E' ufficiale: a Molfetta è allarme alga tossica
Resi noti i dati dell'Arpa Puglia per la prima quindicina di agosto
Molfetta - venerdì 14 agosto 2015
16.37
È ufficiale. L'allarme alga tossica ostreopsis ovata è giunto anche a Molfetta. Sono stati infatti resi noti con qualche giorno di anticipo i dati dell'Arpa Puglia (Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione dell'Ambiente) relativi ai rilevamenti fatti in mare per la prima quindicina di agosto.
Secondo i dati, in località Prima Cala vi sarebbe una concentrazione di ben 1.327.622 cellule per litro in colonna d'acqua per le acque di fondo, valori di gran lunga superiori a quelli registrati nell'ultima quindicina di luglio in cui l'allarme sembrava essersi arrestato alle coste di Giovinazzo.
Come dalle linee guida dettate dal Ministero della salute, l´Arpa ha allertato l´Asl, la Capitaneria di Porto e il Comune di Molfetta per eventuali misure di sicurezza da adottare in vista di rischio sanitario.
Una situazione già preannunciata nei giorni scorsi, quando in città si sono iniziati a registrare alcuni casi di persone che presentavano una sintomatologia tipicamente provocata dall'alga tossica.
Ricordiamo che l'insorgere di tali sintomi non è legato al solo bagno in mare nelle zone interessate dalla fioritura di questa micro-alga presente soprattutto sui fondali rocciosi, ma è conseguente all'azione nebulizzante e di diffusione nell'aria.
L'Ordine dei medici, inoltre, consiglia di evitare l'assunzione di antibiotici e di valutare caso per caso per una corretta cura.
Secondo i dati, in località Prima Cala vi sarebbe una concentrazione di ben 1.327.622 cellule per litro in colonna d'acqua per le acque di fondo, valori di gran lunga superiori a quelli registrati nell'ultima quindicina di luglio in cui l'allarme sembrava essersi arrestato alle coste di Giovinazzo.
Come dalle linee guida dettate dal Ministero della salute, l´Arpa ha allertato l´Asl, la Capitaneria di Porto e il Comune di Molfetta per eventuali misure di sicurezza da adottare in vista di rischio sanitario.
Una situazione già preannunciata nei giorni scorsi, quando in città si sono iniziati a registrare alcuni casi di persone che presentavano una sintomatologia tipicamente provocata dall'alga tossica.
Ricordiamo che l'insorgere di tali sintomi non è legato al solo bagno in mare nelle zone interessate dalla fioritura di questa micro-alga presente soprattutto sui fondali rocciosi, ma è conseguente all'azione nebulizzante e di diffusione nell'aria.
L'Ordine dei medici, inoltre, consiglia di evitare l'assunzione di antibiotici e di valutare caso per caso per una corretta cura.