesso Salvemini sui social: «Questa tartaruga purtroppo è morta perché colpita alla testa con un grosso martello. Un colpo secco che le ha provocato una grave emorragia cerebrale.»
L'esemplare, identificato grazie alla targhetta applicata sulla pinna anteriore sinistra, era stato curato presso il Centro di Molfetta due anni fa e rilasciato in mare durante l'evento di Capodanno 2024.
Le autorità hanno avviato un'indagine per risalire al responsabile, anche se, in casi come questo, l'identificazione degli autori risulta spesso molto difficile.