Cronaca
Dopo la burrasca su Molfetta, nessun danno ai pescherecci nel porto. Ma restano i problemi
Domenico Facchini: «Poco si sta facendo per mettere in sicurezza il vecchio porto»
Molfetta - giovedì 14 febbraio 2019
10.04
Il vento di tramontana di questi giorni ha messo ancora una volta in allarme il mondo della pesca.
E' inutile girarci attorno: ogni qual volta imperversa la burrasca lo stato di allerta nel porto di Molfetta è alto.
Non è un momento facile quello che il comparto marittimo sta attraversando. Dopo la protesta della scorsa settimana che ha bloccato i pescherecci molfettesi e pugliesi, il maltempo di questi giorni non ha di fatto facilitato la ripresa completa dell'attività. Nelle ultime ore il vento di tramontana pare essersi attenuato (tanto che alcuni pescherecci hanno provato a riprendere il mare questa mattina), ma già in serata è atteso un nuovo peggioramento. Le ultime ore, a differenza di qualche settimana fa, non hanno fortunatamente causato danni ai pescherecci.
A confermarlo è stato Domenico Facchini, armatore del peschereccio "Maria Domenica", il quale ha spiegato come grazie al fatto che i natanti in porto erano pochi e ben ormeggiati e grazie anche ad una certa direzione del vento, i pescherecci non hanno riscontrato particolari problemi. Un sospiro di sollievo che non scaccia assolutamente le impressioni dure e critiche delle ultime settimane. Il porto rimane insicuro, questo è un dato di fatto.
«Resto sempre del parere – ha commentato l'armatore – che poco si sta facendo per mettere in sicurezza il vecchio porto, mentre sul nuovo le incertezze continuano ad aleggiare». In occasione dell' ultima burrasca a causa di onde anomale sviluppatesi in porto alcuni pescherecci, tra cui il "Maria Domenica" avevano dovuto fare i conti con cavi e passerelle rotte. Era stato lo stesso armatore e ideatore del progetto "Fish all Days" per la vendita diretta del pescato a ribadire che la causa dell'insicurezza negli ormeggi dei motopescherecci è riconducibile al mancato completamento della diga foranea del nuovo porto commerciale. Non essendoci, rispetto al passato, uno sbocco naturale il moto ondoso diviene imprevedibile.
E' inutile girarci attorno: ogni qual volta imperversa la burrasca lo stato di allerta nel porto di Molfetta è alto.
Non è un momento facile quello che il comparto marittimo sta attraversando. Dopo la protesta della scorsa settimana che ha bloccato i pescherecci molfettesi e pugliesi, il maltempo di questi giorni non ha di fatto facilitato la ripresa completa dell'attività. Nelle ultime ore il vento di tramontana pare essersi attenuato (tanto che alcuni pescherecci hanno provato a riprendere il mare questa mattina), ma già in serata è atteso un nuovo peggioramento. Le ultime ore, a differenza di qualche settimana fa, non hanno fortunatamente causato danni ai pescherecci.
A confermarlo è stato Domenico Facchini, armatore del peschereccio "Maria Domenica", il quale ha spiegato come grazie al fatto che i natanti in porto erano pochi e ben ormeggiati e grazie anche ad una certa direzione del vento, i pescherecci non hanno riscontrato particolari problemi. Un sospiro di sollievo che non scaccia assolutamente le impressioni dure e critiche delle ultime settimane. Il porto rimane insicuro, questo è un dato di fatto.
«Resto sempre del parere – ha commentato l'armatore – che poco si sta facendo per mettere in sicurezza il vecchio porto, mentre sul nuovo le incertezze continuano ad aleggiare». In occasione dell' ultima burrasca a causa di onde anomale sviluppatesi in porto alcuni pescherecci, tra cui il "Maria Domenica" avevano dovuto fare i conti con cavi e passerelle rotte. Era stato lo stesso armatore e ideatore del progetto "Fish all Days" per la vendita diretta del pescato a ribadire che la causa dell'insicurezza negli ormeggi dei motopescherecci è riconducibile al mancato completamento della diga foranea del nuovo porto commerciale. Non essendoci, rispetto al passato, uno sbocco naturale il moto ondoso diviene imprevedibile.