«Differenziata? Regione faccia suo dovere e realizzi impianti»

«Invitare a fare la raccolta differenziata senza impianti di compostaggio è come raccontare una bella favola senza il lieto fine». Lo dichiara il presidente del gruppo dei Conservatori e Riformisti, Ignazio Zullo, che commenta la raccolta "porta a porta", avviata in alcuni centri, tra cui Molfetta, e rinviata in altri.

«È quello che da sempre sta facendo il centrosinistra che governa la nostra Regione - afferma Zullo - che in assenza di una vera programmazione fa indire agli ARO (Ambito Raccolta Ottimali) gare uniche per far partire od ottimizzare, appunto, la raccolta differenziata da parte dei cittadini con la raccolta "porta a porta", ma in assenza degli impianti di compostaggio l'unico risultato è che nelle case dei pugliesi ad aumentare sono non solo i secchi della spazzatura ma anche le tasse per la raccolta dei rifiuti».

Il Consigliere rincara la dose: «In questo modo anche per i cittadini virtuosi - i diligenti che studiano prima e poi differenziano i propri rifiuti in base alla loro caratterizzazione - non solo non ci saranno sconti per aver contribuito a tenere sano l'ambiente e aver partecipato al riciclo dei materiali, ma un'ecotassa da pagare. Eppure in questi anni come forza di opposizione abbiamo più volte presentato emendamenti perché in Puglia si costruissero impianti sia pubblici sia privati, nella convinzione che la concorrenza fra pubblico e privato (sotto il controllo della Regione) avrebbe anche potuto calmierare i prezzi che si sarebbero riversati con relativi benefici sui cittadini con una tassazione più bassa».

A quanto riferisce Zullo, l'opposizione in Consiglio Regionale intende riproporre la questione avanzando «una proposta di legge per disciplinare la realizzazione o l'utilizzo di impianti pubblici e privati in un sistema di accreditamento che parta da una valutazione del fabbisogno e si fondi su requisiti impiantistici e su tariffe predeterminate dalla regione oltreché su un sistema di controllo puntuale e inflessibile».