Politica
Elezioni regionali, Felice Spaccavento: «Ora è il tempo di fare il medico»
Il dottore: «Adesso la cosa giusta per me è stare accanto ai malati»
Molfetta - giovedì 12 marzo 2020
14.47
La corsa verso le elezioni regionali finisce in stand by.
In attesa di sapere se ci sarà un rinvio della tornata elettorale, sono i protagonisti della campagna elettorale a fare un passo indietro. Non è il momento adatto vista l'emergenza sanitaria.
Il primo a parlarne è Felice Spaccavento. Non aveva ancora sciolto la riserva sulla candidatura prima dell'emergenza seppure le voci erano insistenti tanto che, secondo molti, a mancare era solo l'ufficialità. Il dottore molfettese, tuttavia, adesso si ferma decidendo di fare esclusivamente il medico.
Lo dice chiaramente in una nota pubblicata su Facebook.
«È una grande responsabilità quella che mi viene chiesta di assumere: essere la voce in Regione di chi ha meno voce, dei più deboli e dei più fragili, innanzitutto, ma anche di chi crede nell'economia circolare, nella difesa della sanità pubblica, nella tutela e valorizzazione dell'ambiente, nella cultura come veicolo di crescita collettiva. Avevo immaginato una grande assemblea pubblica per confrontarmi con chiunque avesse avuto qualcosa da dirmi o da proporre.
Poi gli eventi hanno preso il sopravvento. Ora non è tempo di pensare alle elezioni», chiosa.
«Ora è tempo di stare con tutte le mie energie vicino ai malati per fronteggiare l'emergenza sanitaria in atto. È tempo di fare la cosa giusta, e questa lo è. Presto riallacceremo insieme il filo di questo ragionamento, ci incontreremo, incroceremo i nostri sguardi e inizieremo insieme a costruire il nostro futuro.
E l'unica promessa che mi sento libero di farvi ora è che tutto andrà bene».
In attesa di sapere se ci sarà un rinvio della tornata elettorale, sono i protagonisti della campagna elettorale a fare un passo indietro. Non è il momento adatto vista l'emergenza sanitaria.
Il primo a parlarne è Felice Spaccavento. Non aveva ancora sciolto la riserva sulla candidatura prima dell'emergenza seppure le voci erano insistenti tanto che, secondo molti, a mancare era solo l'ufficialità. Il dottore molfettese, tuttavia, adesso si ferma decidendo di fare esclusivamente il medico.
Lo dice chiaramente in una nota pubblicata su Facebook.
«È una grande responsabilità quella che mi viene chiesta di assumere: essere la voce in Regione di chi ha meno voce, dei più deboli e dei più fragili, innanzitutto, ma anche di chi crede nell'economia circolare, nella difesa della sanità pubblica, nella tutela e valorizzazione dell'ambiente, nella cultura come veicolo di crescita collettiva. Avevo immaginato una grande assemblea pubblica per confrontarmi con chiunque avesse avuto qualcosa da dirmi o da proporre.
Poi gli eventi hanno preso il sopravvento. Ora non è tempo di pensare alle elezioni», chiosa.
«Ora è tempo di stare con tutte le mie energie vicino ai malati per fronteggiare l'emergenza sanitaria in atto. È tempo di fare la cosa giusta, e questa lo è. Presto riallacceremo insieme il filo di questo ragionamento, ci incontreremo, incroceremo i nostri sguardi e inizieremo insieme a costruire il nostro futuro.
E l'unica promessa che mi sento libero di farvi ora è che tutto andrà bene».