Cultura, Eventi e Spettacolo
Donato Altomare: dal Brancaccio al Sistina
Il giovane artista molfettese nel cast di “Billy Elliot il Musical”, nel ruolo del fratello
Molfetta - lunedì 18 maggio 2015
7.42
Dopo lo strepitoso successo di "Rapunzel il Musical" al teatro Brancaccio, Donato Altomare torna a calcare un altro palco importantissimo della capitale: il Sistina con "Billy Elliot il Musical", in cui interpreta il fratello di Billy che sogna per lui un avvenire da pugile e non da ballerino.
E' una produzione Massimo Romeo Piparo, direttore artistico del teatro Sistina, realizzato dalla Peep Arrow Entertainment.
Per l'artista molfettese (nella foto di Antonio Agostini). è una nuova sfida, una nuova avventura entusiasmante, che lo vede confrontarsi con grandi professionisti del musical. Raggiunto telefonicamente ci racconta le sue impressioni a caldo su questa nuova esperienza.
Dalla favola al sogno, cosa sta vivendo in questo momento Donato Altomare?
Un gran bel periodo, lo ammetto. "Billy Elliot il Musical" è uno spettacolo unico, e ogni giorno penso a quanto io sia fortunato a farne parte. Esattamente come in un sogno, l'unica differenza è che al mattino tutto questo non svanisce.
Ti senti in qualche modo un po' come Billy Elliot o sei sempre stato appoggiato nelle tue scelte di vita dalla tua famiglia?
Penso di poter definire il comportamento della mia famiglia nei miei confronti esattamente agli antipodi del comportamento della famiglia di Billy. Mi hanno sempre appoggiato e continuano a farlo sempre di più. Sicuramente questa è la fortuna più grande della mia vita.
Come arrivi al musical di Billy Elliot?
Poco più di un anno fa vidi Billy Elliot al Victoria Palace Theatre di Londra. Rimasi a bocca aperta, affascinato da testo, musiche, coreografie e regia. Ammetto che se mi avessero detto che avrei fatto parte del primo cast italiano di questo spettacolo a distanza di appena un anno, molto probabilmente non ci avrei creduto. E invece poco dopo scoprii, con grande felicità, che il regista Massimo Romeo Piparo con la sua Peep Arrow Entertainment, aveva intenzione di mettere in scena questo musical in una versione totalmente italiana. Dopo qualche mese ho iniziato il mio percorso di selezione partendo dalla primissima audizione per poi proseguire con due call back su parte effettuati al Sistina. Dopo una settimana dall'ultima audizione ho ricevuto la telefonata di Massimo Romeo Piparo che mi comunicava che avrei interpretato Tony Elliot (il fratello di Billy). Vi confido che da quella telefonata in poi ci ho messo un bel po' di giorni per realizzare la cosa.
Cosa ti porti dentro dell'esperienza di Rapunzel e cosa ti sta dando dal punto di vista personale questa nuova avventura?
"Rapunzel il Musical" è stato un bellissimo debutto professionale che mi ha insegnato tanto e che mi ha permesso di affrontare con molta più consapevolezza quest'esperienza al Sistina.
Essere parte di "Billy Elliot il Musical" è davvero un qualcosa di unico. Il cast è di un livello pazzesco, 30 performer di una professionalità unica. E poi ci sono i bambini con la loro naturalezza e il loro approccio al lavoro che farebbero invidia al più grande degli attori di Broadway.
Ogni sera imparo, ogni sera mi metto in gioco e ogni sera tento di sfruttare a pieno tutto quello che questa esperienza può donarmi, in modo da farne tesoro per gli anni a venire.
Dalla prossima stagione teatrale saremo in tournee, spero di riuscire ad arrivare a Bari con questo musical, andare in scena in casa sarebbe una grandissima emozione.
E' una produzione Massimo Romeo Piparo, direttore artistico del teatro Sistina, realizzato dalla Peep Arrow Entertainment.
Per l'artista molfettese (nella foto di Antonio Agostini). è una nuova sfida, una nuova avventura entusiasmante, che lo vede confrontarsi con grandi professionisti del musical. Raggiunto telefonicamente ci racconta le sue impressioni a caldo su questa nuova esperienza.
Dalla favola al sogno, cosa sta vivendo in questo momento Donato Altomare?
Un gran bel periodo, lo ammetto. "Billy Elliot il Musical" è uno spettacolo unico, e ogni giorno penso a quanto io sia fortunato a farne parte. Esattamente come in un sogno, l'unica differenza è che al mattino tutto questo non svanisce.
Ti senti in qualche modo un po' come Billy Elliot o sei sempre stato appoggiato nelle tue scelte di vita dalla tua famiglia?
Penso di poter definire il comportamento della mia famiglia nei miei confronti esattamente agli antipodi del comportamento della famiglia di Billy. Mi hanno sempre appoggiato e continuano a farlo sempre di più. Sicuramente questa è la fortuna più grande della mia vita.
Come arrivi al musical di Billy Elliot?
Poco più di un anno fa vidi Billy Elliot al Victoria Palace Theatre di Londra. Rimasi a bocca aperta, affascinato da testo, musiche, coreografie e regia. Ammetto che se mi avessero detto che avrei fatto parte del primo cast italiano di questo spettacolo a distanza di appena un anno, molto probabilmente non ci avrei creduto. E invece poco dopo scoprii, con grande felicità, che il regista Massimo Romeo Piparo con la sua Peep Arrow Entertainment, aveva intenzione di mettere in scena questo musical in una versione totalmente italiana. Dopo qualche mese ho iniziato il mio percorso di selezione partendo dalla primissima audizione per poi proseguire con due call back su parte effettuati al Sistina. Dopo una settimana dall'ultima audizione ho ricevuto la telefonata di Massimo Romeo Piparo che mi comunicava che avrei interpretato Tony Elliot (il fratello di Billy). Vi confido che da quella telefonata in poi ci ho messo un bel po' di giorni per realizzare la cosa.
Cosa ti porti dentro dell'esperienza di Rapunzel e cosa ti sta dando dal punto di vista personale questa nuova avventura?
"Rapunzel il Musical" è stato un bellissimo debutto professionale che mi ha insegnato tanto e che mi ha permesso di affrontare con molta più consapevolezza quest'esperienza al Sistina.
Essere parte di "Billy Elliot il Musical" è davvero un qualcosa di unico. Il cast è di un livello pazzesco, 30 performer di una professionalità unica. E poi ci sono i bambini con la loro naturalezza e il loro approccio al lavoro che farebbero invidia al più grande degli attori di Broadway.
Ogni sera imparo, ogni sera mi metto in gioco e ogni sera tento di sfruttare a pieno tutto quello che questa esperienza può donarmi, in modo da farne tesoro per gli anni a venire.
Dalla prossima stagione teatrale saremo in tournee, spero di riuscire ad arrivare a Bari con questo musical, andare in scena in casa sarebbe una grandissima emozione.