Eventi e folklore
Dal libro alla realtà. Come affrontare il disagio dell’Adhd e dell’autismo
Presentazione del libro di Teresa Antonacci
Molfetta - domenica 16 novembre 2014
8.34
Un libro, un romanzo per far conoscere due forme di disagio poco conosciute, Adhd e l'autismo, e individuare i modi più adeguati per affrontarle.
Si intitola "Rinascerò pesce", il libro presentato presso la libreria il Ghigno, scritto da Teresa Antonacci. La protagonista del romanzo è Chicca, una donna forte, tenace che da Milano ritorna nella sua Puglia, si sposa e si trova ad affrontare un disturbo poco conosciuto. E' l'inizio di una storia di sconfitte e di rivincite.
Il romanzo trae spunto da esperienze dirette dell'aurice. La Antonacci ha raccontato la sua esperienza vissuta di bambina, donna e madre, portando ad esempio manie, comportamenti, modi di fare e dire che caratterizzano chi è affetto da Adhd ed autismo.
Spesso le situazioni sono difficili da gestire, un tempo ancora più di oggi, tanto che i bambini iperattivi venivano messi spesso "in castigo", emarginati e penalizzati. Gli insegnanti non avevano competenze specifiche in materia, mentre ora vengono supportati da psicologi che aiutano a gestire la situazione, a ridurre il disagio e a favorire l'integrazione. La dirigente scolastica ha portato la sua esperienza personale, facendo conoscere al pubblico numeroso ed interessato, come la scuola oggi si comporta, quale il rapporto che si crea con la famiglia e gli strumenti di sostegno.
Ad introdurre la serata Isa De Marco che ha presentato i prossimi appuntamenti della libreria. La parola poi è passata alla moderatrice Angelica Labianca che ha introdotto i relatori: l'autrice Teresa Antonacci, il vicesindaco e assessore alla socialità Bepi Maralfa, il dirigente scolastico la dottoressa Vena, la psicologa clinica Marta Vilardi, il senatore Antonio Azzollini e l'attrice Angela Rubino.
L'attrice ha dato lettura di alcune pagine del libro che ha una scrittura piacevole, poetica e tratta il tema con leggerezza e semplicità, ma con impatto emotivo. La psicologa Vilardi ha affermato che bisogna distinguere i vari livelli di gravità del disagio per definire certe patologie, altrimenti tutti ci sentiremmo soggetti Hdhd e poi, dopo essersi fatti un quadro clinico completo, formulare delle diagnosi appropriate che coinvolgano tutti i soggetti in campo. Ha poi portato casi concreti, frutto del suo lavoro in ambito scolastico.
Molto coinvolgente l'intervento del vice sindaco Maralfa che, dopo aver rivolto i complimenti all'autrice per il coraggio di essersi esposta e messa a nudo, ha illustrato a che punto è la politica, le modalità con cui il piano regionale di zona affronta il problema supportando non i bambini, ma la famiglia. Ha poi auspicato la creazione di una rete fra scuola, famiglia, medici di base proprio per meglio affrontare le problematiche garantendo dei progetti di sostegno. Si è parlato anche di cause genetiche, di familiarità, come arrivare in tempi brevi alla diagnosi, i percorsi da intraprendere, le terapie e i comportamenti da adottare, ma anche di integrazione, di supporto, del coinvolgimento delle istituzioni.
A conclusione della serata ha preso la parola il senatore Azzollini che ha portato la sua esperienza personale di bambino iperattivo che ha vissuto sula sua pelle i disagi del disturbo, prima sottovalutato e poco conosciuto.
Si intitola "Rinascerò pesce", il libro presentato presso la libreria il Ghigno, scritto da Teresa Antonacci. La protagonista del romanzo è Chicca, una donna forte, tenace che da Milano ritorna nella sua Puglia, si sposa e si trova ad affrontare un disturbo poco conosciuto. E' l'inizio di una storia di sconfitte e di rivincite.
Il romanzo trae spunto da esperienze dirette dell'aurice. La Antonacci ha raccontato la sua esperienza vissuta di bambina, donna e madre, portando ad esempio manie, comportamenti, modi di fare e dire che caratterizzano chi è affetto da Adhd ed autismo.
Spesso le situazioni sono difficili da gestire, un tempo ancora più di oggi, tanto che i bambini iperattivi venivano messi spesso "in castigo", emarginati e penalizzati. Gli insegnanti non avevano competenze specifiche in materia, mentre ora vengono supportati da psicologi che aiutano a gestire la situazione, a ridurre il disagio e a favorire l'integrazione. La dirigente scolastica ha portato la sua esperienza personale, facendo conoscere al pubblico numeroso ed interessato, come la scuola oggi si comporta, quale il rapporto che si crea con la famiglia e gli strumenti di sostegno.
Ad introdurre la serata Isa De Marco che ha presentato i prossimi appuntamenti della libreria. La parola poi è passata alla moderatrice Angelica Labianca che ha introdotto i relatori: l'autrice Teresa Antonacci, il vicesindaco e assessore alla socialità Bepi Maralfa, il dirigente scolastico la dottoressa Vena, la psicologa clinica Marta Vilardi, il senatore Antonio Azzollini e l'attrice Angela Rubino.
L'attrice ha dato lettura di alcune pagine del libro che ha una scrittura piacevole, poetica e tratta il tema con leggerezza e semplicità, ma con impatto emotivo. La psicologa Vilardi ha affermato che bisogna distinguere i vari livelli di gravità del disagio per definire certe patologie, altrimenti tutti ci sentiremmo soggetti Hdhd e poi, dopo essersi fatti un quadro clinico completo, formulare delle diagnosi appropriate che coinvolgano tutti i soggetti in campo. Ha poi portato casi concreti, frutto del suo lavoro in ambito scolastico.
Molto coinvolgente l'intervento del vice sindaco Maralfa che, dopo aver rivolto i complimenti all'autrice per il coraggio di essersi esposta e messa a nudo, ha illustrato a che punto è la politica, le modalità con cui il piano regionale di zona affronta il problema supportando non i bambini, ma la famiglia. Ha poi auspicato la creazione di una rete fra scuola, famiglia, medici di base proprio per meglio affrontare le problematiche garantendo dei progetti di sostegno. Si è parlato anche di cause genetiche, di familiarità, come arrivare in tempi brevi alla diagnosi, i percorsi da intraprendere, le terapie e i comportamenti da adottare, ma anche di integrazione, di supporto, del coinvolgimento delle istituzioni.
A conclusione della serata ha preso la parola il senatore Azzollini che ha portato la sua esperienza personale di bambino iperattivo che ha vissuto sula sua pelle i disagi del disturbo, prima sottovalutato e poco conosciuto.