Degrado in piazza San Michele: protocollata interpellanza da Infante
Il suo commento: «Questa zona di Molfetta sembra destinata all'abbandono»
Molfetta - venerdì 20 settembre 2024
10.02
Il consigliere comunale Giovanni Infante ha comunicato di aver protocollato un'interpellanza consiliare in merito alla situazione in cui versa piazza San Michele a Molfetta. A seguire la sua nota:
"Continuano a pervenire al sottoscritto da parte di residenti, segnalazioni circa le condizioni di degrado complessivo, in cui versa piazza San Michele. Un degrado ben documentato dalle foto che allego. Segnalazioni che in alcune circostanze hanno richiesto da parte del sottoscritto, il sollecito alla presidente dell'ASM Adele Claudio .Questi interventi hanno sanato sul momento singole situazioni, senza che fungessero da pungolo per una programmazione consolidata nel tempo per garantire la vivibilità, l'igiene e la cura sotto tutti i punti di vista, della zona in questione".
"Gli abitanti di Piazza San Michele (piazza storica più nota come "U Paddoene") , lamentano la presenza da anni di scritte oscene sulle pareti dei palazzi circostanti che amplificano il senso di squallore del circondario. Ogni angolo è maleodorante e malsano per deiezioni animali e non solo. Il passaggio degli operatori dell''ASM avviene costantemente solo per il porta a porta mentre lo spazzamento della piazza avviene occasionalmente e senza alcuna programmazione".
"Non vi sarebbe inoltre mai, l'intervento di autobotti per lavare la pavimentazione della piazza nei mesi estivi e di conseguenza la "chianca" che pavimenta la piazza appare lercia e piena di erbacce. I cittadini lamentano inoltre il mal funzionamento della fontana pubblica e non è chiaro se la telecamera posizionata al centro della piazza sia effettivamente collegata al sistema di monitoraggio predisposto dalla Polizia locale. Una piazza quindi, che appare sottratta a qualsiasi controllo e cura e che riteniamo, necessiterebbe di un intervento importante di riqualificazione e rigenerazione urbana".
"Alla luce di quanto riportato, si chiede all'assessore alla Urbanistica, ai responsabili dell'ASM, quali sono le misure da attuare per restituire in tempi brevi alla cittadinanza, almeno una fruizione decente di quello spazio urbano. La zona, del resto, come altre che sorgono nel vecchio centro ottocentesco, ormai risentono del fenomeno di spostamento di una buona quota di popolazione verso la nuova periferica. Ed appaiono sempre più marginali rispetto al tessuto urbano".
"Chiediamo, anche, alla luce di quanto esposto, se l'amministrazione ritenga necessario attivarsi per reperire fondi europei, nazionali, regionali, per un progetto complessivo che possa riqualificare la piazza ed, a cascata, le zone limitrofe. Al momento, infatti, anche per le tendenze demografiche, questa zona di Molfetta sembra destinata, in assenza di scelte concrete di tipo urbanistico, al degrado ed all'abbandono, con una perdita di vivibilità e di spazi sociali fruibili dai residenti, ma anche, ad una perdita economica per chi, proprietario di immobili o di attività commerciali, vede progressivamente ridurre il valore di questi beni ed attività".
"Auspicando celeri riscontri alle domande, si richiede risposta scritta e orale in Consiglio Comunale e che la presente venga inserita all'o.d.g. nella prima seduta consiliare utile".
"Continuano a pervenire al sottoscritto da parte di residenti, segnalazioni circa le condizioni di degrado complessivo, in cui versa piazza San Michele. Un degrado ben documentato dalle foto che allego. Segnalazioni che in alcune circostanze hanno richiesto da parte del sottoscritto, il sollecito alla presidente dell'ASM Adele Claudio .Questi interventi hanno sanato sul momento singole situazioni, senza che fungessero da pungolo per una programmazione consolidata nel tempo per garantire la vivibilità, l'igiene e la cura sotto tutti i punti di vista, della zona in questione".
"Gli abitanti di Piazza San Michele (piazza storica più nota come "U Paddoene") , lamentano la presenza da anni di scritte oscene sulle pareti dei palazzi circostanti che amplificano il senso di squallore del circondario. Ogni angolo è maleodorante e malsano per deiezioni animali e non solo. Il passaggio degli operatori dell''ASM avviene costantemente solo per il porta a porta mentre lo spazzamento della piazza avviene occasionalmente e senza alcuna programmazione".
"Non vi sarebbe inoltre mai, l'intervento di autobotti per lavare la pavimentazione della piazza nei mesi estivi e di conseguenza la "chianca" che pavimenta la piazza appare lercia e piena di erbacce. I cittadini lamentano inoltre il mal funzionamento della fontana pubblica e non è chiaro se la telecamera posizionata al centro della piazza sia effettivamente collegata al sistema di monitoraggio predisposto dalla Polizia locale. Una piazza quindi, che appare sottratta a qualsiasi controllo e cura e che riteniamo, necessiterebbe di un intervento importante di riqualificazione e rigenerazione urbana".
"Alla luce di quanto riportato, si chiede all'assessore alla Urbanistica, ai responsabili dell'ASM, quali sono le misure da attuare per restituire in tempi brevi alla cittadinanza, almeno una fruizione decente di quello spazio urbano. La zona, del resto, come altre che sorgono nel vecchio centro ottocentesco, ormai risentono del fenomeno di spostamento di una buona quota di popolazione verso la nuova periferica. Ed appaiono sempre più marginali rispetto al tessuto urbano".
"Chiediamo, anche, alla luce di quanto esposto, se l'amministrazione ritenga necessario attivarsi per reperire fondi europei, nazionali, regionali, per un progetto complessivo che possa riqualificare la piazza ed, a cascata, le zone limitrofe. Al momento, infatti, anche per le tendenze demografiche, questa zona di Molfetta sembra destinata, in assenza di scelte concrete di tipo urbanistico, al degrado ed all'abbandono, con una perdita di vivibilità e di spazi sociali fruibili dai residenti, ma anche, ad una perdita economica per chi, proprietario di immobili o di attività commerciali, vede progressivamente ridurre il valore di questi beni ed attività".
"Auspicando celeri riscontri alle domande, si richiede risposta scritta e orale in Consiglio Comunale e che la presente venga inserita all'o.d.g. nella prima seduta consiliare utile".