Politica
Elezioni amministrative, Rinascere: «Liberare Molfetta, con un programma pensato per i giovani»
Il candidato sindaco del centro sinistra Drago: «Amo questa città e non voglio vederla degradata»
Molfetta - mercoledì 25 maggio 2022
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Il movimento civico "Rinascere" per la presentazione della sua lista ritorna lì dove tutto era iniziato qualche anno fa a Piazza Principe di Napoli.
Obiettivo del movimento ieri come oggi quello di ricostruire il campo del centro sinistra e «quanti credono che il centro sinistra possa essere la forza del cambiamento e oggi possa essere una guida sicura al governo di questa città con Lillino Drago», come ha spiegato il portavoce del movimento, Davide de Candia.
Sono alcuni dei candidati al consiglio comunale di Rinascere (Mimmo Casamassima, Marianna La Grasta, Corrado Minervini, Brigida Mulinelli e Felice Spaccavento) a tracciare le linee guida del programma per dare un volto nuovo alla città e come hanno detto più volte i candidati «a liberare Molfetta, con un programma pensato per i giovani». Vogliono costruire una nuova politica, per far rinascere Molfetta.
No al consumo ulteriore di suolo, ma con un nuovo Pug si può puntare alla rigenerazione e riqualificazione della città. Importante per il movimento la creazione di un piano di servizi, come anche la revisione dei parcheggi pensandoli in periferia e facendo diventare le zone del centro ztl e zone pedonali, insomma si punta al ripopolamento del centro urbano. Collegamento periferia centro città con bus navetta elettrici. Riqualificazione delle periferie.
Punto nodale dello sviluppo della città deve essere il turismo culturale, con la creazione di eventi per tutto l'anno, con la realizzazione di un teatro per le attività invernali ed un'arena per quelle estive.
Importante per gli esponenti di Rinascere la valorizzazione delle coste da levante a ponente.
Parola chiave per tutti i rappresentanti di Rinascere è cambiamento, che deve avvenire in città, da ogni cittadino, cambiamento che deve avvenire anche nella cabina elettorale.
Presente all'incontro Michele Laforgia, presidente dell'associazione "La giusta causa", il quale non ha dubbi nel ritenere che «una democrazia senza partiti, per certi versi è una democrazia senza politica e i risultati li abbiamo visti, nelle città dove nei consigli comunali sedevano i grandi intellettuali e gli esponenti politici che si erano formati durante la guerra e nel dopoguerra, sono stati progressivamente sostituti da una classe di mestieranti, di persone che non hanno fatto politica per passione o per servizio, ma per mestiere. E il mestiere della politica scambia il consenso con il favore».
Dello stesso avviso dell'avvocato Laforgia è il candidato sindaco Lillino Drago anche per lui la politica deve essere passione al servizio di una comunità. Infatti, si pone come il rappresentante di una collettività, scalzando le vecchie logiche clientelari, «per amministrare una città», dice ancora Drago, «ci vogliono competenze, ma anche equità di trattamento nei confronti dei cittadini».
Ha accettato senza esitazioni le sollecitazioni venute dall'Anpi, dichiarandosi antifascista, e da Libera, nel loro manifesto fa rilevare il candidato sindaco del centrosinistra ci sono tre punti fondamentali che fanno parte del loro programma ossia l'attenzione alle persone, l'attenzione alla città, nel senso di porre fine a questa cementificazione selvaggia e questo c'è già nel nostro programma, e di opporsi all'illegalità e alla corruzione con azioni concrete.
Primo simbolo contro l' anticorruzione è stata, per Drago, la scelta della sua persona da parte delle 6 liste che lo sostengono,
E conclude, dobbiamo «fare delle opere che servono alla città, non per prebende. E per fare le opere che servono alla città bisogna stare in mezzo ai cittadini. Amo questa città e non voglio vederla degradata».
Obiettivo del movimento ieri come oggi quello di ricostruire il campo del centro sinistra e «quanti credono che il centro sinistra possa essere la forza del cambiamento e oggi possa essere una guida sicura al governo di questa città con Lillino Drago», come ha spiegato il portavoce del movimento, Davide de Candia.
Sono alcuni dei candidati al consiglio comunale di Rinascere (Mimmo Casamassima, Marianna La Grasta, Corrado Minervini, Brigida Mulinelli e Felice Spaccavento) a tracciare le linee guida del programma per dare un volto nuovo alla città e come hanno detto più volte i candidati «a liberare Molfetta, con un programma pensato per i giovani». Vogliono costruire una nuova politica, per far rinascere Molfetta.
No al consumo ulteriore di suolo, ma con un nuovo Pug si può puntare alla rigenerazione e riqualificazione della città. Importante per il movimento la creazione di un piano di servizi, come anche la revisione dei parcheggi pensandoli in periferia e facendo diventare le zone del centro ztl e zone pedonali, insomma si punta al ripopolamento del centro urbano. Collegamento periferia centro città con bus navetta elettrici. Riqualificazione delle periferie.
Punto nodale dello sviluppo della città deve essere il turismo culturale, con la creazione di eventi per tutto l'anno, con la realizzazione di un teatro per le attività invernali ed un'arena per quelle estive.
Importante per gli esponenti di Rinascere la valorizzazione delle coste da levante a ponente.
Parola chiave per tutti i rappresentanti di Rinascere è cambiamento, che deve avvenire in città, da ogni cittadino, cambiamento che deve avvenire anche nella cabina elettorale.
Presente all'incontro Michele Laforgia, presidente dell'associazione "La giusta causa", il quale non ha dubbi nel ritenere che «una democrazia senza partiti, per certi versi è una democrazia senza politica e i risultati li abbiamo visti, nelle città dove nei consigli comunali sedevano i grandi intellettuali e gli esponenti politici che si erano formati durante la guerra e nel dopoguerra, sono stati progressivamente sostituti da una classe di mestieranti, di persone che non hanno fatto politica per passione o per servizio, ma per mestiere. E il mestiere della politica scambia il consenso con il favore».
Dello stesso avviso dell'avvocato Laforgia è il candidato sindaco Lillino Drago anche per lui la politica deve essere passione al servizio di una comunità. Infatti, si pone come il rappresentante di una collettività, scalzando le vecchie logiche clientelari, «per amministrare una città», dice ancora Drago, «ci vogliono competenze, ma anche equità di trattamento nei confronti dei cittadini».
Ha accettato senza esitazioni le sollecitazioni venute dall'Anpi, dichiarandosi antifascista, e da Libera, nel loro manifesto fa rilevare il candidato sindaco del centrosinistra ci sono tre punti fondamentali che fanno parte del loro programma ossia l'attenzione alle persone, l'attenzione alla città, nel senso di porre fine a questa cementificazione selvaggia e questo c'è già nel nostro programma, e di opporsi all'illegalità e alla corruzione con azioni concrete.
Primo simbolo contro l' anticorruzione è stata, per Drago, la scelta della sua persona da parte delle 6 liste che lo sostengono,
E conclude, dobbiamo «fare delle opere che servono alla città, non per prebende. E per fare le opere che servono alla città bisogna stare in mezzo ai cittadini. Amo questa città e non voglio vederla degradata».