Eventi e folklore
Don Tonino: dalla giovinezza al tramonto luminoso
Presentato il libro di monsignor Domenico Amato
Molfetta - sabato 26 aprile 2014
7.35
Un auditorium gremito, quello del museo diocesano, ha fatto da location alla presentazione del volume "Don Tonino Bello, una biografia dell'anima", opera di monsignor Domenico Amato, vice postulatore della causa di beatificazione di Don Tonino Bello, vescovo mai dimenticato. A distanza di tempo, la figura del presule va rivista e rivissuta, ha detto Luigi Sparapano, direttore del settimanale diocesano Luce e Vita e dell'Ufficio per le Comunicazioni Sociali, moderatore dell'incontro.
La presentazione del libro, curata dal Museo Diocesano e dal Teatro dei Cipis, si inquadra in una serie di iniziative programmate per ricordare questo uomo di Dio dalle qualità umane fuori dal comune. La biografia, edita da "Città Nuova" attinge agli scritti di don Tonino, ripercorrendo la sua vita a partire proprio dagli studi, dall'Università frequentata a Bologna dove Mons. Bello entrò in contatto con il mondo del lavoro e le proteste, per continuare con la sua formazione, con il trasferimento a Roma, e ancora con il periodo di sacerdozio ad Ugento, con il suo incarico da parroco a Tricase, fino a diventare vescovo della diocesi di Molfetta. La Diocesi ora deve vivere un periodo di attesa, ma operosa, nel solco dell'insegnamento di don Tonino.
A parlare di don Tonino è stato chiamato in qualità di esterno, non avendolo nemmeno conosciuto direttamente, il professor Luigi Alici, ordinario di filosofia morale presso l'Università di Macerata e presidente nazionale dell'Azione Cattolica. Domenico Amato, che ha conosciuto personalmente don Tonino, già curatore insieme a un comitato scientifico dell'edizione critica dell'Opera Omnia, ci restituisce nella sua biografia, il ritratto fedele di un sacerdote, infaticabile testimone dell'amore di Dio. In "Don Tonino, una biografia dell'anima" si ripercorre la vita, il cammino spirituale, l'impegno per la pace e il dialogo come Presidente nazionale del movimento Pax Christi; gli ultimi anni della sua vita segnati dalla dolorosa malattia che lo ha colpito, ma non lo ha fermato. Il professor Alici ha definito il calvario di don Tonino il tramonto più luminoso dell'alba e ha dato una visione oggettiva del presule analizzando il suo insegnamento sotto cinque aspetti che hanno fornito al numeroso e attento pubblico una immagine più ampia del vescovo e inquadrata in un contesto meno localizzato. Alla serata ha preso parte Mons. Martella, vescovo della diocesi che si è detto fiducioso per l'iter intrapreso dal processo e per i tempi tecnici da rispettare.
La biografia attinge al ricco archivio diocesano, è ricca di fonti, ma indugia meno su episodi personali legati alla vita di don Tonino a cui ognuno di noi fa riferimento. Non vuole dare una interpretazione unica, ma lascia che il lettore possa spaziare su più fronti: dall'impegno umano ai suoi scritti pastorali, dagli incarichi ricoperti nei vari periodi della vita al calvario vissuto durante la malattia.
La presentazione del libro, curata dal Museo Diocesano e dal Teatro dei Cipis, si inquadra in una serie di iniziative programmate per ricordare questo uomo di Dio dalle qualità umane fuori dal comune. La biografia, edita da "Città Nuova" attinge agli scritti di don Tonino, ripercorrendo la sua vita a partire proprio dagli studi, dall'Università frequentata a Bologna dove Mons. Bello entrò in contatto con il mondo del lavoro e le proteste, per continuare con la sua formazione, con il trasferimento a Roma, e ancora con il periodo di sacerdozio ad Ugento, con il suo incarico da parroco a Tricase, fino a diventare vescovo della diocesi di Molfetta. La Diocesi ora deve vivere un periodo di attesa, ma operosa, nel solco dell'insegnamento di don Tonino.
A parlare di don Tonino è stato chiamato in qualità di esterno, non avendolo nemmeno conosciuto direttamente, il professor Luigi Alici, ordinario di filosofia morale presso l'Università di Macerata e presidente nazionale dell'Azione Cattolica. Domenico Amato, che ha conosciuto personalmente don Tonino, già curatore insieme a un comitato scientifico dell'edizione critica dell'Opera Omnia, ci restituisce nella sua biografia, il ritratto fedele di un sacerdote, infaticabile testimone dell'amore di Dio. In "Don Tonino, una biografia dell'anima" si ripercorre la vita, il cammino spirituale, l'impegno per la pace e il dialogo come Presidente nazionale del movimento Pax Christi; gli ultimi anni della sua vita segnati dalla dolorosa malattia che lo ha colpito, ma non lo ha fermato. Il professor Alici ha definito il calvario di don Tonino il tramonto più luminoso dell'alba e ha dato una visione oggettiva del presule analizzando il suo insegnamento sotto cinque aspetti che hanno fornito al numeroso e attento pubblico una immagine più ampia del vescovo e inquadrata in un contesto meno localizzato. Alla serata ha preso parte Mons. Martella, vescovo della diocesi che si è detto fiducioso per l'iter intrapreso dal processo e per i tempi tecnici da rispettare.
La biografia attinge al ricco archivio diocesano, è ricca di fonti, ma indugia meno su episodi personali legati alla vita di don Tonino a cui ognuno di noi fa riferimento. Non vuole dare una interpretazione unica, ma lascia che il lettore possa spaziare su più fronti: dall'impegno umano ai suoi scritti pastorali, dagli incarichi ricoperti nei vari periodi della vita al calvario vissuto durante la malattia.