Cultura, Eventi e Spettacolo
Donato Altomare e il suo video “made in Molfetta”, un omaggio al musical “Charlie e la fabbrica di cioccolato”
Realizzato con la collaborazione di Dot Studio di Marco Fumarola
Molfetta - mercoledì 6 maggio 2020
Lo abbiamo incontrato per la prima volta nel 2014, quando con il musical "Rapunzel" ha incominciato a calcare i palchi più importanti di tutta Italia. Poi sono arrivati "Billy Elliot", "Evita", "Fame – Saranno Famosi", "Mamma mia", e ancora "Big fish", "La bisbetica domata", "Non si uccidono così neanche i cavalli".
E prima dell'inizio della pandemia era di scena alla Fabbrica del Vapore a Milano con il musical di grande successo "Charlie e la fabbrica di cioccolato". Lui è l'attore molfettese Donato Altomare.
Ma in questo periodo di fermo forzato, Donato non si è certamente fermato, anzi ha continuato a studiare, perché come ci dice lui stesso «come gli atleti anche noi attori dobbiamo tenerci sempre in allenamento, dobbiamo essere sempre pronti nuove avventure».
E per un'avventura targata "made in Molfetta" ha coinvolto il suo amico, Marco Fumarola, della Dot studio realizzando un video con la canzone corale "Pure Imagination" proprio con gli attori di "Charlie e la fabbrica di cioccolato".
Ognuno rigorosamente a casa propria, ognuno con la voglia di ripartire e sentirsi ancora uniti anche se distanti, hanno realizzato un video di pochi minuti ma da cui traspare tutta l'armonia del gruppo e la bravura di Marco Fumarola di creare un prodotto corale, semplice ma di grande impatto emotivo.
Un video che da la sensazione di essere ancora a teatro, anche se non ci sono i costumi di scena, anche se non c'è la scenografia, non ci sono le coreografie, non c'è il teatro, ma traspare in tutta la sua forza l'ottimismo. La voglia di andare avanti, nonostante questa battuta d'arresto.
Il deus ex machina di questo video, Donato Altomare, ci racconta come è nata questa idea «il nostro spettacolo, come tutte le produzioni artistiche, sono state interrotte bruscamente per l'emergenza sanitaria. E non pensavamo minimamente che il 23 febbraio sarebbe stata la nostra ultima data della stagione, è cambiato tutto repentinamente, quasi con i miei colleghi non siamo riusciti a salutarci perché il giorno dopo ognuno di noi era nella propria casa.
Così da un'idea mia e di Simone Ragozzino, abbiamo voluto virtualmente riunire il cast. Abbiamo raccolto i video e gli audio dei miei colleghi sparsi in tutta Italia, il montaggio audio è stato curato da Davide Marchese, quello video da Marco Fumarola della Dot Studio, con la mia supervisione artistica. La scelta di Marco per questo video è venuta in modo naturale, siamo amici da tanti anni, abbiamo realizzato anche altre produzioni video legate alla nostra città.
Ci tengo a precisare che dietro al montaggio di questo video c'è un lavoro incredibile, pensate che sono arrivati 27 video, da 27 dispositivi differenti, tecnicamente era un'impresa ardua, ma conoscendo la sua professionalità non ho avuto dubbi che il prodotto finito sarebbe stato ottimo».
E così ancora una volta le professionalità molfettesi varcano i confini della nostra città per farsi conoscere in tutta Italia.
Con Donato Altomare ci siamo poi soffermati sull'attuale situazione del mondo dell'arte, dello spettacolo, della cultura, «i 600 euro stanziati dal Governo sono una tantum, che non tutti gli artisti hanno potuto avere a causa dei requisiti che nulla hanno a che vedere con il reale mondo che viviamo. Questa emergenza ha fatto venir fuori tutta la fragilità del mondo dello spettacolo.
L'attore molfettese, aggiunge: «saremo gli ultimi a ripartire perché il nostro mestiere è incompatibile con le giuste misure di contenimento. Di contro vorrei che si eviti di perdere una intera generazione di artisti, perché in questo momento è questo il rischio che corriamo.
Purtroppo non esiste una contrattualistica unica, la difficoltà nasce proprio dalla definizione di professionista, perché c'è un mondo amatoriale che spesso si mischia con il mondo professionistico. Inoltre, c'è un'altra considerazione da fare: spesso per professionisti si intendono i volti noti. E' veramente un mondo molto frastagliato. Quello che mi auguro, dopo questa incredibile esperienza, che si possa tornare a parlare del nostro mondo con le giuste connotazioni, siamo anche noi lavoratori, abbiamo necessità anche noi dei nostri diritti, insieme ai doveri, chiari e precisi».
Gli spettacoli in streaming possono funzionare?
«Una cosa non può sostituire l'altra. E' giusto precisare che non esiste uno spettacolo visto in video che ti possa regalare le stesse sensazioni di uno spettacolo visto dal vivo, ma è anche vero che, oggi con l'attuale situazione emergenziale, lo streaming è meglio di nulla, è alla fine solo un palliativo, è uno strumento che si può utilizzare nell'attesa che si ritorni alla normalità».
E prima dell'inizio della pandemia era di scena alla Fabbrica del Vapore a Milano con il musical di grande successo "Charlie e la fabbrica di cioccolato". Lui è l'attore molfettese Donato Altomare.
Ma in questo periodo di fermo forzato, Donato non si è certamente fermato, anzi ha continuato a studiare, perché come ci dice lui stesso «come gli atleti anche noi attori dobbiamo tenerci sempre in allenamento, dobbiamo essere sempre pronti nuove avventure».
E per un'avventura targata "made in Molfetta" ha coinvolto il suo amico, Marco Fumarola, della Dot studio realizzando un video con la canzone corale "Pure Imagination" proprio con gli attori di "Charlie e la fabbrica di cioccolato".
Ognuno rigorosamente a casa propria, ognuno con la voglia di ripartire e sentirsi ancora uniti anche se distanti, hanno realizzato un video di pochi minuti ma da cui traspare tutta l'armonia del gruppo e la bravura di Marco Fumarola di creare un prodotto corale, semplice ma di grande impatto emotivo.
Un video che da la sensazione di essere ancora a teatro, anche se non ci sono i costumi di scena, anche se non c'è la scenografia, non ci sono le coreografie, non c'è il teatro, ma traspare in tutta la sua forza l'ottimismo. La voglia di andare avanti, nonostante questa battuta d'arresto.
Il deus ex machina di questo video, Donato Altomare, ci racconta come è nata questa idea «il nostro spettacolo, come tutte le produzioni artistiche, sono state interrotte bruscamente per l'emergenza sanitaria. E non pensavamo minimamente che il 23 febbraio sarebbe stata la nostra ultima data della stagione, è cambiato tutto repentinamente, quasi con i miei colleghi non siamo riusciti a salutarci perché il giorno dopo ognuno di noi era nella propria casa.
Così da un'idea mia e di Simone Ragozzino, abbiamo voluto virtualmente riunire il cast. Abbiamo raccolto i video e gli audio dei miei colleghi sparsi in tutta Italia, il montaggio audio è stato curato da Davide Marchese, quello video da Marco Fumarola della Dot Studio, con la mia supervisione artistica. La scelta di Marco per questo video è venuta in modo naturale, siamo amici da tanti anni, abbiamo realizzato anche altre produzioni video legate alla nostra città.
Ci tengo a precisare che dietro al montaggio di questo video c'è un lavoro incredibile, pensate che sono arrivati 27 video, da 27 dispositivi differenti, tecnicamente era un'impresa ardua, ma conoscendo la sua professionalità non ho avuto dubbi che il prodotto finito sarebbe stato ottimo».
E così ancora una volta le professionalità molfettesi varcano i confini della nostra città per farsi conoscere in tutta Italia.
Con Donato Altomare ci siamo poi soffermati sull'attuale situazione del mondo dell'arte, dello spettacolo, della cultura, «i 600 euro stanziati dal Governo sono una tantum, che non tutti gli artisti hanno potuto avere a causa dei requisiti che nulla hanno a che vedere con il reale mondo che viviamo. Questa emergenza ha fatto venir fuori tutta la fragilità del mondo dello spettacolo.
L'attore molfettese, aggiunge: «saremo gli ultimi a ripartire perché il nostro mestiere è incompatibile con le giuste misure di contenimento. Di contro vorrei che si eviti di perdere una intera generazione di artisti, perché in questo momento è questo il rischio che corriamo.
Purtroppo non esiste una contrattualistica unica, la difficoltà nasce proprio dalla definizione di professionista, perché c'è un mondo amatoriale che spesso si mischia con il mondo professionistico. Inoltre, c'è un'altra considerazione da fare: spesso per professionisti si intendono i volti noti. E' veramente un mondo molto frastagliato. Quello che mi auguro, dopo questa incredibile esperienza, che si possa tornare a parlare del nostro mondo con le giuste connotazioni, siamo anche noi lavoratori, abbiamo necessità anche noi dei nostri diritti, insieme ai doveri, chiari e precisi».
Gli spettacoli in streaming possono funzionare?
«Una cosa non può sostituire l'altra. E' giusto precisare che non esiste uno spettacolo visto in video che ti possa regalare le stesse sensazioni di uno spettacolo visto dal vivo, ma è anche vero che, oggi con l'attuale situazione emergenziale, lo streaming è meglio di nulla, è alla fine solo un palliativo, è uno strumento che si può utilizzare nell'attesa che si ritorni alla normalità».