Sociale
Ecclesiadi 2014: stasera festa finale
Si chiude questa sera allo "Stop Over" la decima edizione delle Ecclesiadi.
Molfetta - venerdì 4 luglio 2014
8.31
Cala il sipario sulle ''Ecclesiadi 2014", l'evento che permette a piccoli e grandi di scoprire lo sport e i valori etici che lo stesso racchiude. Un tour itinerante che, giunto alla 10a edizione, ha coinvolto tutti senza alcuna distinzione di abilità. Lo sport promosso dalla decima edizione delle Ecclesiadi 2014 (che si sono svolte dal 27 aprile al 3 Luglio nella diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi) dev'essere un mezzo per affrontare la sfida educativa agendo in conformità dei messaggi del Vangelo.
Proprio da esso proviene la sfida educativa, motivo di fondo che spiega e giustifica l'interesse con cui la Chiesa si rivolge a questo "nuovo" processo dell'evangelizzazione. In questo orizzonte di impegno pastorale, la Pastorale del tempo libero, turismo e sport, ha ritenuto opportuno agire proprio nell'ambito sportivo con sempre maggiore incisività, avvertendo come non ci si possa limitare a considerare lo sport come un semplice esercizio fisico-motorio, un apprendimento rigoroso e meticoloso di tecniche e di regolamenti, la messa in scena di uno spettacolo atletico e professionale. C'è attorno ad esso uno straordinario confluire di interessi e di coinvolgimenti, che lo rendono un evento di grandi proporzioni per ogni atleta, di ogni ceto sociale. Tutto questo e molto altro sono le Ecclesiadi.
Le Ecclesiadi rappresentano un dono per le nostre Chiese e nel contempo un sostegno alle associazioni sportive, che manifestano un'autentica disponibilità a garantire, con slancio creativo e di alto segno etico, la funzione umanizzante dello sport mediante la forza del Vangelo. Secondo alcuni lo sport non costituirebbe una dimensione essenziale né della vita umana, né della vita ecclesiale. Ma non è cosi. Una simile visione risponde a una realtà riduttiva smentita dal processo partecipativo degli atleti alle Ecclesiadi. Lo sport, è senza dubbio un fenomeno tipico del nostro tempo. Lo sport racchiude una passione straordinaria e affascinante. Lo sport appare oggi come fenomeno a presenza diffusa nella società. Nel nostro secolo, con una sensibile accelerazione negli ultimi decenni, esso registra una crescita estensiva e, soprattutto, intensiva: non solo per la massiccia partecipazione quantitativa, ma ancor più per la risonanza sociale e culturale. Occupa tempi e spazi di assoluto primato nei mezzi di comunicazione sociale. Lo sport posto in essere dalle Ecclesiadi 2014 costituisce un evento simbolico variegato. Lo è nella sua realtà articolata: non esiste lo sport, ma esistono gli sport, e più precisamente secondo i diversi profili, contesti, esperienze personali e sociali. In questa decima edizione delle Ecclesiadi tutti hanno vinto. I trofei hanno prettamente un valore simbolico perché a vincere sono stati tutti gli atleti in gara. Hanno vinto vincitori e vinti, ma soprattutto ha vinto lo sport e la sfida educativa che questo comporta.
L'ultimo atto delle Ecclesiadi 2014 andrà in scena stasera allo "Stop Over" tra Molfetta e Giovinazzo per la festa finale. Appuntamento che vedrà la premiazione degli atleti e delle parrocchie vincitrici. Ma come già detto hanno vinto tutti, ha vinto lo sport.
Proprio da esso proviene la sfida educativa, motivo di fondo che spiega e giustifica l'interesse con cui la Chiesa si rivolge a questo "nuovo" processo dell'evangelizzazione. In questo orizzonte di impegno pastorale, la Pastorale del tempo libero, turismo e sport, ha ritenuto opportuno agire proprio nell'ambito sportivo con sempre maggiore incisività, avvertendo come non ci si possa limitare a considerare lo sport come un semplice esercizio fisico-motorio, un apprendimento rigoroso e meticoloso di tecniche e di regolamenti, la messa in scena di uno spettacolo atletico e professionale. C'è attorno ad esso uno straordinario confluire di interessi e di coinvolgimenti, che lo rendono un evento di grandi proporzioni per ogni atleta, di ogni ceto sociale. Tutto questo e molto altro sono le Ecclesiadi.
Le Ecclesiadi rappresentano un dono per le nostre Chiese e nel contempo un sostegno alle associazioni sportive, che manifestano un'autentica disponibilità a garantire, con slancio creativo e di alto segno etico, la funzione umanizzante dello sport mediante la forza del Vangelo. Secondo alcuni lo sport non costituirebbe una dimensione essenziale né della vita umana, né della vita ecclesiale. Ma non è cosi. Una simile visione risponde a una realtà riduttiva smentita dal processo partecipativo degli atleti alle Ecclesiadi. Lo sport, è senza dubbio un fenomeno tipico del nostro tempo. Lo sport racchiude una passione straordinaria e affascinante. Lo sport appare oggi come fenomeno a presenza diffusa nella società. Nel nostro secolo, con una sensibile accelerazione negli ultimi decenni, esso registra una crescita estensiva e, soprattutto, intensiva: non solo per la massiccia partecipazione quantitativa, ma ancor più per la risonanza sociale e culturale. Occupa tempi e spazi di assoluto primato nei mezzi di comunicazione sociale. Lo sport posto in essere dalle Ecclesiadi 2014 costituisce un evento simbolico variegato. Lo è nella sua realtà articolata: non esiste lo sport, ma esistono gli sport, e più precisamente secondo i diversi profili, contesti, esperienze personali e sociali. In questa decima edizione delle Ecclesiadi tutti hanno vinto. I trofei hanno prettamente un valore simbolico perché a vincere sono stati tutti gli atleti in gara. Hanno vinto vincitori e vinti, ma soprattutto ha vinto lo sport e la sfida educativa che questo comporta.
L'ultimo atto delle Ecclesiadi 2014 andrà in scena stasera allo "Stop Over" tra Molfetta e Giovinazzo per la festa finale. Appuntamento che vedrà la premiazione degli atleti e delle parrocchie vincitrici. Ma come già detto hanno vinto tutti, ha vinto lo sport.