Cronaca
Discarica abusiva di materiale ferroso, area parzialmente dissequestrata
Il giudice Rossella Volpe ha accolto le argomentazioni difensive, ritenendo «ingiustificato il sequestro totale del bene»
Molfetta - sabato 19 ottobre 2019
18.02
L'istanza presentata dalla presunta persona offesa, titolare della ditta conduttrice dell'immobile, è stata accolta favorevolmente dal giudice che guida l'istruttoria dibattimentale sulla discarica abusiva di materiali ferrosi scoperta e sequestrata dalla Guardia Costiera in località san Giacomo, a Molfetta.
Con riferimento al sequestro preventivo operato dalla Capitaneria di Porto di un'area di circa 1.800 metri quadrati, nella quale erano stati accatastati anche vecchi elettrodomestici da cucina, lavatrici, e perfino una colonnina per distributore carburanti fuori uso, il giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Trani, Rossella Volpe, in accoglimento dell'istanza dell'avvocato Michele Salvemini, ha disposto il parziale dissequestro del bene.
Il magistrato, infatti, ha ritenuto fondate le argomentazioni difensive secondo cui il perimetro in cui insiste l'accumulo di rifiuti di materiale ferroso è una porzione circoscritta (la discarica, infatti, occupava una volumetria di circa 330 metri cubi, nda) di una più vasta area «che - spiega il legale difensore - risulta regolarmente sub affittata dalla ditta conduttrice dell'immobile completamente estranea all'accumulo dei rottami».
Aderendo alla tesi difensiva, dunque, il giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Trani ha ritenuto «ingiustificato il sequestro totale del bene» ed ha ridimensionato la cautela reale limitatamente allo spazio utilizzato per l'accumulo ferroso.
Con riferimento al sequestro preventivo operato dalla Capitaneria di Porto di un'area di circa 1.800 metri quadrati, nella quale erano stati accatastati anche vecchi elettrodomestici da cucina, lavatrici, e perfino una colonnina per distributore carburanti fuori uso, il giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Trani, Rossella Volpe, in accoglimento dell'istanza dell'avvocato Michele Salvemini, ha disposto il parziale dissequestro del bene.
Il magistrato, infatti, ha ritenuto fondate le argomentazioni difensive secondo cui il perimetro in cui insiste l'accumulo di rifiuti di materiale ferroso è una porzione circoscritta (la discarica, infatti, occupava una volumetria di circa 330 metri cubi, nda) di una più vasta area «che - spiega il legale difensore - risulta regolarmente sub affittata dalla ditta conduttrice dell'immobile completamente estranea all'accumulo dei rottami».
Aderendo alla tesi difensiva, dunque, il giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Trani ha ritenuto «ingiustificato il sequestro totale del bene» ed ha ridimensionato la cautela reale limitatamente allo spazio utilizzato per l'accumulo ferroso.