Politica
Elezioni regionali, Guglielmo Minervini fuori dal PD
L’ex sindaco potrebbe candidarsi in una lista di Nichi Vendola
Molfetta - giovedì 19 marzo 2015
20.00
Al momento non c'è nulla di ufficiale ma parecchi indizi che farebbero pensare che la conferma è solo questione di ore: Guglielmo Minervini non si candiderà con il Partito democratico alle imminenti elezioni regionali.
Le voci circolano da un po' e vorrebbero l'ex sindaco di Molfetta ormai fuori dal partito, sempre più legato alla figura di Michele Emiliano nell'ambito regionale.
Minervini dovrebbe essere accolto da Nichi Vendola che potrebbe dare vita a una lista nella quale confluirebbero i militanti di Sel, l'attuale assessore regionale alle politiche giovanili e Stefano, insomma i grandi sconfitti delle primarie del PD per la corsa a presidente della Regione Puglia proprio ad opera dell'ex magistrato e primo cittadino di Bari.
E ciò si intuirebbe anche da un ultimo, lungo messaggio, lasciato in rete proprio da Minervini che ripercorre gli ultimi dieci anni di sviluppo della Puglia "che viene prima di qualunque vincolo di appartenenza", scrive, aggiungendo che l'unico modo per continuare è difendere e rilanciare l'ultima esperienza di governo regionale ,"perché non basta vincere, bisogna vincere bene, con una prospettiva di governo che dia la garanzia che la strada del cambiamento non sarà abbandonata. Per questa idea di Puglia, che poi è anche un'idea di politica e di centrosinistra, abbiamo il dovere di continuare a impegnarci. Non sono ammissibili né calcoli né prudenze. E, dunque, solo aggregando tutte le energie vitali, che ci hanno creduto, possiamo continuare a fare lievito, perché la Puglia, ancora una volta, continui a essere laboratorio di innovazione", conclude.
Le voci circolano da un po' e vorrebbero l'ex sindaco di Molfetta ormai fuori dal partito, sempre più legato alla figura di Michele Emiliano nell'ambito regionale.
Minervini dovrebbe essere accolto da Nichi Vendola che potrebbe dare vita a una lista nella quale confluirebbero i militanti di Sel, l'attuale assessore regionale alle politiche giovanili e Stefano, insomma i grandi sconfitti delle primarie del PD per la corsa a presidente della Regione Puglia proprio ad opera dell'ex magistrato e primo cittadino di Bari.
E ciò si intuirebbe anche da un ultimo, lungo messaggio, lasciato in rete proprio da Minervini che ripercorre gli ultimi dieci anni di sviluppo della Puglia "che viene prima di qualunque vincolo di appartenenza", scrive, aggiungendo che l'unico modo per continuare è difendere e rilanciare l'ultima esperienza di governo regionale ,"perché non basta vincere, bisogna vincere bene, con una prospettiva di governo che dia la garanzia che la strada del cambiamento non sarà abbandonata. Per questa idea di Puglia, che poi è anche un'idea di politica e di centrosinistra, abbiamo il dovere di continuare a impegnarci. Non sono ammissibili né calcoli né prudenze. E, dunque, solo aggregando tutte le energie vitali, che ci hanno creduto, possiamo continuare a fare lievito, perché la Puglia, ancora una volta, continui a essere laboratorio di innovazione", conclude.