Territorio e Ambiente
E’ tornata l’alga tossica?
A Bisceglie fioriture importanti, a Molfetta campionature solo in località prima cala
Molfetta - mercoledì 9 luglio 2014
8.22
In anticipo le fioriture di Ostreopsis ovata, l'alga tossica che abita il basso Adriatico da oltre un decennio. L'Arpa ne evidenzia una fioritura importante lungo il litorale di Bisceglie ma la stazione di campionamento Arpa (agenzia regionale per l'ambiente) per il monitoraggio di Ostreopsis ovata, a Molfetta da sempre, è "collocata" solo in località Prima Cala. e quindi non si può escludere che l'alga abbia fatto capolino anche lungo il litorale molfettese.
L'Ostreopsis, come è noto, è un'alga tipica dei climi caldi e tropicali ma, da qualche anno, proprio in seguito a quella che gli esperti definiscono "tropicalizzazione" del clima, si presenta, puntuale, ogni estate in Toscana, Emilia Romagna, Campania, Puglia. La sua prima "apparizione" lungo il litorale della provincia di Bari, risale all'estate del 2001. Da quel momento non ha più lasciato la regione.
La fioritura dell'alga, causa fastidiose intossicazioni. I soggetti più a rischio sono, come sempre accade, i bambini e gli anziani, e, ma in questo caso in maniera superiore, le persone affette da allergia. Per risolvere il problema, nella maggior parte dei casi, sono sufficienti gli antistaminici. Nei casi più gravi è stata registrata febbre superiore ai 38°C, faringite, tosse, cefalea, raffreddore, difficoltà respiratorie, congiuntivite, dermatite. I casi meno gravi se la cavano con nausea e vomito. I sintomi possono presentarsi dopo alcune ore (2-4) e regrediscono di solito entro quarantotto ore.
La presenza della microalga è visibile sulla superficie dell'acqua per la presenza di schiume superficiali di colore bruno (foaming) e sott'acqua per la presenza di una pellicola bruna, membranosa che ricopre gli scogli e quanto si trova sul fondo. Come è noto l'azione della tossina prodotta dall'alga può avvenire per contatto diretto con l'acqua di mare ma, nella maggior parte dei casi si realizza attraverso l'inalazione di un aerosol marino che si forma in presenza di forte vento e mareggiate che seguono lunghi periodi di calma.
L'Ostreopsis, come è noto, è un'alga tipica dei climi caldi e tropicali ma, da qualche anno, proprio in seguito a quella che gli esperti definiscono "tropicalizzazione" del clima, si presenta, puntuale, ogni estate in Toscana, Emilia Romagna, Campania, Puglia. La sua prima "apparizione" lungo il litorale della provincia di Bari, risale all'estate del 2001. Da quel momento non ha più lasciato la regione.
La fioritura dell'alga, causa fastidiose intossicazioni. I soggetti più a rischio sono, come sempre accade, i bambini e gli anziani, e, ma in questo caso in maniera superiore, le persone affette da allergia. Per risolvere il problema, nella maggior parte dei casi, sono sufficienti gli antistaminici. Nei casi più gravi è stata registrata febbre superiore ai 38°C, faringite, tosse, cefalea, raffreddore, difficoltà respiratorie, congiuntivite, dermatite. I casi meno gravi se la cavano con nausea e vomito. I sintomi possono presentarsi dopo alcune ore (2-4) e regrediscono di solito entro quarantotto ore.
La presenza della microalga è visibile sulla superficie dell'acqua per la presenza di schiume superficiali di colore bruno (foaming) e sott'acqua per la presenza di una pellicola bruna, membranosa che ricopre gli scogli e quanto si trova sul fondo. Come è noto l'azione della tossina prodotta dall'alga può avvenire per contatto diretto con l'acqua di mare ma, nella maggior parte dei casi si realizza attraverso l'inalazione di un aerosol marino che si forma in presenza di forte vento e mareggiate che seguono lunghi periodi di calma.