Cronaca
Davide Rana, ferito nella sparatoria del Bahia: «Momenti di totale caos»
L'intervista nella trasmissione "Le Iene" per ricordare quella drammatica serata
Molfetta - martedì 1 ottobre 2024
Giulio Golia de "Le Iene", nella puntata andata in onda su Italia1 domenica sera, ha cercato di fare chiarezza sulla sparatoria avvenuta nella discoteca del Bahia Beach: ha provato ad intervistare tutti i ragazzi feriti dai colpi di Michele Lavopa ma nessuno di loro si è reso disponibile a rilasciare dichiarazioni, soprattutto Eugenio Palermiti che ha allontanato lo staff della trasmissione televisiva.
L'unica eccezione vale per Davide Rana, ferito alla gamba destra da un proiettile sparato quella notte, ha accettato di mostrarsi alle telecamere. In casa, con i suoi genitori, ha risposto alle domande di Golia seppur mostrandosi ancora fortemente turbato dall'accaduto: «Ricordo davvero pochi dettagli di quella serata - ha raccontato - perché c'era la musica, c'era tanta gente e di punto in bianco ho solo avvertito la gamba bollente perché sono stato colpito».
«Trovo ingiusto morire in questo modo - ha aggiunto - e per questo mi dispiace moltissimo per Antonella. Io conoscevo tutto il suo gruppo perché sono ragazzi del mio stesso quartiere ma non ero andato alla serata con loro, ci siamo incontrati lì casualmente e in quel momento ci stavo parlando. Poi si è scatenato il caos così velocemente da non permettere di capire niente infatti non mi sono nemmeno reso conto subito di quanto accaduto alla ragazza che ha perso la vita».
«Sono stato fortunatissimo a salvarmi perché il proiettile per poco non mi ha intaccato muscoli o tendini. Lavopa? Non lo conoscevo, non l'avevo mai visto prima né mi ero reso conto di battute o offese nei minuti precedenti tra il suo gruppo e quello di Palermiti. Non sono abituato a vivere situazioni del genere nella mia vita quindi non ho ancora una spiegazione di quanto è accaduto» ha concluso.
L'unica eccezione vale per Davide Rana, ferito alla gamba destra da un proiettile sparato quella notte, ha accettato di mostrarsi alle telecamere. In casa, con i suoi genitori, ha risposto alle domande di Golia seppur mostrandosi ancora fortemente turbato dall'accaduto: «Ricordo davvero pochi dettagli di quella serata - ha raccontato - perché c'era la musica, c'era tanta gente e di punto in bianco ho solo avvertito la gamba bollente perché sono stato colpito».
«Trovo ingiusto morire in questo modo - ha aggiunto - e per questo mi dispiace moltissimo per Antonella. Io conoscevo tutto il suo gruppo perché sono ragazzi del mio stesso quartiere ma non ero andato alla serata con loro, ci siamo incontrati lì casualmente e in quel momento ci stavo parlando. Poi si è scatenato il caos così velocemente da non permettere di capire niente infatti non mi sono nemmeno reso conto subito di quanto accaduto alla ragazza che ha perso la vita».
«Sono stato fortunatissimo a salvarmi perché il proiettile per poco non mi ha intaccato muscoli o tendini. Lavopa? Non lo conoscevo, non l'avevo mai visto prima né mi ero reso conto di battute o offese nei minuti precedenti tra il suo gruppo e quello di Palermiti. Non sono abituato a vivere situazioni del genere nella mia vita quindi non ho ancora una spiegazione di quanto è accaduto» ha concluso.