Politica
Donato Dalbis: «Dobbiamo tornare a prenderci cura di Molfetta»
Candidato nella lista Rinascere per Lillino Drago Sindaco, un bilancio della campagna elettorale
Molfetta - lunedì 6 giugno 2022
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Candidato al Consiglio comunale di Molfetta con la lista Rinascere per Lillino Drago Sindaco, Donato Dalbis, 49 anni, dirigente finanziario di Exprivia, traccia un bilancio della campagna elettorale e degli incontri con la cittadinanza.
Ci stiamo avvicinando alla fine della campagna elettorale, quali considerazioni ti senti di fare?
«E' stata una campagna intensa, anche se non è ancora finita. E' stata un'esperienza bellissima; siamo andati in giro ad incontrare le persone, nei negozi, al lungomare, presso le aziende, nelle piazze, nei vicoli, nel centro storico e nel centro antico, nei nuovi quartieri di espansione; abbiamo respirato dappertutto la voglia di cambiare l'attuale amministrazione; perché, come dice il mio amico Corrado Minervini, non è vero che non cambia mai niente, "tanto siete tutti uguali"; Molfetta negli ultimi 5 anni, è cambiata, si, ma in peggio; e questo le persone lo sanno, lo avvertono, lo vivono tutti i giorni sulla loro pelle e sulla pelle dei loro familiari, figli o genitori anziani che siano.
E poi in queste settimane ho imparato a conoscere meglio Lillino Drago; ho ancora bene in mente le parole che sono state pronunciate la sera del 24 maggio, quando abbiamo presentato la lista Rinascere alla Città di Molfetta, insieme a Michele Laforgia. Lillino Drago ha ben chiari i problemi di Molfetta e le soluzioni da adottare, descritte nel programma elettorale che la coalizione di centro-sinistra ha messo a punto. Dal confronto tra i candidati sindaci del 1° giugno è emersa in modo chiaro e netto la sua capacità di affrontare i problemi. E poi la sera in cui è venuto Francesco Boccia, c'era nell'aria un'energia, quella di un popolo che si è ritrovato».
Sui volantini elettorali il tuo nome è associato a quello di Laura Roma, ce la puoi presentare?
«Laura Roma è mia coetanea, ci siamo conosciuti tra i banchi del liceo; ha studiato giurisprudenza, ma ha sempre inseguito il suo sogno di ballerina, diventando insegnante di danza classica e conseguendo i relativi attestati della Royal Academy of Dance e della Imperial Society of Teacher of Dancing di Londra; dal 2002 è presidente e direttrice artistica della A.s.d. Ballet Studio; ma la sua passione si allarga a tutto lo sport: è stata arbitro federale Fipav, telecronista per diverse emittenti locali della pallavolo maschile e femminile, e addetto stampa della pallavolo Molfetta in serie B1. E' una persona con un forte carattere che si è sempre data da fare; le ho chiesto di unirsi a questo percorso perché conosco la sua grinta e la passione che mette in tutto quello che fa. E' una risorsa preziosa per Molfetta».
Quali sono le esigenze principali che avete raccolto dalle persone durante questa campagna elettorale?
«Direi innanzi tutto cose semplici: la pulizia delle strade, il decoro urbano, l'accesso e la manutenzione dei parchi pubblici, il pavimento scivoloso di Piazza Minuto Pesce, la sistemazione della Villa Comunale, il sistema fognario carente in alcune zone periferiche della città. Sembrano problemi così banali, che a volte ti viene il sospetto che non si vogliano risolvere per lasciare le persone sempre in uno stato di necessità, in modo che poi si possano attivare procedure d'urgenza, evitare le gare pubbliche, e quindi lucrare sugli appalti pubblici. Ci ricordiamo cosa è accaduto un anno fa ? "Appaltopoli a Molfetta" titolavano i giornali a Giugno 2021.
C'è poi un tema che tutti, ma proprio tutti, hanno evidenziato, perché è chiaro che rappresenta un valore di questa città, completamente svilito e abbandonato: il lungomare, a partire dagli uffici dell'INPS fino alla Madonna dei Martiri; Molfetta, come tante città della splendida costa pugliese, possiede un patrimonio inestimabile, ma appena si prova a fare un confronto con le città limitrofe come Bisceglie, Giovinazzo, per non parlare di Trani, tutti si possono rendere conto perché serva un cambiamento, una ventata di aria fresca al Palazzo di Città».
Hai citato il mare, una risorsa preziosa per la Città, cosa ci puoi dire al riguardo?
«La situazione di crisi della flotta pescherecci di Molfetta è sotto gli occhi di tutti; da un lato c'è bisogno di sostenere questo settore dando seguito agli aiuti, quali i crediti di imposta, che il Governo ha già stanziato con il DL 21 del 21 marzo 2022 e con il DL Energia; anche a seguito di un incontro tra il candidato sindaco Lillino Drago, il Governatore della Puglia Emiliano e rappresentanti molfettesi del settore, bene ha fatto la Regione Puglia ad intervenire con uno stanziamento di tre milioni di euro a supporto delle marinerie pugliesi, in crisi a causa degli elevati prezzi del gasolio. Tuttavia è necessario anche continuare ad investire sulle imbarcazioni attraverso accorgimenti tecnici, carburanti alternativi e motorizzazione ibrida, al fine di ridurre il costo del trasporto del mezzo e migliorare la sostenibilità delle attività di pesca. Compito della politica è quello di stimolare e accompagnare il processo di trasformazione del settore».
Il movimento Rinascere ha organizzato diversi momenti di incontro con la Città, quale di questi ritieni sia stato maggiormente apprezzato dai cittadini?
Forse a causa del lavoro che faccio e della mia preparazione tecnica, penso sia stato di grande valore per la Città l'incontro organizzato il 31 maggio dal movimento Rinascere, sul tema "Transizione energetica e rigenerazione urbana", a cui sono intervenuti il prof. Enzo Colonna, docente di diritto all'Università di Foggia ed ex consigliere regionale, e il prof. Gianluigi De Gennaro, docente di chimica ambientale presso l'Università di Bari, moderati da Giulio Calvani. Abbiamo parlato di sostenibilità ambientale, di transizione energetica, di Comunità Energetiche Rinnovabili e di come questi temi sono stati declinati nel programma elettorale della coalizione che sostiene Lillino Drago. Tenuto conto della manifesta incapacità dell'attuale amministrazione, provate ad immaginare quali risorse economiche si potrebbero recuperare grazie ad un attento lavoro di efficientamento energetico dei consumi di tutti gli edifici comunali (uffici, scuole, illuminazione pubblica, …) e dall'introduzione di una comunità energetica rinnovabile pubblica».
Per concludere, qual è il sentimento maggiormente diffuso in città?
«Da un lato diffidenza e distacco dalla politica, da un altro lato l'orgoglio; tante persone mi hanno trasmesso questo senso di orgoglio ferito dal degrado e dall'incuria; dobbiamo tornare a prenderci cura della Città e dei suoi abitanti. E per far questo, ci vuole passione, abnegazione, ma anche competenza. Ci vuole un sindaco come Lillino Drago».
Ci stiamo avvicinando alla fine della campagna elettorale, quali considerazioni ti senti di fare?
«E' stata una campagna intensa, anche se non è ancora finita. E' stata un'esperienza bellissima; siamo andati in giro ad incontrare le persone, nei negozi, al lungomare, presso le aziende, nelle piazze, nei vicoli, nel centro storico e nel centro antico, nei nuovi quartieri di espansione; abbiamo respirato dappertutto la voglia di cambiare l'attuale amministrazione; perché, come dice il mio amico Corrado Minervini, non è vero che non cambia mai niente, "tanto siete tutti uguali"; Molfetta negli ultimi 5 anni, è cambiata, si, ma in peggio; e questo le persone lo sanno, lo avvertono, lo vivono tutti i giorni sulla loro pelle e sulla pelle dei loro familiari, figli o genitori anziani che siano.
E poi in queste settimane ho imparato a conoscere meglio Lillino Drago; ho ancora bene in mente le parole che sono state pronunciate la sera del 24 maggio, quando abbiamo presentato la lista Rinascere alla Città di Molfetta, insieme a Michele Laforgia. Lillino Drago ha ben chiari i problemi di Molfetta e le soluzioni da adottare, descritte nel programma elettorale che la coalizione di centro-sinistra ha messo a punto. Dal confronto tra i candidati sindaci del 1° giugno è emersa in modo chiaro e netto la sua capacità di affrontare i problemi. E poi la sera in cui è venuto Francesco Boccia, c'era nell'aria un'energia, quella di un popolo che si è ritrovato».
Sui volantini elettorali il tuo nome è associato a quello di Laura Roma, ce la puoi presentare?
«Laura Roma è mia coetanea, ci siamo conosciuti tra i banchi del liceo; ha studiato giurisprudenza, ma ha sempre inseguito il suo sogno di ballerina, diventando insegnante di danza classica e conseguendo i relativi attestati della Royal Academy of Dance e della Imperial Society of Teacher of Dancing di Londra; dal 2002 è presidente e direttrice artistica della A.s.d. Ballet Studio; ma la sua passione si allarga a tutto lo sport: è stata arbitro federale Fipav, telecronista per diverse emittenti locali della pallavolo maschile e femminile, e addetto stampa della pallavolo Molfetta in serie B1. E' una persona con un forte carattere che si è sempre data da fare; le ho chiesto di unirsi a questo percorso perché conosco la sua grinta e la passione che mette in tutto quello che fa. E' una risorsa preziosa per Molfetta».
Quali sono le esigenze principali che avete raccolto dalle persone durante questa campagna elettorale?
«Direi innanzi tutto cose semplici: la pulizia delle strade, il decoro urbano, l'accesso e la manutenzione dei parchi pubblici, il pavimento scivoloso di Piazza Minuto Pesce, la sistemazione della Villa Comunale, il sistema fognario carente in alcune zone periferiche della città. Sembrano problemi così banali, che a volte ti viene il sospetto che non si vogliano risolvere per lasciare le persone sempre in uno stato di necessità, in modo che poi si possano attivare procedure d'urgenza, evitare le gare pubbliche, e quindi lucrare sugli appalti pubblici. Ci ricordiamo cosa è accaduto un anno fa ? "Appaltopoli a Molfetta" titolavano i giornali a Giugno 2021.
C'è poi un tema che tutti, ma proprio tutti, hanno evidenziato, perché è chiaro che rappresenta un valore di questa città, completamente svilito e abbandonato: il lungomare, a partire dagli uffici dell'INPS fino alla Madonna dei Martiri; Molfetta, come tante città della splendida costa pugliese, possiede un patrimonio inestimabile, ma appena si prova a fare un confronto con le città limitrofe come Bisceglie, Giovinazzo, per non parlare di Trani, tutti si possono rendere conto perché serva un cambiamento, una ventata di aria fresca al Palazzo di Città».
Hai citato il mare, una risorsa preziosa per la Città, cosa ci puoi dire al riguardo?
«La situazione di crisi della flotta pescherecci di Molfetta è sotto gli occhi di tutti; da un lato c'è bisogno di sostenere questo settore dando seguito agli aiuti, quali i crediti di imposta, che il Governo ha già stanziato con il DL 21 del 21 marzo 2022 e con il DL Energia; anche a seguito di un incontro tra il candidato sindaco Lillino Drago, il Governatore della Puglia Emiliano e rappresentanti molfettesi del settore, bene ha fatto la Regione Puglia ad intervenire con uno stanziamento di tre milioni di euro a supporto delle marinerie pugliesi, in crisi a causa degli elevati prezzi del gasolio. Tuttavia è necessario anche continuare ad investire sulle imbarcazioni attraverso accorgimenti tecnici, carburanti alternativi e motorizzazione ibrida, al fine di ridurre il costo del trasporto del mezzo e migliorare la sostenibilità delle attività di pesca. Compito della politica è quello di stimolare e accompagnare il processo di trasformazione del settore».
Il movimento Rinascere ha organizzato diversi momenti di incontro con la Città, quale di questi ritieni sia stato maggiormente apprezzato dai cittadini?
Forse a causa del lavoro che faccio e della mia preparazione tecnica, penso sia stato di grande valore per la Città l'incontro organizzato il 31 maggio dal movimento Rinascere, sul tema "Transizione energetica e rigenerazione urbana", a cui sono intervenuti il prof. Enzo Colonna, docente di diritto all'Università di Foggia ed ex consigliere regionale, e il prof. Gianluigi De Gennaro, docente di chimica ambientale presso l'Università di Bari, moderati da Giulio Calvani. Abbiamo parlato di sostenibilità ambientale, di transizione energetica, di Comunità Energetiche Rinnovabili e di come questi temi sono stati declinati nel programma elettorale della coalizione che sostiene Lillino Drago. Tenuto conto della manifesta incapacità dell'attuale amministrazione, provate ad immaginare quali risorse economiche si potrebbero recuperare grazie ad un attento lavoro di efficientamento energetico dei consumi di tutti gli edifici comunali (uffici, scuole, illuminazione pubblica, …) e dall'introduzione di una comunità energetica rinnovabile pubblica».
Per concludere, qual è il sentimento maggiormente diffuso in città?
«Da un lato diffidenza e distacco dalla politica, da un altro lato l'orgoglio; tante persone mi hanno trasmesso questo senso di orgoglio ferito dal degrado e dall'incuria; dobbiamo tornare a prenderci cura della Città e dei suoi abitanti. E per far questo, ci vuole passione, abnegazione, ma anche competenza. Ci vuole un sindaco come Lillino Drago».