Cultura, Eventi e Spettacolo
Didattica alternativa, Francesco Tammacco protagonista nel corto di Michele Pinto
L'opera del regista ruvese riguarda la metodologia del Globalismo Affettivo
Molfetta - venerdì 28 ottobre 2022
11.05
Dopo mesi di lavoro e di attesa a causa della pandemia, è pronto l'ambizioso progetto cinematografico diretto dal pluripremiato regista ruvese Michele Pinto che porterà sugli schermi l'innovativa metodologia didattica del Globalismo Affettivo.
Le riprese della fiction si sono svolte ad Altamura, all'interno dell'Istituto Comprensivo Statale "San Giovanni Bosco-Tommaso Fiore". A vestire i panni del professor Vito De Lillo, protagonista di questo racconto di innovazione didattica, l'attore molfettese Francesco Tammacco. La sceneggiatura del progetto filmico è stata scritta da Raffaele Tedeschi mentre la direzione della fotografia è affidata a Diego Magrone. Fotografo di scena, il professionista Enzo Paparella.
Le originali specificità metodologico-didattiche e la storia del metodo didattico di avvio alla letto-scrittura, ideato e brevettato da Vito De Lillo, saranno infatti raccontate in un mediometraggio. Il prodotto audiovisivo, avviato nell'ultimo anno scolastico 2021/2022 e denominato "La casa delle Letterine", è promosso dall'Istituto Comprensivo Statale "San Giovanni Bosco-Tommaso Fiore" di Altamura, con il patrocinio economico del Dipartimento Sviluppo Economico, Innovazione, Istruzione-Formazione e Lavoro della Regione Puglia.
Originario di Bari, dopo un breve periodo d'insegnamento nel Veneto, il ricercatore Vito De Lillo ritorna nella sua città dove, sin dal 1983, ha insegnato al XXV Circolo Didattico "Don Milani", sperimentando l'uso delle nuove tecnologie nella didattica e mettendo a punto un processo di apprendimento che potesse esser vissuto dai bambini non come uno sforzo ma come uno svago. Proprio in virtù della sua attitudine alla ricerca nell'ambito della lingua italiana, guidato da un'attenta osservazione dei suoi discenti, nel corso degli anni di insegnamento il prof. De Lillo inizia a testare e perfezionare un nuovo metodo didattico di letto-scrittura, ovvero di avvio alla lettura e alla scrittura di grande impatto emotivo e sicura efficacia, che assume il nome di "Globalismo Affettivo", a cui giunge negli anni '90.
Il metodo, ampiamente diffuso grazie anche all'assidua collaborazione di Vincenzo Borracci, e sperimentato in centinaia di scuole su tutto il territorio nazionale, negli anni ha ottenuto lodevoli e rinomati apprezzamenti da parte di importanti enti ed istituzioni che operano nel campo dell'educazione e della formazione a livello didattico e scientifico. Ne sono un esempio, per citarne alcuni, i riconoscimenti da parte dell'Università degli Studi "Aldo Moro", dell'Unità Operativa Complessa di Neuropsichiatria Infantile del Policlinico di Bari, della Federazione Italiana Scuole Materne, dell'Istituto per la Ricerca Accademica e Sociale ed Educativa, dell'ANPE (Associazione Nazionale Pedagogisti) e da un Centro di Neuro Psichiatria di New York.
A supervisionare i lavori la Dirigente scolastica, la professoressa Eufemia Patella, l'aspetto amministrativo è stato affidato ad Anna Perloco mentre quello pedagogico è stato curato dalla professoressa Luisa Verdoscia, già ex Dirigente scolastico della Scuola dell'infanzia e primaria "Don Milani" di Bari, istituto in cui De Lillo ha brevettato il metodo. A coordinare la collaborazione dei docenti nelle attività laboratoriali l'insegnante Maria Pina Franco.
Questo è il link del trailer: https://youtu.be/0vcbdgvNcqg.
Le riprese della fiction si sono svolte ad Altamura, all'interno dell'Istituto Comprensivo Statale "San Giovanni Bosco-Tommaso Fiore". A vestire i panni del professor Vito De Lillo, protagonista di questo racconto di innovazione didattica, l'attore molfettese Francesco Tammacco. La sceneggiatura del progetto filmico è stata scritta da Raffaele Tedeschi mentre la direzione della fotografia è affidata a Diego Magrone. Fotografo di scena, il professionista Enzo Paparella.
Le originali specificità metodologico-didattiche e la storia del metodo didattico di avvio alla letto-scrittura, ideato e brevettato da Vito De Lillo, saranno infatti raccontate in un mediometraggio. Il prodotto audiovisivo, avviato nell'ultimo anno scolastico 2021/2022 e denominato "La casa delle Letterine", è promosso dall'Istituto Comprensivo Statale "San Giovanni Bosco-Tommaso Fiore" di Altamura, con il patrocinio economico del Dipartimento Sviluppo Economico, Innovazione, Istruzione-Formazione e Lavoro della Regione Puglia.
Originario di Bari, dopo un breve periodo d'insegnamento nel Veneto, il ricercatore Vito De Lillo ritorna nella sua città dove, sin dal 1983, ha insegnato al XXV Circolo Didattico "Don Milani", sperimentando l'uso delle nuove tecnologie nella didattica e mettendo a punto un processo di apprendimento che potesse esser vissuto dai bambini non come uno sforzo ma come uno svago. Proprio in virtù della sua attitudine alla ricerca nell'ambito della lingua italiana, guidato da un'attenta osservazione dei suoi discenti, nel corso degli anni di insegnamento il prof. De Lillo inizia a testare e perfezionare un nuovo metodo didattico di letto-scrittura, ovvero di avvio alla lettura e alla scrittura di grande impatto emotivo e sicura efficacia, che assume il nome di "Globalismo Affettivo", a cui giunge negli anni '90.
Il metodo, ampiamente diffuso grazie anche all'assidua collaborazione di Vincenzo Borracci, e sperimentato in centinaia di scuole su tutto il territorio nazionale, negli anni ha ottenuto lodevoli e rinomati apprezzamenti da parte di importanti enti ed istituzioni che operano nel campo dell'educazione e della formazione a livello didattico e scientifico. Ne sono un esempio, per citarne alcuni, i riconoscimenti da parte dell'Università degli Studi "Aldo Moro", dell'Unità Operativa Complessa di Neuropsichiatria Infantile del Policlinico di Bari, della Federazione Italiana Scuole Materne, dell'Istituto per la Ricerca Accademica e Sociale ed Educativa, dell'ANPE (Associazione Nazionale Pedagogisti) e da un Centro di Neuro Psichiatria di New York.
A supervisionare i lavori la Dirigente scolastica, la professoressa Eufemia Patella, l'aspetto amministrativo è stato affidato ad Anna Perloco mentre quello pedagogico è stato curato dalla professoressa Luisa Verdoscia, già ex Dirigente scolastico della Scuola dell'infanzia e primaria "Don Milani" di Bari, istituto in cui De Lillo ha brevettato il metodo. A coordinare la collaborazione dei docenti nelle attività laboratoriali l'insegnante Maria Pina Franco.
Questo è il link del trailer: https://youtu.be/0vcbdgvNcqg.