Politica
“Democrazia è cambiamento” costituito il gruppo autonomo da consiglieri di maggioranza
Annalisa Altomare: «è una posizione di equidistanza dalla maggioranza e dall’opposizione»
Molfetta - venerdì 6 novembre 2015
17.43
Annalisa Altomare, Lia De Ceglia e Sergio De Pinto sono i tre consiglieri comunali che hanno costituito un gruppo autonomo: "Democrazia è cambiamento".
La loro posizione all'interno della massima assise cittadina, come hanno spiegato nel corso di un incontro di presentazione del gruppo, «è di equidistanza dalla maggioranza e dall'opposizione, nel senso che valuteremo nel merito i provvedimenti che saranno proposti, utilizzando tutti gli strumenti statutari per esprimere le nostre idee ed offrirle a chi governa senza remore».
E' Annalisa Altomare a fare un excursus politico-amministrativo di questi due anni e mezzo di governo Natalicchio, che a suo dire non hanno portato a costruire dei progetti concreti per la città, sostiene che si fanno dei provvedimenti ma non si tiene conto di tutti gli interventi propedeutici o successivi per quel determinato provvedimento. Spazia in tutti gli ambiti partendo dal porto, passando per il piano regolatore, le opere di mitigazione, la sanità, sino ad arrivare ai servizi sociali e alla sicurezza.
Quello che occorre a Molfetta accanto alla programmazione, secondo Annalisa Altomare e i due consiglieri di "Democrazia è cambiamento", è quello della concretezza e cercare di non perdere i finanziamenti già acquisiti.
Il consigliere comunale aveva già espresso le proprie perplessità in altre occasioni, parola d'ordine della serata è: «coerenza di fronte a se stessi e al proprio elettorato. C'è bisogno di gettare un sasso in questa acqua particolarmente cheta».
Infatti, sette consigli comunali in 10 mesi, 49 provvedimenti deliberati dal consiglio sono pochi, sembra quasi, ha detto Annalisa Altomare che «il consiglio comunale è un'appendice fastidiosa di questa amministrazione».
A domanda precisa uscite dalla maggioranza? Annalisa Altomare sottolinea che «non siamo organici all'amministrazione, non ci sentiamo vincolati da doveri di obbedienza. Non vogliamo fare opposizione preconcetta, valuteremo di volta in volta il singolo provvedimento. Non facciamo i soldatini di nessuno». Ed aggiunge: «siamo stati eletti sulla base per un obiettivo concreto, non entriamo né in balletti né in pregiudizi, ma una sfida sui problemi e su questi che ci dobbiamo misurare».
Appartenenza o meno al Pd stigmatizza: «noi stiamo nella linea di Renzi e di Emiliano. Se poi si tratta di indossare la casacca, noi ne usiamo una biancorossa, che è la casacca della città di Molfetta per l'impegno che abbiamo con il nostro elettorato. Il nostro obiettivo è porci all'ascolto della città».
Con questa presa chiara e decisa di tre consiglieri comunali, l'amministrazione non rischia di cadere, in quanto i numeri sono ancora dalla sua parte, ma di essere messa in difficoltà su qualche provvedimento questo sì. Ora bisognerà vedere quello che accadrà nel prossimo consiglio comunale.
La loro posizione all'interno della massima assise cittadina, come hanno spiegato nel corso di un incontro di presentazione del gruppo, «è di equidistanza dalla maggioranza e dall'opposizione, nel senso che valuteremo nel merito i provvedimenti che saranno proposti, utilizzando tutti gli strumenti statutari per esprimere le nostre idee ed offrirle a chi governa senza remore».
E' Annalisa Altomare a fare un excursus politico-amministrativo di questi due anni e mezzo di governo Natalicchio, che a suo dire non hanno portato a costruire dei progetti concreti per la città, sostiene che si fanno dei provvedimenti ma non si tiene conto di tutti gli interventi propedeutici o successivi per quel determinato provvedimento. Spazia in tutti gli ambiti partendo dal porto, passando per il piano regolatore, le opere di mitigazione, la sanità, sino ad arrivare ai servizi sociali e alla sicurezza.
Quello che occorre a Molfetta accanto alla programmazione, secondo Annalisa Altomare e i due consiglieri di "Democrazia è cambiamento", è quello della concretezza e cercare di non perdere i finanziamenti già acquisiti.
Il consigliere comunale aveva già espresso le proprie perplessità in altre occasioni, parola d'ordine della serata è: «coerenza di fronte a se stessi e al proprio elettorato. C'è bisogno di gettare un sasso in questa acqua particolarmente cheta».
Infatti, sette consigli comunali in 10 mesi, 49 provvedimenti deliberati dal consiglio sono pochi, sembra quasi, ha detto Annalisa Altomare che «il consiglio comunale è un'appendice fastidiosa di questa amministrazione».
A domanda precisa uscite dalla maggioranza? Annalisa Altomare sottolinea che «non siamo organici all'amministrazione, non ci sentiamo vincolati da doveri di obbedienza. Non vogliamo fare opposizione preconcetta, valuteremo di volta in volta il singolo provvedimento. Non facciamo i soldatini di nessuno». Ed aggiunge: «siamo stati eletti sulla base per un obiettivo concreto, non entriamo né in balletti né in pregiudizi, ma una sfida sui problemi e su questi che ci dobbiamo misurare».
Appartenenza o meno al Pd stigmatizza: «noi stiamo nella linea di Renzi e di Emiliano. Se poi si tratta di indossare la casacca, noi ne usiamo una biancorossa, che è la casacca della città di Molfetta per l'impegno che abbiamo con il nostro elettorato. Il nostro obiettivo è porci all'ascolto della città».
Con questa presa chiara e decisa di tre consiglieri comunali, l'amministrazione non rischia di cadere, in quanto i numeri sono ancora dalla sua parte, ma di essere messa in difficoltà su qualche provvedimento questo sì. Ora bisognerà vedere quello che accadrà nel prossimo consiglio comunale.