Politica
De Nicolo usa il bastone e la carota con e per il centrosinistra
Il segretario del Pd: confermo la mia disponibilità a farmi da parte
Molfetta - mercoledì 22 luglio 2015
09.40
Sul piatto della bilancia, durante l'Assemblea cittadina del Pd, c'era il futuro politico-amministrativo dell'amministrazione del sindaco dimissionario Paola Natalicchio da un lato, e l'eventuale dietrofront da segretario del Partito Democratico Piero de Nicolo dall'altro. Assemblea che altro non è che una "risposta" nella sede del Circolo del Pd, a poche ore dalla conferenza stampa del sindaco. Il tutto sotto lo sguardo del segretario provinciale Ubaldo Pagano e dell'intera segreteria provinciale a sostegno della dirigenza cittadina del Pd.
"Questo grande partito – ha esordito il segretario de Nicolo - in sole 7 ore è riuscito a ricompattarsi per questo simbolo. Il nostro simbolo, quello del Partito Democratico".
"Sicuramente molti di voi si aspettano un mio show, ma non ci sarà nessun bagno di sangue", afferma da subito de Nicolo. "Voglio cominciare col dire - dichiara de Nicolo - che anche noi abbiamo contributo ad eleggere questa amministrazione. Così come voglio ricordare che una buona azione di governo deve basarsi sulla collegialità".
Poi lo sfogo da parte del segretario dei dem: "il sindaco Natalicchio, in una discussione generale ha parlato di temi riguardanti singoli consiglieri (la Grasta, Patimo, Altomare) a cui va la mia solidarietà". "Anche noi abbiamo le carte, i documenti - aggiunge - ma per una questione di responsabilità non li tireremo fuori".
"Alcuni passaggi dell'intervento del sindaco – ha aggiunto Piero de Nicolo - nella serata di ieri, mi hanno riguardato personalmente. Ma dalla notte dei tempi ogni partito si sceglie i dirigenti e il segretario che vuole, soprattutto se per mezzo di un Congresso e quindi democraticamente". "Qui non ci sono stati i 60 provvedimenti – spiega ancora il segretario -, di espulsione. Qui non è stato espulso nessuno. Non gli abbiamo cacciati, si sono allontanati volontariamente".
"Noi non siamo quelli dell'ostracismo - ha tuonato concludendo il suo intervento de Nicolo - quelli della pulizia etnica. Noi siamo quelli che hanno fatto vincere il sindaco Paola Natalicchio e nella serata di ieri siamo stati male, veramente male". "Io - ha aggiunto - confermo la mia disponibilità, ove il partito ritenga che io possa essere un ostacolo, a farmi da parte. Me lo può chiedere il Partito Democratico e non Paola Natalicchio".
"Le questioni di carattere personale non ci riguardano – ha affermato il segretario provinciale del Pd Ubaldo Pagano - Noi le amministrazioni comunali di centrosinistra lavoriamo per puntellarle e come dichiarato in un intervista al Tg3 nella giornata odierna, invito il sindaco a porre in essere un atto di responsabilità e riprendere a pieno le sue funzioni in virtù di quel patto siglato con la città nel 2013".
"Voglio esprimere la mia solidarietà – le parole di Erika Cormio - come membro della direzione regionale al mio partito, alla mia comunità, al mio segretario eletto democraticamente. Il Pd è un grande partito, una grande comunità, con una grande storia. Soprattutto nei momenti più delicati questo partito si è ricompattato in massa e questa sera stiamo esprimendo il nostro sostegno a questa amministrazione".
"Io non sono venuto - conclude Pagano - qui a dettare la linea per le epurazioni di partito. Qui non è stato cacciato nessuno. Qui non stiamo destrutturando nessuna rivoluzione copernicana avviata due anni fa. In questi giorni ho visto e letto, discussioni sul metodo ma nulla nel merito".
"Io ero dietro la porta di Guglielmo Minervini - continua Pagano - a chiedergli di candidarsi col Partito Democratico. Non sono stato io ad andare in un altro partito. Sia chiaro! E non mi si venga a dire che il Congresso è stato vinto con le truppe cammellate di Piero de Nicolo, perché quelle tessere le ha firmate qualcun altro. Ci vogliano affibbiare la camicia del poltronari ma a noi le poltrone interessano poco".
"Questo grande partito – ha esordito il segretario de Nicolo - in sole 7 ore è riuscito a ricompattarsi per questo simbolo. Il nostro simbolo, quello del Partito Democratico".
"Sicuramente molti di voi si aspettano un mio show, ma non ci sarà nessun bagno di sangue", afferma da subito de Nicolo. "Voglio cominciare col dire - dichiara de Nicolo - che anche noi abbiamo contributo ad eleggere questa amministrazione. Così come voglio ricordare che una buona azione di governo deve basarsi sulla collegialità".
Poi lo sfogo da parte del segretario dei dem: "il sindaco Natalicchio, in una discussione generale ha parlato di temi riguardanti singoli consiglieri (la Grasta, Patimo, Altomare) a cui va la mia solidarietà". "Anche noi abbiamo le carte, i documenti - aggiunge - ma per una questione di responsabilità non li tireremo fuori".
"Alcuni passaggi dell'intervento del sindaco – ha aggiunto Piero de Nicolo - nella serata di ieri, mi hanno riguardato personalmente. Ma dalla notte dei tempi ogni partito si sceglie i dirigenti e il segretario che vuole, soprattutto se per mezzo di un Congresso e quindi democraticamente". "Qui non ci sono stati i 60 provvedimenti – spiega ancora il segretario -, di espulsione. Qui non è stato espulso nessuno. Non gli abbiamo cacciati, si sono allontanati volontariamente".
"Noi non siamo quelli dell'ostracismo - ha tuonato concludendo il suo intervento de Nicolo - quelli della pulizia etnica. Noi siamo quelli che hanno fatto vincere il sindaco Paola Natalicchio e nella serata di ieri siamo stati male, veramente male". "Io - ha aggiunto - confermo la mia disponibilità, ove il partito ritenga che io possa essere un ostacolo, a farmi da parte. Me lo può chiedere il Partito Democratico e non Paola Natalicchio".
"Le questioni di carattere personale non ci riguardano – ha affermato il segretario provinciale del Pd Ubaldo Pagano - Noi le amministrazioni comunali di centrosinistra lavoriamo per puntellarle e come dichiarato in un intervista al Tg3 nella giornata odierna, invito il sindaco a porre in essere un atto di responsabilità e riprendere a pieno le sue funzioni in virtù di quel patto siglato con la città nel 2013".
"Voglio esprimere la mia solidarietà – le parole di Erika Cormio - come membro della direzione regionale al mio partito, alla mia comunità, al mio segretario eletto democraticamente. Il Pd è un grande partito, una grande comunità, con una grande storia. Soprattutto nei momenti più delicati questo partito si è ricompattato in massa e questa sera stiamo esprimendo il nostro sostegno a questa amministrazione".
"Io non sono venuto - conclude Pagano - qui a dettare la linea per le epurazioni di partito. Qui non è stato cacciato nessuno. Qui non stiamo destrutturando nessuna rivoluzione copernicana avviata due anni fa. In questi giorni ho visto e letto, discussioni sul metodo ma nulla nel merito".
"Io ero dietro la porta di Guglielmo Minervini - continua Pagano - a chiedergli di candidarsi col Partito Democratico. Non sono stato io ad andare in un altro partito. Sia chiaro! E non mi si venga a dire che il Congresso è stato vinto con le truppe cammellate di Piero de Nicolo, perché quelle tessere le ha firmate qualcun altro. Ci vogliano affibbiare la camicia del poltronari ma a noi le poltrone interessano poco".