Politica
Elezioni comunali 2022: appelli all'unità nel centrosinistra. Ma il PD?
Rifondazione comunista insiste: «Idea sana e forte di città attorno a personalità capace»
Molfetta - giovedì 13 maggio 2021
La corsa alle elezioni comunali 2022 a Molfetta è iniziata da tempo.
Da mesi, infatti, riunioni e incontri si susseguirebbero nelle varie forze per delineare programmi e soprattutto alleanze.
Ad oggi, tuttavia, chi si è più esposto è il centrosinistra locale.
Gli appelli a presentarsi uniti, sostenendo un solo candidato sindaco da presentare all'elettorato, si stanno rincorrendo.
A lanciare il primo, a inizio 2021, Rifondazione comunista. Il partito è tornato prepotentemente sul tema nelle ultime ore: «Ribadiamo con urgenza l'appello pubblico fatto nel gennaio 2021 un'idea sana e forte di città e con alla guida una personalità capace di rappresentare al meglio le idee e la voglia di riscatto della nostra comunità. Non rimane molto altro tempo da perdere».
In particolare, secondo Rifondazione, il problema da risolvere presto sarebbe quello di concludere l'attuale esperienza amministrativa: «La maggioranza Minervini-Tammacco-PD si è occupata esclusivamente di soddisfare gli interessi rappresentati nella maggioranza consigliare senza avere un progetto reale per la città lasciandola alla deriva con l'incubo di ripiombare nei periodi più bui che i molfettesi pensavano fossero ormai alle spalle. Dobbiamo mandare a casa il prima possibile questa amministrazione, perciò serve costruire una coalizione capace di rispondere all'emergenza in città».
Già, il Partito Democratico: che farà il più importante partito di centrosinistra?
Ancora a sostegno di una esperienza come quella attuale con le liste civiche o di nuovo in una coalizione di forte matrice politica come nel 2013?
Le bocche nel PD sono al momento cucite ma ciò non significa che non sarebbero in corso valutazioni.
Sullo sfondo, ma mica tanto, anche il movimento Rinascere.
«Rivolgiamo un accorato appello alla parte sana della città perché dinnanzi a questo scenario non volga lo sguardo dall'altra parte e dimostri uno scatto di reni, sentendo su di sé la responsabilità del futuro di Molfetta e dei suoi figli, impegnandosi direttamente e attivamente per la costruzione di un progetto politico di alto profilo che respinga con forza ogni tentativo di infiltrazione criminale nella città e che abbia nei valori della legalità, della sicurezza per i cittadini e della trasparenza i suoi pilastri fondamentali. Ora è il momento di agire, prima che sia troppo tardi».
Da mesi, infatti, riunioni e incontri si susseguirebbero nelle varie forze per delineare programmi e soprattutto alleanze.
Ad oggi, tuttavia, chi si è più esposto è il centrosinistra locale.
Gli appelli a presentarsi uniti, sostenendo un solo candidato sindaco da presentare all'elettorato, si stanno rincorrendo.
A lanciare il primo, a inizio 2021, Rifondazione comunista. Il partito è tornato prepotentemente sul tema nelle ultime ore: «Ribadiamo con urgenza l'appello pubblico fatto nel gennaio 2021 un'idea sana e forte di città e con alla guida una personalità capace di rappresentare al meglio le idee e la voglia di riscatto della nostra comunità. Non rimane molto altro tempo da perdere».
In particolare, secondo Rifondazione, il problema da risolvere presto sarebbe quello di concludere l'attuale esperienza amministrativa: «La maggioranza Minervini-Tammacco-PD si è occupata esclusivamente di soddisfare gli interessi rappresentati nella maggioranza consigliare senza avere un progetto reale per la città lasciandola alla deriva con l'incubo di ripiombare nei periodi più bui che i molfettesi pensavano fossero ormai alle spalle. Dobbiamo mandare a casa il prima possibile questa amministrazione, perciò serve costruire una coalizione capace di rispondere all'emergenza in città».
Già, il Partito Democratico: che farà il più importante partito di centrosinistra?
Ancora a sostegno di una esperienza come quella attuale con le liste civiche o di nuovo in una coalizione di forte matrice politica come nel 2013?
Le bocche nel PD sono al momento cucite ma ciò non significa che non sarebbero in corso valutazioni.
Sullo sfondo, ma mica tanto, anche il movimento Rinascere.
«Rivolgiamo un accorato appello alla parte sana della città perché dinnanzi a questo scenario non volga lo sguardo dall'altra parte e dimostri uno scatto di reni, sentendo su di sé la responsabilità del futuro di Molfetta e dei suoi figli, impegnandosi direttamente e attivamente per la costruzione di un progetto politico di alto profilo che respinga con forza ogni tentativo di infiltrazione criminale nella città e che abbia nei valori della legalità, della sicurezza per i cittadini e della trasparenza i suoi pilastri fondamentali. Ora è il momento di agire, prima che sia troppo tardi».