Via Fondo Favale: distrutta una edicola votiva. Scompare la nostra storia

Ha avuto una spiacevole sorpresa un appassionato fotografo molfettese che, nei giorni di festa, è solito passeggiare per le campagne per ritrarre scorci naturali dei nostri paesaggi.
Nicola Germinario infatti, mentre compiva una escursione in via Fondo Favale, lungo una stradina interna, che si trova sulla strada tra la Molfetta - Ruvo e la Molfetta - Corato, ha notato con grande stupore e dispiacere, i calcinacci e le pietre di una edicola votiva distrutta dedicata a Padre Pio, come testimoniano le foto da lui scattate.

La nicchia con la foto del Santo di Pietrelcina, a cui venivano accesi lumini, era affidata alla devozione popolare dei contadini o dei frequentatori delle campagne circostanti. Risaliva al 1950 e fu fatta erigere dalla comunità dei braccianti nell'agro molfettese, quando era vescovo Achille Salvucci, come si legge da un pezzo lapideo, rimasto integro dopo la devastazione.

Molte prime erano le nicchie, con le loro immagini, statuine e crocifissi, erette a devozione popolare ubicate nel centro storico e nelle campagne ed erano espressione di una certa fede e religiosità.
Esse inoltre, essendo illuminate con lampade ad olio servivano ad incutere paura ai malviventi che si aggiravano per le strade deserte e nel contempo, rischiaravano fiocamente l'oscurità. Con il tempo molte sono scomparse per incuria o atti di vandalismo.

Con la demolizione di questa ulteriore edicola votiva, Molfetta perde un'altra testimonianza importante del suo passato e del suo patrimonio rurale.