Emergenza abitativa, più richieste ma niente case popolari
Problema diffuso in città: Rifondazione fa interpellanza in Consiglio comunale.
Molfetta - lunedì 14 marzo 2016
Situazione sempre più critica quella degli alloggi da destinare a soggetti e nuclei fragili. Una vera e propria emergenza abitativa a cui il Comune di Molfetta sta cercando di trovare una soluzione attraverso la richiesta di immobili a privati, immobili da dare in comodato d'uso gratuito con il contratto siglato dallo stesso Ente, a garanzia.
"Purtroppo negli ultimi anni una parte cospicua del patrimonio immobiliare comunale è stato venduto sulla base di leggi nazionali che hanno puntato a fare cassa con la vendita del patrimonio pubblico. Gli incassi di quelle vendite dovevano essere reimpiegati per fare manutenzione del patrimonio edilizio pubblico a scopo residenziale e per costruire nuove abitazioni di edilizia sovvenzionata, con nuove graduatorie aggiornate e con verifica dei requisiti, per dare una risposta ai cittadini che hanno diritto a un'abitazione a costi accessibili", spiega Rifondazione Comunista. "E' per questo che chiediamo all'Amministrazione comunale - tramite interrogazione consiliare - come intenda investire le risorse a disposizione ricavate dalla vendita degli immobili comunali decisi dalla precedente amministrazione".
Nello specifico, sono tre le interrogazioni avanzate dal partito nella massima assise cittadina per mezzo di Gianni Porta.
La prima riguarda lo stato di attuazione del programma articolato nel dicembre 2013, che prevedeva, tra le altre, la costruzione di dodici nuovi alloggi destinati a casa parcheggio nel comparto 16 e gli interventi di recupero e manutenzione di quattordici immobili nel Centro Storico, attualmente già utilizzati da nuclei famigliari aventi bisogno. Invece, la seconda punta l'attenzione su Piazza delle Erbe: in estate, una famiglia aveva occupato i vani al piano terra in uso al Comitato di quartiere. Infine, secondo il partito, va percorsa anche la strada di eventuali acquisizioni di appartamenti costruiti per programmi speciali di edilizia, come il comparto Meral sulla via per Giovinazzo.
In tutto questo panorama un dato resta certo: la situazione abitativa è tesa e la recente espansione urbanistica non ha quasi per nulla rappresentato la risoluzione del problema. Non a caso negli ultimi anni è in grande aumento il numero di domande presentate per la richiesta di contributo per l'integrazione del canone di locazione e dalle domande presentate dai cittadini per la richiesta di case-parcheggio comunali, a fronte dell'assenza da parte del Comune sia di case popolari che di case parcheggio.
"Purtroppo negli ultimi anni una parte cospicua del patrimonio immobiliare comunale è stato venduto sulla base di leggi nazionali che hanno puntato a fare cassa con la vendita del patrimonio pubblico. Gli incassi di quelle vendite dovevano essere reimpiegati per fare manutenzione del patrimonio edilizio pubblico a scopo residenziale e per costruire nuove abitazioni di edilizia sovvenzionata, con nuove graduatorie aggiornate e con verifica dei requisiti, per dare una risposta ai cittadini che hanno diritto a un'abitazione a costi accessibili", spiega Rifondazione Comunista. "E' per questo che chiediamo all'Amministrazione comunale - tramite interrogazione consiliare - come intenda investire le risorse a disposizione ricavate dalla vendita degli immobili comunali decisi dalla precedente amministrazione".
Nello specifico, sono tre le interrogazioni avanzate dal partito nella massima assise cittadina per mezzo di Gianni Porta.
La prima riguarda lo stato di attuazione del programma articolato nel dicembre 2013, che prevedeva, tra le altre, la costruzione di dodici nuovi alloggi destinati a casa parcheggio nel comparto 16 e gli interventi di recupero e manutenzione di quattordici immobili nel Centro Storico, attualmente già utilizzati da nuclei famigliari aventi bisogno. Invece, la seconda punta l'attenzione su Piazza delle Erbe: in estate, una famiglia aveva occupato i vani al piano terra in uso al Comitato di quartiere. Infine, secondo il partito, va percorsa anche la strada di eventuali acquisizioni di appartamenti costruiti per programmi speciali di edilizia, come il comparto Meral sulla via per Giovinazzo.
In tutto questo panorama un dato resta certo: la situazione abitativa è tesa e la recente espansione urbanistica non ha quasi per nulla rappresentato la risoluzione del problema. Non a caso negli ultimi anni è in grande aumento il numero di domande presentate per la richiesta di contributo per l'integrazione del canone di locazione e dalle domande presentate dai cittadini per la richiesta di case-parcheggio comunali, a fronte dell'assenza da parte del Comune sia di case popolari che di case parcheggio.