Territorio e Ambiente
Emergenza alluvione a Bologna, il Nucleo Soccorso Acquatico Misericordie Puglia rientra a Molfetta
I sommozzatori hanno contribuito a liberare le strade cittadine da acqua e fango
Molfetta - giovedì 24 ottobre 2024
Hanno fatto rientro a Molfetta ieri sera, i componenti del Nucleo Sommozzatori Soccorso Acquatico Misericordie Puglia, partiti domenica scorsa alla volta di Bologna, colpita sabato notte da una violentissima alluvione assieme ad altri comuni del circondario, su tutti Pianoro, dove un ragazzo di appena 20 anni è stato travolto e ucciso da un torrente di fango mentre era in auto. La pioggia torrenziale ha causato esondazioni di fiumi e corsi d'acqua, frane e smottamenti. Il fango ha invaso in pochissimo tempo piazze e strade, paralizzando e gettando nel panico la popolazione locale.
Tra le tante associazioni di Protezione Civile intervenute, anche il Nucleo Soccorso Acquatico Misericordie Puglia, attivo sul territorio regionale e nazionale e nato in seno alla Misericordia Molfetta, che ne ospita la sede operativa. Il team molfettese, altamente specializzato in operazioni di soccorso acquatico, ha portato il suo contributo essenziale nelle operazioni di assistenza alle popolazioni colpite, operando in condizioni estreme per il recupero di beni e nella messa in sicurezza delle zone inondate.
«Appena arrivati, attraverso l'uso di idrovore - spiega il Presidente Riccardo Cifarelli - ci siamo dedicati allo svuotamento di garage, cantine e piani interrati di vari edifici. Nella notte tra martedì e ieri, mercoledì 23 ottobre, abbiamo invece contribuito alla messa in sicurezza di un sottopasso, snodo viario di diverse strade cittadine. Dopo oltre tre giorni di impegno continuo, possiamo tornare a casa soddisfatti del nostro lavoro a supporto del territorio bolognese».
Quando è arrivata la richiesta di soccorso dall'Emilia Romagna, il Nucleo Sommozzatori Soccorso Acquatico Misericordie Puglia era appena rientrato dai Laghi di Sibari, in Calabria, dove si è occupato di recuperare dal fondale un veliero di 13 metri, affondato a seguito di un incidente.
«Chiamati dalla Lega Navale dei Laghi di Sibari al recupero di un veliero di circa 17 tonnellate, appesantito dall'incameramento di notevoli quantità di acqua - spiega il Presidente Cifarelli - siamo arrivati sul posto lo scorso giovedì 17 ottobre. Per 12 ore di fila abbiamo provveduto a raddrizzare il natante, per poi riportarlo in superficie. Con idrovore ed elettropompe, alcune rimaste attive per tutta la notte, lo abbiamo svuotato e finalmente a tarda serata il veliero era in sicurezza. Per l'operazione sono servite anche bombole, compressori da terra, attrezzature tecniche subacquee e palloni di sollevamento. L'indomani mattina, assieme al personale del cantiere navale presente in zona, abbiamo contribuito al rimessaggio del veliero, sottoposto successivamente alla riparazione. Abbiamo fatto appena in tempo a rientrare a Molfetta, che ci è arrivata la richiesta di aiuto da Bologna. Così, a qualche ora dal rientro, siamo partiti di nuovo, armati come sempre di coraggio e determinazione».
La prontezza d'azione e l'efficacia operativa del Nucleo Sommozzatori Soccorso Acquatico Misericordie Puglia rappresentano un esempio del valore del volontariato e dell'impegno delle Misericordie nella gestione delle emergenze, confermando l'importanza di strutture come quella di Molfetta in contesti di crisi.
Tra le tante associazioni di Protezione Civile intervenute, anche il Nucleo Soccorso Acquatico Misericordie Puglia, attivo sul territorio regionale e nazionale e nato in seno alla Misericordia Molfetta, che ne ospita la sede operativa. Il team molfettese, altamente specializzato in operazioni di soccorso acquatico, ha portato il suo contributo essenziale nelle operazioni di assistenza alle popolazioni colpite, operando in condizioni estreme per il recupero di beni e nella messa in sicurezza delle zone inondate.
«Appena arrivati, attraverso l'uso di idrovore - spiega il Presidente Riccardo Cifarelli - ci siamo dedicati allo svuotamento di garage, cantine e piani interrati di vari edifici. Nella notte tra martedì e ieri, mercoledì 23 ottobre, abbiamo invece contribuito alla messa in sicurezza di un sottopasso, snodo viario di diverse strade cittadine. Dopo oltre tre giorni di impegno continuo, possiamo tornare a casa soddisfatti del nostro lavoro a supporto del territorio bolognese».
Quando è arrivata la richiesta di soccorso dall'Emilia Romagna, il Nucleo Sommozzatori Soccorso Acquatico Misericordie Puglia era appena rientrato dai Laghi di Sibari, in Calabria, dove si è occupato di recuperare dal fondale un veliero di 13 metri, affondato a seguito di un incidente.
«Chiamati dalla Lega Navale dei Laghi di Sibari al recupero di un veliero di circa 17 tonnellate, appesantito dall'incameramento di notevoli quantità di acqua - spiega il Presidente Cifarelli - siamo arrivati sul posto lo scorso giovedì 17 ottobre. Per 12 ore di fila abbiamo provveduto a raddrizzare il natante, per poi riportarlo in superficie. Con idrovore ed elettropompe, alcune rimaste attive per tutta la notte, lo abbiamo svuotato e finalmente a tarda serata il veliero era in sicurezza. Per l'operazione sono servite anche bombole, compressori da terra, attrezzature tecniche subacquee e palloni di sollevamento. L'indomani mattina, assieme al personale del cantiere navale presente in zona, abbiamo contribuito al rimessaggio del veliero, sottoposto successivamente alla riparazione. Abbiamo fatto appena in tempo a rientrare a Molfetta, che ci è arrivata la richiesta di aiuto da Bologna. Così, a qualche ora dal rientro, siamo partiti di nuovo, armati come sempre di coraggio e determinazione».
La prontezza d'azione e l'efficacia operativa del Nucleo Sommozzatori Soccorso Acquatico Misericordie Puglia rappresentano un esempio del valore del volontariato e dell'impegno delle Misericordie nella gestione delle emergenze, confermando l'importanza di strutture come quella di Molfetta in contesti di crisi.