Eleonora Forenza: «No ai licenziamenti della coop Estense, il mio sostegno ai lavoratori»
L'europarlamentare dell'Altra Europa con Tsipras/gruppo GUE-NGL, si schiera con i dipendenti coop
Molfetta - martedì 17 marzo 2015
7.10
«Qualche settimana fa il presidente della Coop Estense ha annunciato l'esternalizzazione di alcuni reparti, quali l'allestimento e la pescheria, e il conseguente avvio della procedura di mobilità per i lavoratori occupati. In parole povere un licenziamento collettivo che riguarderà 230 lavoratori dei punti vendita pugliesi e le loro famiglie».
Eleonora Forenza, europarlamentare dell'Altra Europa con Tsipras/gruppo GUE-NGL, si schiera dalla parte dei lavoratori coop a rischio licenziamento.
«Il presidente – dice - si è detto disposto a discuterne con i sindacati che però ha evitato accuratamente di consultare, interrompendo una tradizione di buone relazioni sindacali che un tempo era il segno distintivo di tutto il movimento cooperativo.
La riduzione del fatturato alla base della ristrutturazione aziendale sarebbe stata causata, secondo il presidente, dalla concorrenza sleale, di cui si accorgerebbe evidentemente solo ora, da operatori dediti all'evasione e all'elusione fiscale che fanno largo uso del lavoro nero. Si tratta in realtà, purtroppo, di elementi strutturali delle economie del Sud che c'erano anche quando la grande distribuzione, nel suo periodo d'oro, ha colonizzato le nostre zone industriali e ci sono, anche ora, nel momento della sua crisi, senza che nessun governo abbia mosso un dito, da Berlusconi a Renzi. La verità è un'altra: si vuol far pagare ai lavoratori il costo della crisi senza pensare a strategie di rilancio aziendale.
La nostra regione ha pagato a caro prezzo i ponti d'oro fatti alla grande distribuzione con l'azzeramento del piccolo commercio urbano e la desertificazione dei centri cittadini. I lavoratori pugliesi, e non solo, hanno sottratto tempo alla vita privata scambiando l'estrema flessibilità degli orari in cambio di garanzie occupazionali che oggi la Coop Estense vuole mettere in discussione, magari utilizzando i nuovi contratti introdotti dal governo Renzi che anziché accrescere le tutele dei lavoratori le diminuiscono. Alle lavoratrici e ai lavoratori va tutto il mio sostegno e garantisco loro sin da subito il mio impegno in tutte le sedi, in primis quella europea.
Alle istituzioni locali – conclude - chiedo il massimo impegno per la salvaguardia dei livelli occupazionali e contrattuali. Nessun licenziamento, nessuna esternalizzazione, nessuna riduzione del danno sulla pelle delle lavoratrici e dei lavoratori».
Eleonora Forenza, europarlamentare dell'Altra Europa con Tsipras/gruppo GUE-NGL, si schiera dalla parte dei lavoratori coop a rischio licenziamento.
«Il presidente – dice - si è detto disposto a discuterne con i sindacati che però ha evitato accuratamente di consultare, interrompendo una tradizione di buone relazioni sindacali che un tempo era il segno distintivo di tutto il movimento cooperativo.
La riduzione del fatturato alla base della ristrutturazione aziendale sarebbe stata causata, secondo il presidente, dalla concorrenza sleale, di cui si accorgerebbe evidentemente solo ora, da operatori dediti all'evasione e all'elusione fiscale che fanno largo uso del lavoro nero. Si tratta in realtà, purtroppo, di elementi strutturali delle economie del Sud che c'erano anche quando la grande distribuzione, nel suo periodo d'oro, ha colonizzato le nostre zone industriali e ci sono, anche ora, nel momento della sua crisi, senza che nessun governo abbia mosso un dito, da Berlusconi a Renzi. La verità è un'altra: si vuol far pagare ai lavoratori il costo della crisi senza pensare a strategie di rilancio aziendale.
La nostra regione ha pagato a caro prezzo i ponti d'oro fatti alla grande distribuzione con l'azzeramento del piccolo commercio urbano e la desertificazione dei centri cittadini. I lavoratori pugliesi, e non solo, hanno sottratto tempo alla vita privata scambiando l'estrema flessibilità degli orari in cambio di garanzie occupazionali che oggi la Coop Estense vuole mettere in discussione, magari utilizzando i nuovi contratti introdotti dal governo Renzi che anziché accrescere le tutele dei lavoratori le diminuiscono. Alle lavoratrici e ai lavoratori va tutto il mio sostegno e garantisco loro sin da subito il mio impegno in tutte le sedi, in primis quella europea.
Alle istituzioni locali – conclude - chiedo il massimo impegno per la salvaguardia dei livelli occupazionali e contrattuali. Nessun licenziamento, nessuna esternalizzazione, nessuna riduzione del danno sulla pelle delle lavoratrici e dei lavoratori».