Speciale
Drago: «Condivisibile l'appello di Pietro Mastropasqua e convergenza sui punti programmatici»
Il candidato sindaco: «Dobbiamo lavorare per amore di questa città che merita di essere ben amministrata»
Molfetta - mercoledì 22 giugno 2022
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Leggo il condivisibile appello dell'Avv. Pietro Mastropasqua per una politica nuova e più attenta alle esigenze dei cittadini e mi dichiaro assolutamente d'accordo con lui, impegnandomi, in qualità di candidato sindaco giunto al ballottaggio, a realizzare con ferma determinazione l'invocata "inversione di marcia".
Trovo che i punti programmatici fondamentali indicati in quell'appello – P.I.P., mitigazione del rischio idrogeologico, potenziamento delle strutture sanitarie, tutela degli interessi dell'agricoltura e del commercio, miglioramento del decoro urbano, attenzione alle periferie – costituiscano altrettanti punti qualificanti di una autentica e positiva "visione programmatica" che possa proiettare l'intera comunità molfettese in un percorso condiviso per lo sviluppo della nostra Città per superare l'imperante egoismo municipale delle scelte e delle decisioni miopi.
Il tutto trova il suo punto dirimente – da me condiviso anche nel mio Programma Amministrativo, insieme ai tanti cittadini che mi sono vicini in questa campagna elettorale – in un concetto chiave: sbloccare una città ferma da troppo tempo. Un superamento, dunque, dei ritardi "colpevoli" e di tutte quelle problematiche che non consentono, da anni, di assicurare risposte efficaci e risolutive alle tematiche, che bloccano l'economia cittadina e la qualità della vita dei molfettesi.
La proposta di attenzione verso l'edilizia popolare ben può essere in accordo con il capitolo del mio programma destinato alla Città "amica" che tutela le fasce deboli, tra cui a pieno titolo rientrano coloro che non hanno sufficienti risorse economiche per acquistare una casa.
Alla mia sensibilità di giurista non può sfuggire il tema dei "diritti quesiti", persino di rilevanza costituzionale: chiunque abbia legittimamente conseguito un diritto, deve vederselo prontamente riconosciuto, senza strumentali ostacoli burocratici suggeriti da clientelismo o da inconfessabili interessi politici.
A questi punti programmatici e ad altri quali l'attenzione per i giovani, lo sviluppo dell'economia turistica, la valorizzazione dei beni culturali, artistici e architettonici, la cura del verde e dell'ambiente, la transizione ecologica verso fonti di energia rinnovabili, la sicurezza dei cittadini, prometto di dedicare nei prossimi cinque anni tutto il mio impegno e tutte le mie competenze professionali.
Quando sarò sindaco di Molfetta, mi rivolgerò a tutta la Città e a tutte le forze politiche e civiche che vogliano concordare nella realizzazione di questo programma, non per ragioni di apparentamento ideologico, ma per amore, solo per amore di questa Città che merita di essere ben amministrata.
Trovo che i punti programmatici fondamentali indicati in quell'appello – P.I.P., mitigazione del rischio idrogeologico, potenziamento delle strutture sanitarie, tutela degli interessi dell'agricoltura e del commercio, miglioramento del decoro urbano, attenzione alle periferie – costituiscano altrettanti punti qualificanti di una autentica e positiva "visione programmatica" che possa proiettare l'intera comunità molfettese in un percorso condiviso per lo sviluppo della nostra Città per superare l'imperante egoismo municipale delle scelte e delle decisioni miopi.
Il tutto trova il suo punto dirimente – da me condiviso anche nel mio Programma Amministrativo, insieme ai tanti cittadini che mi sono vicini in questa campagna elettorale – in un concetto chiave: sbloccare una città ferma da troppo tempo. Un superamento, dunque, dei ritardi "colpevoli" e di tutte quelle problematiche che non consentono, da anni, di assicurare risposte efficaci e risolutive alle tematiche, che bloccano l'economia cittadina e la qualità della vita dei molfettesi.
La proposta di attenzione verso l'edilizia popolare ben può essere in accordo con il capitolo del mio programma destinato alla Città "amica" che tutela le fasce deboli, tra cui a pieno titolo rientrano coloro che non hanno sufficienti risorse economiche per acquistare una casa.
Alla mia sensibilità di giurista non può sfuggire il tema dei "diritti quesiti", persino di rilevanza costituzionale: chiunque abbia legittimamente conseguito un diritto, deve vederselo prontamente riconosciuto, senza strumentali ostacoli burocratici suggeriti da clientelismo o da inconfessabili interessi politici.
A questi punti programmatici e ad altri quali l'attenzione per i giovani, lo sviluppo dell'economia turistica, la valorizzazione dei beni culturali, artistici e architettonici, la cura del verde e dell'ambiente, la transizione ecologica verso fonti di energia rinnovabili, la sicurezza dei cittadini, prometto di dedicare nei prossimi cinque anni tutto il mio impegno e tutte le mie competenze professionali.
Quando sarò sindaco di Molfetta, mi rivolgerò a tutta la Città e a tutte le forze politiche e civiche che vogliano concordare nella realizzazione di questo programma, non per ragioni di apparentamento ideologico, ma per amore, solo per amore di questa Città che merita di essere ben amministrata.