Vita di città
Defibrillatore telecontrollato, mons. Cornacchia: «L'augurio è che non sia deturpato»
Questa mattina la benedizione del vescovo del nuovo dispositivo installato su corso Dante
Molfetta - venerdì 22 marzo 2024
13.45
È stato inaugurato oggi a Molfetta, su corso Dante, nei pressi della chiesa di "Santa Maria consolatrice degli afflitti" (Il Purgatorio), un defibrillatore telecontrollato h24, che rappresenta un passo in avanti per Molfetta, ora sulla strada per essere sempre meglio cardioprotetta. Il dispositivo è stato donato da Girolamo Caputi, presidente dell' Oleificio cooperativo Terra di Olivi.
A benedire il dispositivo mons. Domenico Cornacchia, vescovo della diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi.
Queste le parole del vescovo. «Sono contento di aver potuto benedire questo defibrillatore come quello di Giovinazzo. Mi auguro che non sia in alcun modo deturpato da alcuno. Ringrazio la generosità dell'arciconfraternita rappresentata da Girolamo Caputi, nuovo priore, e dalla sua nuova amministrazione».
Alla cerimonia di stamane presenti anche altre personalità, tra cui l'account manager della società Nihon Kohden, Antonio Forte, che ha curato la collocazione del defibrillatore. «Questa è una postazione telecontrollata che, differentemente dalle altre ad accesso pubblico, ha la possibilità di essere seguita da remoto, quindi è possibile verificarne l'efficienza, la sicurezza ed eventuali guasti, utilizzi o manomissioni, che saranno segnalati tramite messaggio. È quindi possibile anche monitorarne lo stato di carica, ed evitare dunque che sia inutilizzabile quando necessario. Il defibrillatore è geolocalizzato, quindi è possibile rilevarne ovunque la posizione, specialmente in caso di furto».
È intervenuto anche il referente del Progetto Assistenza, Ignazio de Iudicibus. «Questo è il primo progetto ad accesso pubblico con defibrillatore telecontrollato a Molfetta, che si aggiunge al progetto "Cuore Nostro" ed agli altri 25 defibrillatori già presenti su suolo molfettese. La città punta ad essere cardio-protetta, ma per definirsi tale deve essere disposta di un defibrillatore ogni 100 metri. Al momento la zona di Corso Dante e del borgo sono adeguatamente coperte. La presenza dei defibrillatori già presenti in città e di questo appena collocato permette maggiore sicurezza, in quanto data la sua alta efficienza il dispositivo è utilizzabile sempre. Oltre al collocamento dei defibrillatori, è rilevante e necessaria un'adeguata preparazione: abbiamo appena terminato, grazie all'amministrazione comunale, la formazione di ben 500 persone, dal 2019, e quindi spinto in avanti il progetto di cardio-protezione, col fine di diminuire il numero delle vittime per arresto cardiocircolatorio».
Si è espressa durante la cerimonia anche l'assessore alle Città Sane, Caterina Roselli. «L'amministrazione comunale ha molto a cuore Molfetta. Questo nuovo defibrillatore è davvero al servizio di tutti: non è necessario che sia utilizzato solo da medici o operatori sanitari, ma è sufficiente che sia adoperato da cittadini adeguatamente formati e consapevoli di come utilizzarlo correttamente, così che siano d'aiuto in caso d'emergenza».
Si tratta di uno step decisivo che fa ben sperare per il futuro.
A benedire il dispositivo mons. Domenico Cornacchia, vescovo della diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi.
Queste le parole del vescovo. «Sono contento di aver potuto benedire questo defibrillatore come quello di Giovinazzo. Mi auguro che non sia in alcun modo deturpato da alcuno. Ringrazio la generosità dell'arciconfraternita rappresentata da Girolamo Caputi, nuovo priore, e dalla sua nuova amministrazione».
Alla cerimonia di stamane presenti anche altre personalità, tra cui l'account manager della società Nihon Kohden, Antonio Forte, che ha curato la collocazione del defibrillatore. «Questa è una postazione telecontrollata che, differentemente dalle altre ad accesso pubblico, ha la possibilità di essere seguita da remoto, quindi è possibile verificarne l'efficienza, la sicurezza ed eventuali guasti, utilizzi o manomissioni, che saranno segnalati tramite messaggio. È quindi possibile anche monitorarne lo stato di carica, ed evitare dunque che sia inutilizzabile quando necessario. Il defibrillatore è geolocalizzato, quindi è possibile rilevarne ovunque la posizione, specialmente in caso di furto».
È intervenuto anche il referente del Progetto Assistenza, Ignazio de Iudicibus. «Questo è il primo progetto ad accesso pubblico con defibrillatore telecontrollato a Molfetta, che si aggiunge al progetto "Cuore Nostro" ed agli altri 25 defibrillatori già presenti su suolo molfettese. La città punta ad essere cardio-protetta, ma per definirsi tale deve essere disposta di un defibrillatore ogni 100 metri. Al momento la zona di Corso Dante e del borgo sono adeguatamente coperte. La presenza dei defibrillatori già presenti in città e di questo appena collocato permette maggiore sicurezza, in quanto data la sua alta efficienza il dispositivo è utilizzabile sempre. Oltre al collocamento dei defibrillatori, è rilevante e necessaria un'adeguata preparazione: abbiamo appena terminato, grazie all'amministrazione comunale, la formazione di ben 500 persone, dal 2019, e quindi spinto in avanti il progetto di cardio-protezione, col fine di diminuire il numero delle vittime per arresto cardiocircolatorio».
Si è espressa durante la cerimonia anche l'assessore alle Città Sane, Caterina Roselli. «L'amministrazione comunale ha molto a cuore Molfetta. Questo nuovo defibrillatore è davvero al servizio di tutti: non è necessario che sia utilizzato solo da medici o operatori sanitari, ma è sufficiente che sia adoperato da cittadini adeguatamente formati e consapevoli di come utilizzarlo correttamente, così che siano d'aiuto in caso d'emergenza».
Si tratta di uno step decisivo che fa ben sperare per il futuro.