Politica
Elezioni regionali, Nico Bavaro a Molfetta: «Cittadini chiamati a una scelta responsabile»
Le parole del candidato per la lista Puglia Solidale e Verde
Molfetta - sabato 25 luglio 2020
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Nel tardo pomeriggio di ieri, giovedì 23 luglio, Nico Bavaro, candidato al consiglio regionale pugliese per la lista "Puglia Solidale e Verde", e la professoressa Angela Barbanente, già assessore al Territorio della Regione Puglia nella giunta Vendola, hanno incontrato i cittadini di Molfetta in un momento di dialogo e riflessione in vista delle Elezioni regionali: l'evento è andato in scena presso la nuova Piazza Principe di Napoli ed è stato moderato da Silvia Rana, consigliera comunale di Molfetta.
Nico Bavaro, segretario regionale di Sinistra Italiana, ha studiato a Bologna dove si è laureato con una tesi in Semiotica, presso la facoltà di Scienze della comunicazione. È anche giornalista ed esperto di comunicazione pubblica, politica e sociale. Ieri ha così esordito nel suo discorso in piazza: «Se apriamo l'album dei ricordi della storia politica pugliese, possiamo notare quanto le cose siano cambiate negli ultimi anni. Dopo il 2004 c'è stata un'amministrazione di politici che avevano in testa un'idea chiara secondo la quale in Puglia era necessario riportare un sistema in cui l'interesse pubblico venisse prima di quello privato. Non a caso, oggi abbiamo un sistema che quantomeno consente di beneficiare di cure grazie alla sanità pubblica».
«Questo è il momento più importante - ha aggiunto Bavaro - cioè quello del voto e della scelta. Se prima della nostra scelta non abbiamo in mente una mappatura della situazione attuale e di quella passata, non possiamo esprimere una preferenza che sia in grado di portare benefici alla nostra terra, una terra che dobbiamo comunque vivere in prima persona se vogliamo che possa cambiare in positivo. Serve operare una scelta sulla base del confronto. Prima del 2004 in Puglia non vi erano assessorati alla cultura e alle politiche giovanili, ora questi strumenti ci vengono invidiati in tutta Italia. La nostra Puglia, proprio in virtù di questo percorso di valorizzazione, ha portato i suoi migliori giovani a una ribalta nazionale e internazionale nel mondo dello spettacolo, dalla musica al cinema, passando per il teatro. Basti pensare al tarantino Diodato che ha vinto l'ultimo Festival di Sanremo o ai recenti riconoscimenti cinematografici assegnati a registi proprio di Molfetta».
«La Regione - ha proseguito - ha investito con lungimiranza e interesse nei confronti della cultura, andando contro quei Governi nazionali che ci dicevano che con la cultura non si mangia. Fino al 2004 avevamo intere città in cui le politiche urbanistiche erano gestite in maniera poco trasparente. Per eliminare questa situazione sono state costruite norme e regole in grado di dare chiarezza ed efficienza a tutta la gestione del nostro territorio. Basti pensare che in Puglia esiste un monitoraggio costante sulle acque per comprendere laddove sia possibile costruire e dove no, per evitare situazioni spiacevoli che spesso accadono nel nostro Paese in conseguenza di disastri idrogeologici».
«Questa non deve essere una campagna elettorale rivolta al passato, perché a noi interessano soltanto il presente e il futuro. Dal passato dobbiamo solo trarre l'esperienza che ci serve per fare le scelte migliori. A noi, a "Puglia Solidale e Verde", interessa ripartire da quello che è stato, correggendo quello che è stato fatto di sbagliato. Il lavoro fatto in questi anni, anche se di critica rispetto al Governo Regionale che volge al termine, è servito a noi per sapere di cosa i cittadini abbiano davvero bisogno». Tra i diversi temi trattati nel corso della serata ci sono stati la difesa della sanità pubblica e del presidio ospedaliero, l'attenzione alle periferie, la tutela dei settori di pesca e agricoltura, i diritti dei lavoratori della zona ASI e l'importanza di fondare sulla cultura la politica regionale e comunale.
Nico Bavaro, segretario regionale di Sinistra Italiana, ha studiato a Bologna dove si è laureato con una tesi in Semiotica, presso la facoltà di Scienze della comunicazione. È anche giornalista ed esperto di comunicazione pubblica, politica e sociale. Ieri ha così esordito nel suo discorso in piazza: «Se apriamo l'album dei ricordi della storia politica pugliese, possiamo notare quanto le cose siano cambiate negli ultimi anni. Dopo il 2004 c'è stata un'amministrazione di politici che avevano in testa un'idea chiara secondo la quale in Puglia era necessario riportare un sistema in cui l'interesse pubblico venisse prima di quello privato. Non a caso, oggi abbiamo un sistema che quantomeno consente di beneficiare di cure grazie alla sanità pubblica».
«Questo è il momento più importante - ha aggiunto Bavaro - cioè quello del voto e della scelta. Se prima della nostra scelta non abbiamo in mente una mappatura della situazione attuale e di quella passata, non possiamo esprimere una preferenza che sia in grado di portare benefici alla nostra terra, una terra che dobbiamo comunque vivere in prima persona se vogliamo che possa cambiare in positivo. Serve operare una scelta sulla base del confronto. Prima del 2004 in Puglia non vi erano assessorati alla cultura e alle politiche giovanili, ora questi strumenti ci vengono invidiati in tutta Italia. La nostra Puglia, proprio in virtù di questo percorso di valorizzazione, ha portato i suoi migliori giovani a una ribalta nazionale e internazionale nel mondo dello spettacolo, dalla musica al cinema, passando per il teatro. Basti pensare al tarantino Diodato che ha vinto l'ultimo Festival di Sanremo o ai recenti riconoscimenti cinematografici assegnati a registi proprio di Molfetta».
«La Regione - ha proseguito - ha investito con lungimiranza e interesse nei confronti della cultura, andando contro quei Governi nazionali che ci dicevano che con la cultura non si mangia. Fino al 2004 avevamo intere città in cui le politiche urbanistiche erano gestite in maniera poco trasparente. Per eliminare questa situazione sono state costruite norme e regole in grado di dare chiarezza ed efficienza a tutta la gestione del nostro territorio. Basti pensare che in Puglia esiste un monitoraggio costante sulle acque per comprendere laddove sia possibile costruire e dove no, per evitare situazioni spiacevoli che spesso accadono nel nostro Paese in conseguenza di disastri idrogeologici».
«Questa non deve essere una campagna elettorale rivolta al passato, perché a noi interessano soltanto il presente e il futuro. Dal passato dobbiamo solo trarre l'esperienza che ci serve per fare le scelte migliori. A noi, a "Puglia Solidale e Verde", interessa ripartire da quello che è stato, correggendo quello che è stato fatto di sbagliato. Il lavoro fatto in questi anni, anche se di critica rispetto al Governo Regionale che volge al termine, è servito a noi per sapere di cosa i cittadini abbiano davvero bisogno». Tra i diversi temi trattati nel corso della serata ci sono stati la difesa della sanità pubblica e del presidio ospedaliero, l'attenzione alle periferie, la tutela dei settori di pesca e agricoltura, i diritti dei lavoratori della zona ASI e l'importanza di fondare sulla cultura la politica regionale e comunale.