Cultura, Eventi e Spettacolo
Daniele Silvestri, un vero acrobata della musica a Molfetta
Grande ospite della serata Caparezza per il duetto de "La guerra del sale" e non solo
Molfetta - sabato 20 agosto 2016
2.33
Ha da pochissimo spento le sue prime 48 candeline festeggiando proprio in Puglia, ma l'energia e il carisma sono quelli di sempre, quelli a cui ha abituato i suoi fan che in tantissimi si sono riversati su Banchina San Domenico per la data molfettese del tour estivo 2016 "Acrobati", promossa dalla Fondazione Valente.
Un anno sicuramente intenso per Daniele Silvestri: dopo la pubblicazione proprio dell'album "Acrobati" a febbraio – definito dallo stesso Silvestri forse "la cosa più bella che abbia mai fatto" – e il successivo tour che lo ha portato nei teatri, è il tour estivo a regalare emozioni equilibrando e amalgamando in modo perfetto vecchi e nuovi successi dell'artista romano.
Daniele Silvestri si è presentato al pubblico molfettese e non solo con il suo solito e contagioso sorriso, aprendo in bellezza il concerto col brano "Quali alibi" per continuare con altri brani tratti dall'ultimo album come "La mia casa" – in cui forti sono i riferimenti agli attentati parigini dello scorso 13 novembre tra cui quello al Bataclan –, ribadendo il suo forte legame con la Puglia che un po' sente come la sua casa adottiva; a tal proposito non poteva mancare "Me fece mele a chepa", brano in cui ripercorre la bellezza e la genuinità pugliesi.
Già in apertura era percepibile che quello molfettese sarebbe stato un concerto diverso dagli altri e quella che più che una sorpresa era una speranza non solo per i nostri concittadini, e annunciata solo poco prima dell'inizio del concerto, alla fine si è concretizzata: sul palco è salito anche Caparezza che ha duettato con Daniele Silvestri non solo per il brano "La guerra del sale" – un concentrato di energia e sonorità rock graffianti tratto proprio da "Acrobati" – ma altresì ha regalato al pubblico un inedito duetto in cui sulle note di "L'uomo col megafono" si sono intersecate strofe rappate che richiamavano il celebre brano di Caparezza, "Non siete Stato voi". Non poteva inoltre mancare un omaggio alla sua terra con "Vieni a ballare in Puglia" che ha fatto ballare e cantare tutti a squarciagola.
Un duetto, insomma, eccezionale che conferma la caratura di due dei migliori artisti italiani dei nostri tempi.
Non sono mancati i grandi successi di Silvestri come "Le cose in comune", "Sempre di domenica", "Il mio nemico", "Gino e l'Alfetta", l'indimenticabile brano sanremese "Salirò" sulle cui note è stato impossibile non accennare i passi celebri dell'omonimo videoclip; e ancora "L'appello", mentre il pubblico sventolava foglietti rossi per ricordare le agende rosse e uno dei momenti più toccanti con l'omaggio ai giudici Falcone e Borsellino con il brano "Un altro bicchiere".
Un vero acrobata della musica, questo si è rivelato Daniele Silvestri, capace di volteggiare leggero come appeso ad un trapezio tra i suoi classici senza tempo e i brani più freschi (bellissima l'interpretazione di "Acrobati"), sempre in equilibrio e dosando ritmi diversi, dal rock al reggae, alle ballate e con quel pizzico di ironia che ormai fanno parte a tutti gli effetti del suo vasto repertorio, fino ai ritmi più latineggianti di "Cohiba" brano con cui ha chiuso questa sognante serata d'agosto.
Per il saluto finale, Daniele Silvestri ha richiamato sul palco Caparezza e insieme hanno chiuso alla mariera "degli inizi", quando quindicenni si suonava e si percuoteva qualsiasi cosa pur di far musica.
Con il concerto di Silvestri si chiude la rassegna musicale estiva "Luci e suoni a Levante" organizzata dalla Fondazione Valente che anche quest'anno ha portato in città grandi artisti per un'offerta musicale che senza dubbio ha saputo soddisfare tutti i palati.
Un anno sicuramente intenso per Daniele Silvestri: dopo la pubblicazione proprio dell'album "Acrobati" a febbraio – definito dallo stesso Silvestri forse "la cosa più bella che abbia mai fatto" – e il successivo tour che lo ha portato nei teatri, è il tour estivo a regalare emozioni equilibrando e amalgamando in modo perfetto vecchi e nuovi successi dell'artista romano.
Daniele Silvestri si è presentato al pubblico molfettese e non solo con il suo solito e contagioso sorriso, aprendo in bellezza il concerto col brano "Quali alibi" per continuare con altri brani tratti dall'ultimo album come "La mia casa" – in cui forti sono i riferimenti agli attentati parigini dello scorso 13 novembre tra cui quello al Bataclan –, ribadendo il suo forte legame con la Puglia che un po' sente come la sua casa adottiva; a tal proposito non poteva mancare "Me fece mele a chepa", brano in cui ripercorre la bellezza e la genuinità pugliesi.
Già in apertura era percepibile che quello molfettese sarebbe stato un concerto diverso dagli altri e quella che più che una sorpresa era una speranza non solo per i nostri concittadini, e annunciata solo poco prima dell'inizio del concerto, alla fine si è concretizzata: sul palco è salito anche Caparezza che ha duettato con Daniele Silvestri non solo per il brano "La guerra del sale" – un concentrato di energia e sonorità rock graffianti tratto proprio da "Acrobati" – ma altresì ha regalato al pubblico un inedito duetto in cui sulle note di "L'uomo col megafono" si sono intersecate strofe rappate che richiamavano il celebre brano di Caparezza, "Non siete Stato voi". Non poteva inoltre mancare un omaggio alla sua terra con "Vieni a ballare in Puglia" che ha fatto ballare e cantare tutti a squarciagola.
Un duetto, insomma, eccezionale che conferma la caratura di due dei migliori artisti italiani dei nostri tempi.
Non sono mancati i grandi successi di Silvestri come "Le cose in comune", "Sempre di domenica", "Il mio nemico", "Gino e l'Alfetta", l'indimenticabile brano sanremese "Salirò" sulle cui note è stato impossibile non accennare i passi celebri dell'omonimo videoclip; e ancora "L'appello", mentre il pubblico sventolava foglietti rossi per ricordare le agende rosse e uno dei momenti più toccanti con l'omaggio ai giudici Falcone e Borsellino con il brano "Un altro bicchiere".
Un vero acrobata della musica, questo si è rivelato Daniele Silvestri, capace di volteggiare leggero come appeso ad un trapezio tra i suoi classici senza tempo e i brani più freschi (bellissima l'interpretazione di "Acrobati"), sempre in equilibrio e dosando ritmi diversi, dal rock al reggae, alle ballate e con quel pizzico di ironia che ormai fanno parte a tutti gli effetti del suo vasto repertorio, fino ai ritmi più latineggianti di "Cohiba" brano con cui ha chiuso questa sognante serata d'agosto.
Per il saluto finale, Daniele Silvestri ha richiamato sul palco Caparezza e insieme hanno chiuso alla mariera "degli inizi", quando quindicenni si suonava e si percuoteva qualsiasi cosa pur di far musica.
Con il concerto di Silvestri si chiude la rassegna musicale estiva "Luci e suoni a Levante" organizzata dalla Fondazione Valente che anche quest'anno ha portato in città grandi artisti per un'offerta musicale che senza dubbio ha saputo soddisfare tutti i palati.