Cronaca
Disastro Norman Atlantic: «Sottovalutati rischi». A bordo diversi molfettesi
La Procura di Bari sta per chiudere le indagini. Tre anni fa furono giorni di angoscia e paura per tutta Molfetta
Molfetta - venerdì 29 dicembre 2017
9.59
Nel manuale SMS (Safety Management System, cioè il Sistema di gestione della sicurezza) del traghetto Norman Atlantic mancava una valutazione sul rischio specifico di incendio legato ai motori accesi dei camion presenti a bordo.
È una delle conclusione alle quali giungono gli uomini della Capitaneria di Porto di Bari che, su delega della Procura, hanno svolto gli accertamenti sul naufragio avvenuto il 28 dicembre 2014 al largo delle coste albanesi dopo un incendio scoppiato a bordo, in cui persero la vita 12 persone (e altre 19 sono considerate disperse) dei 519 passeggeri. I feriti furono 64.
A tre anni esatti dal naufragio è stata depositata l'informativa finale e la Procura di Bari si appresta ora a chiudere le indagini. Agli attuali 18 indagati (due società e 16 persone fisiche) potrebbero aggiungersene altri e per nuovi reati.
Come si ricorderà sul traghetto c'erano Angelo De Candia, nostromo, Antonio Gadaleta, elettricista, Michele Lazzizzera, direttore di macchina, Angelo Tommaso Paniscotti, giovane di macchina, Luigi Andriani e Onofrio Fornari, tutti originari di Molfetta.
La città visse ore di angoscia prima di sapere che erano tutti in salvo.
«Se volete conoscere un eroe vi presento mio padre», affermò Tania De Candia, figlia di Angelo, dopo aver riabbracciato il genitore.
È una delle conclusione alle quali giungono gli uomini della Capitaneria di Porto di Bari che, su delega della Procura, hanno svolto gli accertamenti sul naufragio avvenuto il 28 dicembre 2014 al largo delle coste albanesi dopo un incendio scoppiato a bordo, in cui persero la vita 12 persone (e altre 19 sono considerate disperse) dei 519 passeggeri. I feriti furono 64.
A tre anni esatti dal naufragio è stata depositata l'informativa finale e la Procura di Bari si appresta ora a chiudere le indagini. Agli attuali 18 indagati (due società e 16 persone fisiche) potrebbero aggiungersene altri e per nuovi reati.
Come si ricorderà sul traghetto c'erano Angelo De Candia, nostromo, Antonio Gadaleta, elettricista, Michele Lazzizzera, direttore di macchina, Angelo Tommaso Paniscotti, giovane di macchina, Luigi Andriani e Onofrio Fornari, tutti originari di Molfetta.
La città visse ore di angoscia prima di sapere che erano tutti in salvo.
«Se volete conoscere un eroe vi presento mio padre», affermò Tania De Candia, figlia di Angelo, dopo aver riabbracciato il genitore.